La cappella dell’oratorio di Palazzo San Felice, a Roma, dov’è possibile assistere a Cultura in Cantiere fino al 28 dicembre – Foto: Stefania Rega
Care amiche e cari amici di Naòs-Nel cuore dell’arte e del sapere, ci apprestiamo ad entrare nella fase clou di questo autunno 2025, con uno sguardo rivolto già verso le prossime festività natalizie. Tantissimi gli appuntamenti – dalle mostre agli spettacoli teatrali e ai concerti – che le più importanti città del Belpaese proporranno nel periodo dal 22 novembre al 5 dicembre e di cui vi offriamo una selezione nell’ambito della nostra consueta rubrica quindicinale. Buona lettura e buon weekend!
NAPOLI E CAMPANIA
Il Principe della Risata descritto non solo nella sua risaputa veste di attore comico ma anche e soprattutto nell’intimità del suo privato, dove seppe coltivare e sviluppare una delicata vena poetica. È così che si possono sintetizzare i contenuti e gli obiettivi della mostra Totò e la sua Napoli, a cura di Marino Niola e Alessandro Nicosa, allestita a Palazzo Reale sino al 25 gennaio 2026. Nel vasto carnet documentario spiccano un’inedita lirica, Quanno me trovo all’estero, in cui De Curtis rivendica orgogliosamente le sue origini partenopee; un registro militare di leva nel quale viene menzionato con il cognome di sua madre – essendo dichiarato figlio di sconosciuto – e una sorta di albero genealogico della sua famiglia, corredato da foto, cimeli e lettere. Tra le produzioni multimediali, è possibile ascoltare tramite cuffie il commovente discorso di commiato pronunciato da Nino Taranto in occasione dei suoi funerali celebrati nell’aprile del 1967 nella gremita Basilica del Carmine Maggiore.
Al Museo Nazionale di Capodimonte poniamo in evidenza due allestimenti legati agli ambiti della storia dell’arte moderna e contemporanea. Il primo di questi, Da Carlo di Borbone a Giacomo del Po, è in realtà un itinerario permanente che annovera al suo interno opere di recente acquisite dalla pinacoteca napoletana. Ad un ritratto del sovrano cui si deve la realizzazione della reggia ospitante proprio tale allestimento, dipinto da Anton Raphael Mengs nel 1774 ed interessato da restauri, si associano un bozzetto per una tela del transetto della chiesa di Santa Teresa agli Studi ed uno studio per il portale del monastero di San Gregorio Armeno, entrambi eseguiti dal pittore Giacomo del Po. L’allestimento, a detta del direttore del polo museale napoletano, Eike Schmidt, costituisce un positivo esempio di sinergia tra enti pubblici e mondo imprenditoriale – due delle tre opere, infatti, sono state donate da un privato. La seconda delle due mostre di Capodimonte, Nafrica – Maschere, aperta sino al 6 gennaio 2026, indaga a fondo l’influenza che il colonialismo ha esercitato nel panorama artistico italiano ed europeo del XX secolo. Rifacendosi a due grandi esposizioni tenutesi a Napoli negli anni del fascismo – la prima nel 1934 al Maschio Angioino, la seconda nel 1940 alla Mostra d’Oltremare – l’itinerario raccoglie manufatti in stile primitivo, legati ai concetti di negro, diverso e altro; alcuni di essi, concessi in prestito per l’occasione dal Museo di Antropologia dell’Università Federico II, assursero in quel periodo a simboli di un’ideologia fortemente discriminatoria. Un focus interessante riguarda la figura di Lidio Cipriani, il quale seppe descrivere il continente nero con i suoi reportage prodotti nel corso degli anni Venti.
Al Maschio Angioino è visitabile sino al 2 dicembre Napolitudine. Nelle circa 200 opere qui presentate Luigi Gentile divulga il suo sconfinato amore verso una città, e nello specifico verso la sua storia ed il suo popolo. Mediante disegni a pastello, pitture ad olio e ceramiche, l’artista dà vita ad un multiforme percorso, nel quale si intrecciano in maniera indissolubile un passato intriso di riferimenti mitologici; un presente ravvivato dai colori del mare, ma al contempo segnato dalla malinconia di certi vicoli di Partenope, ed infine un futuro carico di sogni e speranze.
Di seguito il riepilogo delle altre mostre napoletane già menzionate in precedenza:
- Il miglio della memoria, mostra diffusa articolata tra varie location lungo i decumani del centro storico, visitabile sino al prossimo 28 dicembre;
- Luigi Bazzani e la casa pompeiana e 1859 – Un fotografo russo a Pompei: Gabriel Ivanovic De Rumine, entrambe al Mann – il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sino al 28 febbraio 2026, in merito alle quali vi rimandiamo alla lettura di un nostro articolo cliccando sul collegamento ipertestuale;
- Anatomia delle Qualità dell’artista argentino Pablo La Padula, al MUSA, Museo Universitario delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, per la biennale d’arte contemporanea diffusa BIENALSUR, per la prima volta in Italia, fino 30 gennaio 2026;
- Brick Art, alla chiesa delle Crocelle ai Mannesi sino all’8 febbraio 2026;
- Scarpetta 100, alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III sino al 1 dicembre;
- Donne nella Napoli spagnola – Un altro Seicento, alle Gallerie d’Italia sino al 22 marzo 2026;
- Elysian Fields, al Maschio Angioino sino al 10 febbraio 2026.
Nell’ambito della kermesse Affabulazioni, a cura del Comune di Napoli, sabato 22 novembre, al Centro Culturale Giorgio Mancini, situato nel quartiere Ponticelli, si terrà La Tavola Strozzi, pièce di Riccardo Festa ispirata alla famosa opera di epoca aragonese dipinta da Francesco Rosselli e ritenuta come una specie di prima fotografia di Napoli dal mare. Sempre qui, venerdì 28, potrete assistere a Le furberie di Scapino, rivisitazione del noto testo di Moliere a cura di Guido D’Agostino e Roberto D’Avascio. Domenica 23, a Chiaiano, all’Auditorium Giovanni XXIII, il gruppo La Mansarda – Teatro dell’Orco si esibirà con uno spettacolo dedicato ad un grande classico della letteratura italiana: Il Decameron – Le voci dei personaggi di Boccaccio. Sempre in questa data, al Teatro Serra, si svolgerà Napoli borbonica – Splendori e contraddizioni di un regno, rappresentazione a cura di Akerusia Danza.
