Un momento della conferenza stampa – Foto: Simona Pasquale
Il Teatro Serra di Napoli apre la sua decima stagione con importanti novità
a cura di Mario Severino
La nuova stagione del teatro di Fuorigrotta si caratterizza per nuovi spazi e un rinnovato programma di laboratori e attività culturali. Tutto ciò in continuità con il percorso avviato nel 2016 per la creazione di un centro di formazione capace di far crescere i talenti della drammaturgia contemporanea, radicandoli nella conoscenza viva della tradizione. Da questa visione prende forma Fuoriclassici, il cartellone della Stagione 2025/26, presentato martedì 16 settembre nella sede del teatro in Via Diocleziano 316.
I nuovi spazi
Pietro Tammaro e Mauro Palumbo, fondatori del teatro flegreo, ci accolgono nel loro spazio. Prima della conferenza di presentazione del nuovo cartellone, ci guidano in una visita tra i lavori di ampliamento appena conclusi.La ristrutturazione, condotta durante l’estate, è nata come esigenza urgente: mettere in sicurezza la struttura dagli effetti del bradisismo, che negli ultimi anni ha provocato frequenti scosse nell’area flegrea. A partire da questo intervento necessario, è stato poi possibile integrare nuovi ambienti nel corpo della struttura.

Mauro Palumbo – Foto: Simona Pasquale
L’opera è stata sostenuta interamente dal Teatro Serra, con un solo contributo esterno: la raccolta fondi promossa dal Teatro Turm 20 di Linz, in Austria, nato all’interno di una torre medievale restaurata grazie al lavoro volontario. La campagna ha coperto il 12% delle spese complessive per la messa in sicurezza, la ristrutturazione e l’ampliamento del Serra, rafforzando così il gemellaggio artistico tra i due spazi. Un legame, questo, che da anni si nutre anche della presenza di Pietro Tammaro, ospite fisso della stagione estiva shakespeariana del teatro austriaco.

Pietro Tammaro – Foto: Simona Pasquale
Grazie ai nuovi spazi, sarà ora possibile ospitare più laboratori in contemporanea e ampliare l’offerta culturale, che da quest’anno includerà mostre, proiezioni, cineforum e presentazioni di libri, favorendo un rapporto sempre più stretto con il territorio. Dopo anni di impegno, vedere crescere questo luogo conferma che il teatro non è solo palcoscenico, ma anche comunità, incontro e condivisione.
Fuoriclassici
Il titolo del cartellone della stagione 2025/26 del Teatro Serra, Fuoriclassici, ci dà già un’indicazione chiara sulla direzione artistica scelta: classici rivisitati, nuova drammaturgia, temi contemporanei, un forte radicamento territoriale, senza rinunciare ad uno sguardo che va oltre i confini. Questo nome richiama l’idea di ‘uscire dagli schemi’: prendere la tradizione, senza incasellarla; aprire verso la drammaturgia contemporanea; permettere agli allievi e ai nuovi talenti di misurarsi con testi del passato per reinterpretarli e portarli nel presente. Inoltre, consente l’ibridazione dei linguaggi e la sperimentazione, offrendo al pubblico non solo spettacoli ma esperienze multiple: incontri, riflessioni, condivisione.

Nuovi spazi – Foto: Simona Pasquale
Temi e spettacoli clou della nuova stagione
La stagione si articola in venti spettacoli, distribuiti da ottobre a maggio, tutti i fine settimana. Tra i temi più trattati troviamo: la condizione femminile contemporanea, la sua inquietudine e le sue pulsioni di ribellione; l’individuo e il rapporto con dogmi: vincoli sociali, malattia, natura; l’alienazione nella società moderna; il linguaggio, la sua forza e la sua manipolazione.
La stagione si inaugura venerdì 10 ottobre con una riscrittura teatrale della favola La rosa e l’usignolo di Oscar Wilde, terminando il 19 maggio con Domestike Dive di Piera Saladino, che offrirà un mosaico partenopeo sulla volontà di ribellione che ogni donna custodisce dentro di sé.

Il programma della stagione teatrale – Foto: Simona Pasquale
Due gli appuntamenti speciali: Quei figuri di tanti anni fa, di Eduardo De Filippo (19-21 dicembre 2025), e Il Re scugnizzo (20-22 marzo 2026), scritto e diretto da Mauro Palumbo, saranno messi in scena dalla compagnia degli allievi della Scuola del Serra. È la prima volta che quest’ultima entra ufficialmente nel cartellone con propri allestimenti. Fuoriclassici segna, insomma, una stagione di svolta per il Teatro Serra, con nuovi spazi, una proposta artistica ampia ed inclusiva, il coinvolgimento diretto della Scuola, la volontà di trasformare il teatro in un centro culturale che pulsa ogni giorno, non soltanto nei giorni degli spettacoli. Quello che già è diventato un punto di riferimento per Fuorigrotta – e per Napoli – si appresta a impegnarsi ancor più per le artiste e gli artisti; per la comunità; per chi crede che il teatro non sia un lusso, ma una necessità.