Al Teatro di San Carlo, domenica 23 novembre, i Professori del massimo napoletano eseguiranno Les carnivaux des animaux, capolavoro di Camille Saint-Saens e il Quintetto per archi di Anton Dvorak. Mercoledì 3 dicembre debutterà la Medea, celebre opera di Luigi Cherubini su libretto di Francois-Benoit Hoffmann. La direzione dell’Orchestra del San Carlo sarà affidata, per tale occasione, a Riccardo Frizza mentre la regia sarà a cura di Mario Martone. Giovedì 4 il Coro del massimo, coordinato da Fabrizio Cassi ed accompagnato dal pianoforte di Vincenzo Caruso, eseguirà un programma natalizio denominato Christmas Carol’s.
Alle Gallerie d’Italia di via Toledo, nel programma della rassegna Sound – È aperto a tutti quanti, sabato 22 novembre un gruppo composto, tra gli altri, da Donato De Crescenzo e Giordano Caruso eseguirà noti brani di Donizetti e Cimarosa. Martedì 2 Alberto Marano, Giuseppe Quadara e Marian Herta Dorinel spazieranno nei repertori di Sostakovic e Dvorak. Gran finale della kermesse, nel pomeriggio di giovedì 4 dicembre, con un omaggio a Erik Satie, ad un secolo dalla scomparsa, a cura di Floriana Alberico e Giovanna Peduto.
In provincia di Napoli, al Parco archeologico di Pompei potrete cogliere l’opportunità di vedere da vicino lo svolgimento di scavi e restauri partecipando alla rassegna Raccontare i cantieri. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, guidati da personale specializzato visiterete alcuni edifici e residenze dell’Insula meridionalis, tra cui la cosiddetta Villa Imperiale. L’iniziativa, per la quale è obbligatoria la prenotazione in anticipo via mail o telefono, si terrà solo al raggiungimento minimo di 15 adesioni. Continuerà ad essere visitabile, sino al 31 gennaio 2026, all’interno della Palestra Grande, la mostra Essere donna nell’antica Pompei, dedicata all’universo femminile in età romana e ad alcune grandi protagoniste della vita economica e politica della città vesuviana. Presso l’Antiquarium di Boscoreale si concluderà sabato 22 novembre un convegno dal titolo Pompei 79 d.C. – Questioni di metodo e di narrazione storica. Ad essere affrontata dai relatori sarà la dibattuta questione riguardante la precisa data in cui avvenne la fatale eruzione descritta da Plinio il Giovane, collocata da alcuni esperti nel mese di agosto, da altri in quello di ottobre. A tale catastrofe si rifanno le opere di Cerith Wyn Evans, proprio in questo museo esposte sino all’11 gennaio 2026 e raccolte in un itinerario denominato Pompeii Threnody. Al Parco archeologico di Ercolano, nei sabati 22 e 29 novembre, saranno riaperte al pubblico eccezionalmente le Terme Suburbane. Situato nelle vicinanze delle fortificazioni e dell’antico arenile, originariamente destinato all’esclusiva fruizione da parte dei Nonii Balbi – la famiglia che ne finanziò la costruzione – il complesso presenta in buone condizioni non solo pavimenti, affreschi e stucchi ma anche talune porte di accesso in legno. Nei due turni di visita previsti in ogni data, con inizio rispettivamente alle 10,30 e alle 11,30, per via delle attività di restauro in corso, non si potrà superare il numero di massimo 10 partecipanti. Martedì 25 novembre, è in programma l’ultima apertura serale straordinaria rientrante nell’iniziativa Una notte al Museo. Anche in quest’occasione avrete modo di ammirare i reperti conservati nel Padiglione della Barca – sezione in cui è custodita l’imbarcazione scoperta lungo l’antico litorale ercolanese ed appartenente con molta probabilità alla flotta di Plinio il Vecchio – e nell’Antiquarium – da gioielli a mobili carbonizzati, come ad esempio una credenza da cucina rinvenuta nella Casa del Bicentenario. Nella vicina Villa Campolieto sarà ancora visitabile sino al 31 dicembre un’esposizione incentrata su diete e mode alimentari al tempo dei Romani, denominata Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano. A Sorrento, sabato 22 novembre, al Teatro Tasso sarà rappresentato Whiplash, testo musicale e drammatico di Damien Chazelle, nel quale si racconta la vicenda di un giovane batterista jazz, tanto bravo quanto audace nello sfidare il suo maestro e direttore d’orchestra. A vestire i panni del protagonista, che indurrà il pubblico a riflettere sui temi della passione e della creatività, sarà Miles Teller.
In Terra di Lavoro, all’interno del Parco della Reggia di Caserta sono esposte le opere di una nuova mostra permanente, realizzate da Lucia Ausilio. Le creazioni di Planet suonano come un monito a difendere la Terra e a riscoprire l’importanza di alcuni suoi piccoli abitanti come gli insetti. Questi ultimi sono raffigurati dall’autrice napoletana su lastre metalliche collocate in un piccolo fortilizio chiamato Castelluccia, richiamando aspetti stilistici della street art. Nell’area del Bosco vecchio, invece, sono collocate protomi umane che sembrano voler quasi dialogare con le piante e gli arbusti qui presenti. Prolungando la vostra visita nella limitrofa residenza vanvitelliana avrete l’opportunità di addentrarvi in un nuovo allestimento permanente da poco inaugurato, Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta, nonché nella personale di Massimo Listri intitolata Prospettive alla Reggia di Caserta, fruibile sino al 23 febbraio 2026. Al Teatro Civico 14, sabato 29 e domenica 30 novembre, sarà possibile assistere a Isidoro. La pièce, tratta da un omonimo romanzo di Enrico Ianniello, racconta la favola di Isidoro Sifflotin, bimbo prodigio irpino la cui esistenza si spegne tra le macerie del sisma del 1980. Per quanto concerne la kermesse Autunno Musicale, organizzata dall’Associazione Anna Jervolino, al Museo Campano di Capua, il Quartetto Goldreng, nelle serate di sabato 22 e domenica 23 novembre, ed il pianista Olaf John Laneri, domenica 30, con il Beethoven Project, vi condurranno in uno stupendo viaggio alla scoperta delle più belle melodie di uno dei grandi della musica classica. Ancora domenica 30 e sempre al Campano Federico Martino, al flauto, eseguirà brani di Debussy, Telemann, Ibert, Bozza e Mercadante. Venerdì 28 novembre, nella chiesa di San Francesco ad Aversa, e sabato 29, nella Cappella Palatina della Reggia vanvitelliana, l’Orchestra da Camera di Caserta, diretta da Antonino Cascio, eseguirà noti brani di Mozart e Cimarosa. Venerdì 5 dicembre la stessa formazione ritornerà ad Aversa, sempre nella suddetta chiesa di San Francesco, per riprodurre la Sinfonia n. 6 in do maggiore di Schubert.
Ad Avellino, al Teatro Gesualdo sarà di scena, sabato 29 novembre, Raf con il suo tour Self Control, che celebra i 40 anni dall’uscita di questo suo grande cavallo di battaglia. Nell’ambito del concerto i presenti potranno riascoltare altri suoi indimenticabili pezzi pubblicati tra fine anni Novanta e inizi Duemila, da Infinito a Ti pretendo. Al Teatro Partenio, sabato 22 e domenica 23 novembre, Peppe Iodice sarà il protagonista di Ho visto Maradona, spettacolo in ricordo del grande calciatore, ribattezzato con l’appellativo di Pibe de Oro. In tema di mostre vi ricordiamo che al Museo Irpino sarà ancora visitabile sino al 29 novembre la già descritta mostra Caleidoscopio Italia. La Fondazione FS torna a proporvi nuovi itinerari a bordo dell’Irpinia Express. Lo storico treno vi condurrà domenica 23 novembre da Avellino a Lioni, cittadina che custodisce i resti dell’antica Oppidum e che presenta, tra le sue bellezze naturali, la Cascata di Brovesao e il Parco dell’Ofanto. Un’ulteriore tratta percorribile in questa giornata sarà quella da Rocchetta Sant’Antonio a Lacedonia, centro di origini romane che fu teatro della congiura dei baroni contro il re Ferrante d’Aragona. Domenica 30 novembre potrete, invece, raggiungere dalla città capoluogo di provincia il paese di Morra, che ha dato i natali al letterato ed intellettuale Francesco De Sanctis. Per l’acquisto dei biglietti potrete utilizzare i tradizionali canali di vendita di Trenitalia – sito internet, biglietterie automatiche di stazione e agenzie di viaggio accreditate. Infine, vi ricordiamo che presso la Biblioteca del Santuario di Montevergine sarà ancora visitabile sino al 30 novembre Pharmakon – Monaci eredi di cura e bellezza, mostra incentrata sulle varie sfumature del concetto di terapia.
A Benevento, al Museo Arcos, ci si può tuffare sino al 30 novembre nella produzione di Nicola Mario Martino nell’ambito di una personale dal titolo Cronache della costa. L’autore pugliese interpreta i litorali e le spiagge come luoghi di demarcazione non solo prettamente fisici ma anche di natura metafisica ed ideologica. I suoi quadri, elaborati a partire dagli anni Settanta, si distinguono per un uso sempre più marcato della luce, soprattutto in quelli più recenti, nonché per la scelta di tinte dal chiaro gusto lirico-sentimentale. Il Mediterraneo, dunque, nell’estetica di Martino, da contesto marino si trasforma in spazio poliedrico tra mito, memoria e introspezione psicologica. Vi ricordiamo che nel capoluogo sannita avrete ancora l’opportunità di visitare mostre già descrittevi precedentemente: Italia Donna, alla Rocca dei Rettori sino al 14 dicembre; Echi d’entroterra – Allegoria di un territorio, nella location di Futuridea sino al 31 dicembre, e Benevento in luce, installazioni artistiche luminose distribuite tra piazze e strade del centro, esposte sino al 7 gennaio 2026. In provincia, invece, allo Showroom I.PRO di Torrecuso, si potrà ancora visitare sino al 31 gennaio 2026 Ritornar alla memoria, collettiva di arte contemporanea dedicata all’indimenticato gallerista Gianfranco Matarazzo. In tema di spettacoli, al Teatro Mulino Pacifico la compagnia SOLOT propone venerdì 5 dicembre Respira piano. La piece di Piera Russo è la storia di emancipazione di una donna degli anni Cinquanta, Matilde, che, tramite una banale ricerca di abiti nel suo armadio, riscopre le sue origini familiari extraconiugali, superando al tempo stesso il trauma delle violenze subite durante l’infanzia.
A Salerno, segnaliamo due interessanti esposizioni ancora fruibili all’interno della Galleria Sandro Bongiani. Sino al 23 novembre potrete apprezzare i contenuti e i protagonisti dell’arte di Stephanie Lucas. In Trascendere l’invisibile l’autrice francese presenta figure e personaggi appartenenti ad una dimensione ibrida, sospesa tra paesaggi esotici, visioni fantastiche e sfera intellettiva. La mostra costituisce pertanto un’occasione per soffermarsi sui principali aspetti dell’Art Brut. L’altra delle due mostre proposte dalla Bongiani, aperta sino al 30 dicembre, si intitola Carla Bertola – Interferenze e intrecci tra parole e immagini. Il percorso mette in luce le sfumature estetiche attribuite dall’artista torinese, scomparsa due anni fa, alle lettere e a varie tipologie di grafemi. Quella da lei proposta, e qui documentata tramite un corposo gruppo di installazioni, è una poesia visuale che si distingue per l’intreccio di luci, colori e speciali componenti quali pellicole di alluminio e fili di lana. In tema di allestimenti, vi ricordiamo l’opportunità di visitare al Museo Diocesano San Matteo, sino al 15 gennaio 2026, Dalla Bibbia alla tavolozza – Vincent Van Gogh e la pittura dell’anima, percorso che approfondisce, proprio mediante alcuni dei suoi quadri, il rapporto tra il grande artista olandese e la sfera della spiritualità. Tra le principali strade e piazze salernitane si possono già ammirare le installazioni di Luci d’Artista. I motivi figurativi creati per l’edizione 2025-2026 della kermesse, esposti sino al 1 febbraio 2026, sono attinenti perlopiù a due contesti tematici: da un lato, il mare, increspato dal movimento delle onde e popolato da pesci e meduse; dall’altro, la preistoria, epoca in cui il nostro pianeta fu abitato dai dinosauri, rettili giganteschi le cui ricostruzioni sono collocate anche lungo i vialetti della villa comunale. In parallelo con l’allestimento di queste luminarie artistiche si sta svolgendo, per la seconda edizione, al Teatro Verdi, la rassegna Musica d’artista. Al saggio La gioia di danzare, a cura di Nicoletta Manni, in programma domenica 23 novembre, seguiranno i concerti di Vinicio Capossela, mercoledì 26, e Raf, sabato 29 novembre. Domenica 30 spazio al repertorio classico con un’esibizione al piano e al violino di Maxim Vengerov. Un’altra importante rassegna cittadina, Ritorno ai Mercanti, è in corso presso la location di Arco Catalano, ubicata lungo una delle vie più rinomate del centro storico salernitano. Domenica 23 novembre è in programma Altre parole, spettacolo incentrato su alcuni grandi testi di Giorgio Gaber, a cura di Anna Nisivoccia e Rocco Vertuccio. A chiudere la kermesse, nell’ambito della quale sono esposte alcune opere fotografiche e tessili prodotte dagli allievi dell’istituto scolastico Sabatini Menna e del Convitto T. Tasso, saranno domenica 30 le coreografie di Segmenti, saggio realizzato dall’Associazione Campania Danza. Al Teatro Arbostella Gino Esposito, nei fine settimana del 22-23 e del 29-30 novembre, sono previste repliche di No pe sorde ma pe denare, commedia in due atti di Claudio Insegno, portata in scena dalla Compagnia Teatromania. Spostandoci in provincia, nel weekend del 22 e 23 nonché dal 28 al 30 novembre, sarà possibile fruire del servizio navetta gratuito Paestum e Velia on the road. In ciascuna di queste giornate, alle ore 14, dal parcheggio Voza, situato a pochi passi dagli scavi dell’antica Poseidonia, partirà un autobus che vi porterà ai resti della città di Parmenide; da qui, una volta conclusa la visita, con partenza alle ore 17, la stessa navetta vi riporterà a Paestum. Sarà, pertanto, un’imperdibile occasione per esplorare questi importanti siti archeologici e apprezzare al contempo la delicatezza dei colori offerti dal circostante paesaggio autunnale.
ROMA
Mostre
Le mostre al Museo del Genio
Al Museo del Genio, sul Lungotevere della Vittoria in Roma, vi ricordiamo due mostre aperte al pubblico sino al 15 febbraio, per le quali vi rimandiamo ad un nostro articolo di approfondimento cliccando sui relativi link. Vivian Maier. The Exhibition presenta circa 200 foto della tata americana diventata solo per caso regina della fotografia di strada, ricordandone il centenario della nascita. Pop Air descrive la poetica di Ugo Nespolo, brillante pittore italiano che gioca con materiali, epoche e stili diversi.
Picasso al Museo Storico della Fanteria
Fino al 25 gennaio 2026, al Museo della Fanteria, sarà possibile ammirare le opere di uno dei più grandi artisti del Novecento: Pablo Picasso. L’esposizione racconterà le diverse tappe del percorso artistico del pittore, incisore e scultore spagnolo, scandite da incontri personali e sperimentazioni creative che hanno segnato la sua carriera.
Flowers al Chiostro del Bramante
I fiori parlano un linguaggio universale capace di attraversare i secoli e le culture. Raccontano emozioni, celebrano la bellezza, protestano silenziosamente e custodiscono storie millenarie. Ed è proprio a loro che il Chiostro del Bramante dedica una mostra straordinaria: Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale, in programma fino al 18 gennaio 2026.
Mostra fotografica
WSP Photography presenta UnderGRAund II, la mostra fotografica collettiva che sarà aperta al pubblico fino al 27 novembre nella sede di quest’associazione. L’esposizione è il risultato finale della edizione 2025 dell’omonimo laboratorio a cura di Daniela Silvestri e Massimiliano Tempesta, che ha stimolato i partecipanti a indagare il paesaggio urbano ‘modificato’ lungo le grandi strade che attraversano città, paesi e regioni.
Palazzo San Felice, un tesoro nascosto
Un’opportunità unica per gli amanti della cultura e della storia: Cultura in Cantiere è il nuovo percorso culturale che fino al 28 dicembre 2025 apre tutti i fine settimana le porte di Palazzo San Felice. Sarà possibile esplorare gratuitamente, su prenotazione, questo affascinante edificio in piena trasformazione, finora inaccessibile. L’itinerario, della durata di circa 45 minuti, include l’accesso alle sale istituzionali dedicate alla Presidenza della Repubblica, al Ministero della Cultura e all’Agenzia del Demanio. Momento culminante della visita è l’apertura straordinaria del Sepolcro dei Semproni, sito archeologico che viene svelato per la prima volta proprio in occasione di questa iniziativa. Per approfondire consigliamo la lettura del nostro articolo che potete leggere cliccando sul collegamento ipertestuale.
Concerti
Abba Symphonic Tribute Show
Abba Symphonic è uno spettacolare concerto sinfonico dedicato a uno dei più importanti gruppi di sempre, che ha saputo creare delle canzoni che fondono influenze disco e ballate struggenti, melodie tradizionalmente europee e innesti esotici: i leggendari ABBA. Si terrà all’Auditorium della Conciliazione il 23 novembre.
La musica di Paolo Fresu all’Auditorium
Il 4 dicembre, l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti elabora le magnifiche composizioni di Paolo Fresu, cercando di lasciarsi guidare dalla bellezza del suo suono, dal senso dello spazio e del silenzio che da sempre caratterizza le visioni dell’immaginifico musicista sardo. Il concerto si terrà nella sala dell’Auditorium Parco della Musica.
Elisa al Palasport
Elisa, una delle cantautrici più importanti della musica italiana, torna sul palco nel 2025 con Elisa Palasport Live 2025 Tour. L’artista si esibirà senza musicisti di supporto il 25 novembre al Palasport, promettendo un’esperienza intima e al tempo stesso travolgente.
Teatro
Resounding
Il 23 novembre, allo Spazio Rossellini, il Gruppo E-Motion presenta Resounding, concept e coreografia di Francesca La Cava. Una performance immersiva che intreccia danza contemporanea, musica dal vivo e Realtà Aumentata in un’esperienza unica, in cui il corpo diventa risonanza, memoria e paesaggio.
La vedova scaltra
La vedova scaltra è una macchina comica perfetta: è la prova generale de La locandiera; è la prova generale dell’emancipazione e della liberazione della donna. L’opera scritta da Carlo Goldoni sarà in scena al Teatro Quirino dal 25 novembre al 7 dicembre.
La lezione di Falstaff
Dal 18 al 30 novembre, al Teatro di Villa Torlonia va in scena La lezione di Falstaff, spettacolo ispirato al dramma Enrico IV di William Shakespeare, con la regia di Tommaso Capodanno e gli attori Andrea Basile e Federico Quariglia.
Mi manca Van Gogh
In un museo il commento di un quadro di Van Gogh da parte di una guida turistica si trasforma in un flusso di coscienza che tesse un legame tra la vita dell’artista olandese e la vita di un’amica d’infanzia della narratrice. Lo spettacolo Mi manca Van Gogh andrà in scena al Teatro India dal 20 al 30 novembre.
PUGLIA
La Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce ospita sino al 6 gennaio 2026 Pino Musi – Polyphonia, mostra al cui interno sono raccolti gli scatti più significativi dell’artista salernitano, riguardanti le periferie di grandi metropoli europee. Da Anversa sino a Berlino e Parigi – realtà, quest’ultima in cui l’autore vive e lavora tuttora – tali opere appaiono prive di ogni connotazione temporale in virtù dell’uso della tecnica del bianco e nero. Per quanti volessero approfondire la poetica di Musi è possibile visionare, in un’apposita sala dell’allestimento, un docufilm della durata di circa mezz’ora.
Sempre a Lecce, sino al 30 novembre, all’interno del chiostro dei Domenicani, è visitabile Riforestami, personale di Dario Giancane. L’itinerario propone installazioni accomunate da un unico importante messaggio: una sorta di grido, lanciato dalla natura all’umanità del Duemila, che mira a suscitare in essa un’adeguata attenzione e sensibilità verso il suo immenso patrimonio. Le componenti metalliche delle opere esposte sono caratterizzate dalla corrosione: un fenomeno ricercato e voluto dall’artista – fondatore di un centro di sperimentazione artistica nella città salentina di Arnesano – al fine di indurre il pubblico a riflettere sulle conseguenze provocate dallo scorrere del tempo sulle cose e sugli esseri viventi.
A Trani, presso la Biblioteca Comunale G. Bovio, è aperta sino al 29 novembre la mostra Paolo Gubinelli. Curata da Davide Uria, l’esposizione indaga lo stile e la poetica dell’artista di Matelica, evidenziando le influenze su di lui esercitate dall’astrattismo e dall’estetica di grandi nomi italiani come Morandi e Fontana. Tra i motivi principali analizzati mediante le opere della personale e trasposti in una dimensione di pure contemplazione, emergono i concetti di segno, gesto e ferita.
A Lecce, doppio appuntamento, domenica 23 e lunedì 24 novembre, al Teatro Politeama Greco, con Claudio Baglioni ed il suo Piano di volo – Tris. Il cantautore romano condurrà il pubblico in un viaggio nella sua lunga e gloriosa carriera, interpretando i cavalli di battaglia maggiormente amati dai suoi fan di ogni età. A Taranto, mercoledì 26 novembre, al Teatro Fusco l’Associazione Amici della Musica propone l’evento Moonlight Serenade. Ad essere messi a confronto, grazie alla performance della Jazz Studio Orchestra di Paolo Lepore, saranno due big del calibro di Glenn Miller e Benny Goodman. Guest star della serata sarà la cantante tarantina Patrizia Conte, vincitrice del programma tv The Voice. Venerdì 28 novembre, all’Auditorium TaTa, la Compagnia Teatrale Lino Conte si esibirà in Torno a volare. Lo spettacolo, ideato da Stefania De Ruvo, è un sentito ed affettuoso omaggio all’indimenticabile Mia Martini.
A Bari, al Teatro Kismet, sabato 22 e domenica 23 novembre, si potrà assistere ad una rivisitazione moderna de Il malato immaginario di Moliere. Teresa Ludovico – che curerà anche la regia – e Gianni Forte indosseranno i panni dei due protagonisti della trama, fra ipocondria, ilarità e sarcasmo. Domenica 23, presso Li Ming Studio, si terrà l’evento Musicisti a confronto – Chopin e Schumann, organizzato dall’Associazione Amadeus. Le più belle composizioni di due grandi maestri dell’Ottocento rivivranno grazie all’interpretazione dei pianisti Giulio Colapietro e Rebecca Brindicci. Giunge nella sua fase culminante, al Nuovo Teatro Abeliano, la kermesse Pirandello Abstraction, a cura di Vito Signorile, volta ad approfondire alcuni aspetti della poetica dello scrittore siciliano facendo “parlare” direttamente i suoi testi. Lunedì 24 e martedì 25 novembre si affronterà il tema del “sapore della vita” leggendo alcuni passi de L’uomo dal fiore in bocca. Mercoledì 26 e giovedì 27 si discorrerà di amori e gelosie mediante brani presi dalle opere Contessa e Marta Abba. Sabato 29 novembre, al Teatro Team, Neri Marcorè interpreterà il mitico Sherlock Holmes. La rappresentazione, ambientata in Inghilterra sul finire del XIX secolo, accompagnata da una suggestiva colonna sonora creata da Andrea Sardi, vedrà l’iconico detective alle prese con un attentato contro la regina Vittoria.
Volge a conclusione la terza edizione del Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo. La kermesse musicale, che costituisce una preziosa vetrina per talenti emergenti del panorama pugliese e nazionale, terminerà con due grandi serate previste al Teatro Kursaal di Bari. Lunedì 24 novembre Alessandro Deljavan proporrà un viaggio tra le melodie più suggestive di Bach, Chopin e Schumann. Mercoledì 26, invece, l’Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, diretta da Denis Lotoev, interpreterà noti brani di Caijkovsky e Dvorak. A Mola di Bari, per quanto concerne la rassegna Appuntamenti a Palazzo 2025, ospitata nella location di Palazzo Pesce, sabato 22 novembre Rosario Mastroserio, con Improsongs, vi farà ascoltare pezzi famosi di Piazzolla, Kern e Ponce. Venerdì 28 è in programma La sera dei miracoli, concerto-omaggio a Lucio Dalla a cura di Piero Rinaldi. Sabato 29 novembre si viaggerà a ritroso nel tempo in compagnia di Savio Vurchio, approfondendo in Back to 70s una delle più belle “epoche musicali” del secolo scorso. Domenica 30 si terrà Chiamatemi Mimì, spettacolo in cui Lisa Manosperti ricorderà l’indimenticata Mia Martini. Venerdì 5 dicembre Cristina Lacirignola vi condurrà in un percorso dedicato allo swing italiano nell’ambito dello show Mille lire al mese.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati in precedenza:
- Il tempo degli impressionisti, da Monet a Boldini, al Castello Normanno Svevo di Mesagne sino al 26 novembre;
- Stop Killing Women, a Bari, presso il Palazzo del Consiglio Regionale della Puglia, sino al 12 dicembre;
- Blu – I fondamenti dello spirito, a San Giovanni Rotondo sino al 30 novembre;
- Rara Avis – Ritratti in bronzo dalla Magna Grecia al contemporaneo, al Mar.Ta – Museo Archeologico Nazionale di Taranto sino al 6 gennaio 2026;
- A volte basta una canzone, a Taranto, nella location di Spazioporto, sino al 31 dicembre;
- Dove non siamo stati, al Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari sino al 31 dicembre;
- Cosmogonie, alla Galleria Art Immagine di Altamura sino al 22 novembre;
- Olympus Offshore, alla Galleria Muratcentoventidue di Bari sino al 30 novembre.
MILANO
Palazzo Citterio omaggia una delle più solitarie ma al contempo originali interpreti dell’arte italiana del Novecento con la retrospettiva Bice Lazzari – I linguaggi del suo tempo. Mediante un corpus di oltre 100 opere, provenienti da grandi musei italiani ed esteri, l’itinerario descrive le fasi più importanti della carriera dell’autrice veneziana: dalle pitture murali ai manufatti di natura tessile, sino agli ultimi lavori di gusto minimalista. Il fil rouge che percorre l’intera produzione di Lazzari è la costante volontà di esprimere la propria interiorità mediante particolari combinazioni cromatiche e la piena rispondenza tra i concetti di narrazione e immagine. La mostra sarà fruibile sino al 7 gennaio 2026.
Sempre a Palazzo Citterio torna ad essere esposta, vent’anni dopo la prima volta alla Villa Panza di Varese, l’installazione Nobu at Elba – Redux di Giovanni Frangi. L’iniziativa, voluta dal curatore Giovanni Agosti, mira a divulgare in maniera più diffusa l’acuta sensibilità di un artista che ricerca accenti di puro lirismo in un paesaggio notturno spettrale, ravvivato soltanto dal lento scorrere di un fiume. Formata da quattro tele dipinte di enorme formato nonché da una ventina di sculture bruciacchiate in gommapiuma, l’opera, esposta nella Sala Stirling sino al 18 gennaio 2026, è capace di suscitare intense emozioni nell’osservatore anche in virtù di un’illuminazione intermittente proiettata sulla sua superficie.
Sino al 30 novembre Palazzo Morando ospita una mostra dedicata ai temi dell’esoterismo, dell’occultismo e del soprannaturale. Fata Morgana: memorie dall’invisibile, richiamando nel titolo una delle figure più note della saga di re Artù, nonché uno dei capolavori di Andrè Breton, annovera al suo interno un nucleo essenziale formato dai dipinti, molti dei quali inediti, di Hilma af Klint; un’artista, quest’ultima, che ha anticipato per molti aspetti l’estetica astratta di grandi autori come Mondrian e Kandinsky. Accanto a tale corpus figurano quadri realizzati da Linda Gazzera, Georgiana Houghton, Chiara Fumai e altri interpreti che, con il loro linguaggio proteso tra naturalismo e magia, hanno osato mettere in discussione canoni etici e pregiudizi della società contemporanea. Al pubblico, in ultima analisi, è data l’opportunità di consultare alcuni dei volumi alchemici e spiritici facenti parte del fondo di proprietà della contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini.
Nella location di The Mall in Porta Nuova, sino al 6 giugno 2026, spazio alla grande magia con la mostra Harry Potter – The Exhibition. Il percorso, rivolto a grandi e piccini, racconta episodi e personaggi della nota saga, proponendo cimeli, costumi ed installazioni virtuali di grande impatto emozionale. Dai segreti del Quidditch sino alla Foresta Proibita ed alla capanna di Hagrid, l’esposizione milanese offre la possibilità di immergervi nelle atmosfere più tipiche di questa fortunatissima serie tv nonché di diventare abili maghi mediante la preparazione di filtri e pozioni.
Al Teatro alla Scala, domenica 23 e mercoledì 26 novembre potrete assistere alle ultime rappresentazioni di Così fan tutte. Il dramma giocoso, musicato da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, sarà eseguito dall’Orchestra del massimo meneghino diretta da Alexander Soddy. Il già citato e descritto trittico di William Forsythe, composto dai balletti Prologue, The Barre Project e Blake Works I, verrà replicato ulteriormente nelle serate del 28 e 29 novembre. Per la Stagione sinfonica 2025-2026, sabato 22 novembre, potrete immergervi nel repertorio di Beethoven in compagnia della Filarmonica della Scala, presieduta per l’occasione da Daniel Barenboim. Al Teatro degli Arcimboldi, nel fine settimana del 22 e 23 novembre, appuntamento con Richard O’ Brien e il suo trasgressivo musical The Rocky Horror Show. Dal 26 al 30 novembre e dal 2 al 5 dicembre sarà ospite del teatro milanese Angelo Duro con il suo nuovo ed irriverente one-man show chiamato Ho tre belle notizie. Da non perdere altresì, lunedì 24 novembre, un grande live con Edoardo Bennato e una lectio sul libero pensiero, a cura di Paolo Crepet, che andrà in scena lunedì 1 dicembre.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati in precedenza:
- Art from Inside, Man Ray – Forme di luce, Leonora Carrington e Appiani – Il Neoclassicismo a Milano, al Palazzo Reale sino al 6 gennaio 2026 – la prima – e all’11 gennaio 2026 – le restanti tre;
- Giorgio Armani Privè 2005-2025, presso Armani Silos sino al 31 dicembre;
- Pellizza Da Volpedo (1868-1907), alla Galleria d’Arte Moderna sino al 25 gennaio 2026;
- Escher e l’arte islamica, al Mudec – Museo delle Culture sino all’8 febbraio 2026;
- Federica Galli – La signora degli alberi, presso Up Town Milano – Cascina Merlata Spazio Vivo sino al 30 novembre;
- Foundations, alla Galleria GioMarconi sino al 30 novembre;
- Illuminate riflessioni, al Museo Badacchi Valsecchi sino al 4 gennaio 2026;
- I tre grandi di Spagna – Tre visioni, una eredità e Artificial Beauty, entrambe alla Fabbrica del Vapore sino al 25 gennaio 2026.
TORINO
Sabato 22 novembre, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali, è previsto il taglio del nastro della mostra Orazio Gentileschi – Un pittore in viaggio. Il racconto biografico ed artistico inerente ad uno dei più grandi pittori del XVII secolo, padre della nota e valente Artemisia, è imperniato sulla pala dell’Annunciazione, commissionatagli dalla famiglia Savoia nel 1623. L’itinerario torinese, aperto sino al 3 maggio 2026, non si limiterà soltanto a descrivere le peculiari scelte stilistiche attuate dal grande maestro ma ne spiegherà l’enorme successo ottenuto soprattutto presso le corti reali di Spagna ed Inghilterra. In ultima analisi, la mostra pone in risalto la grande capacità di Gentileschi di sfidare e reggere la concorrenza di altri famosi nomi del Seicento, dal Merisi ai maestri di area fiamminga.
La Pinacoteca Agnelli propone fino al 6 aprile 2026 un’accurata analisi su una delle artiste del XX secolo più sensibili alle rivendicazioni sociali dell’universo femminile. Alice Neel – I Am the Century contiene una ricca serie di opere legate non solo a questa rilevante tematica ma anche ad eventi storici di grossa portata come le due guerre mondiali e le prime campagne informative e mediatiche sull’HIV. In ciascuno dei suoi lavori l’autrice americana, oscillando fra analisi introspettiva ed empatia verso il pubblico, lascia trasparire i lati più profondi del suo io.
Le Gallerie d’Italia ospitano sino al 1 febbraio 2026 Jeff Wall – Photographs. La mostra riunisce i principali lavori del fotografo canadese che, attraverso il suo approccio “costruito”, realizza opere legate a temi attualissimi come il razzismo, la guerra e l’ecologia. In esse il pubblico potrà constatare specifici riferimenti ai contesti della letteratura e del cinema – a tal proposito, uno dei generi più amati dall’autore è proprio quello neorealistico italiano. Infine, ad essere approfonditi, anche nell’apposito catalogo dell’esposizione, sono i rapporti professionali intrattenuti da Wall con taluni nomi di fama mondiale della pittura e della scultura contemporanee.
Al Teatro Carignano, nel fine settimana del 22 e 23, così come dal 25 al 30 novembre, Gabriele Lavia riproporrà una rivisitazione di Re Lear, dramma attualissimo di Shakespeare che documenta i lati più deboli e reconditi della mente umana. Dal 2 al 5 dicembre, sarà portato in scena Il gabbiano. Il capolavoro di Anton Cechov, interpretato da Giuliana De Sio e Filippo Dini, descrive una borghesia spesso troppo arroccata sui suoi pregiudizi e dunque fin troppo distante dalla realtà che la circonda, con il rischio di perdere di vista i veri valori e sentimenti della vita. Al Teatro Gobetti, sono previste repliche di Eretici, testo di Matthias Martelli incentrato su scienziati ed intellettuali che hanno scardinato pregiudizi socio-culturali del loro tempo, nelle date di sabato 22 e domenica 23 novembre. Dal 25 al 30 novembre e dal 2 al 5 dicembre, potrete assistere alla commedia L’uomo, la bestia e la virtù. Il classico di Pirandello, che racconta le meschinità dell’animo umano mediante la tipica tresca fra marito, moglie e amante, riadattato e curato in regia da Roberto Valerio, vedrà in scena, tra i protagonisti, gli attori Vanessa Gravina e Max Malatesta.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati precedentemente:
- Il conte Cozio e il mito di Stradivari, Vedova Tintoretto – In dialogo, Bianco al femminile, a Palazzo Madama rispettivamente sino al 23 novembre, al 12 gennaio e al 2 febbraio 2026;
- Un dinosauro a Palazzo, al Grattacielo Piemonte sino al 30 novembre;
- Bruno Barbey – Gli italiani, a Palazzo Barolo sino all’11 gennaio 2026;
- Il divino Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte, alla Galleria Sabauda sino al 18 gennaio 2026;
- The Soul Trembles, al MAO – Museo d’Arte Orientale sino al 28 giugno 2026;
- Lee Miller – Opere 1930-1950, al CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia sino al 1 febbraio 2026;
- World Press Photo Exhibition, all’Accademia Albertina delle Belle Arti sino all’8 dicembre;
- Pazza Idea – Oltre il ’68 – Icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni, al Museo Nazionale del Cinema sino al 9 marzo 2026;
- Da Fontana a Crippa a Tancredi – La formidabile avventura del movimento spazialista, alla Fondazione Accorsi Ometto sino al 15 febbraio 2026;
- Fernand Leger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring, alla Reggia di Venaria sino al 1 febbraio 2026;
- Io e gli altri, al Castello di Miradolo sino all’8 dicembre.
VENEZIA
Al Museo Correr, sino all’11 gennaio 2026, quattro artisti contemporanei riflettono sui temi dell’alfabeto e della scrittura, spaziando tra storia, arte e comunicazione. Nella collettiva dal titolo Caratteri – Calligrafia e tipografia, Kim Doo Kyung e Kang Byung-In esaltano, con le loro opere permeate da messaggi poetici e spirituali, le potenzialità espressive dell’Hanguel. Tale struttura alfabetica fu introdotta in Corea intorno alla metà del Quattrocento dal re Sejong il Grande al fine di cementare nel suo popolo il senso di appartenenza e di comunità. Amos Paul Kennedy Jr. e Thomas Ingmire, invece, utilizzano i caratteri tipografici e la calligrafia di origine latina per divulgare ideali di grande importanza, propugnati da autorevoli figure come Rosa Parks e Jack Hirshman. Ad unire il lavoro dei quattro autori è la condivisione del valore eterno ed imprescindibile, anche in un mondo ipertecnologico come quello presente, del medium scrittorio.
Sempre al Museo Correr è possibile apprezzare sino al 28 febbraio 2026 le pregevoli creazioni scultoree di Karen LaMonte, riunite in una personale dal titolo Nocturnes. L’artista francese trae ispirazione per le sue opere dai grandi modelli plastici di Antonio Canova. Se, però, il grande maestro del Neoclassicismo si distingue in tutta la sua produzione per la ricerca continua di perfezione formale, La Monte, invece, ha come obiettivo costante la vivificazione dei suoi soggetti. Tale esito viene da lei conseguito utilizzando il vetro come supporto e movimentando le superfici delle sue statue come se fossero agitate, al chiaro di luna, da una lieve brezza marina.
Da non perdere, al Centro Culturale Candiani di Mestre, una grande collettiva come Munch – La rivoluzione espressionista. Al suo interno, accanto ad un gruppo di quattro dipinti realizzati dal genio norvegese e conservati nelle collezioni permanenti della galleria veneziana di Cà Pesaro, sono collocati diversi quadri eseguiti da autori che hanno recepito forme, stilemi e contenuti tipici del creatore del celebre Urlo. Analizzando in primis la stagione dell’Espressionismo tedesco, la mostra si sofferma poi su talune opere di pittori italiani, quali Renato Guttuso e Alberto Martini, che hanno saputo descrivere le profondità dell’animo umano e denunciare in modo efficace le violenze e i crimini delle guerre. L’esposizione sarà visitabile sino al 1 marzo 2026.
Al Teatro La Fenice, sabato 22 novembre si svolgerà l’ultima serata del Premio Venezia, concorso pianistico di valore nazionale i cui partecipanti saranno giudicati e premiati dalle giurie tecnica e popolare. Ulteriori repliche del capolavoro mozartiano La clemenza di Tito, in onore del re di Boemia Leopoldo II, diretto da Ivor Bolton e con la regia di Paul Curran, avranno luogo nelle date del 23, 25, 27 e 30 novembre. Lo stesso Bolton dirigerà l’Orchestra della Fenice, venerdì 28 e sabato 29, in un concerto dedicato al repertorio di Brahms. Al Teatro Malibran, sabato 22 novembre, grande spettacolo-omaggio ad Ennio Morricone a cura dell’Orchestra Ritmico Sinfonico Italiana di Diego Basso. Sabato 29 spazio alla danza con i Carmina Burana di Carl Orff interpretati dal Balletto Nazionale del Kosovo. Alle Sale Apollinee, domenica 30 novembre, l’Ex Novo Ensemble delizierà il pubblico con un ampio repertorio composto da brani di Ravel, Faurè, Casella. La stessa formazione si esibirà qui nuovamente giovedì 4 dicembre con un programma di opere di Mozart e Sciarrino.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già citati in precedenza:
- Fondo Vendramin, alla Casa di Carlo Goldoni sino al 25 gennaio 2026;
- Robert Mappletorpe – Le forme del classico, alle Stanze della Fotografia sino al 6 gennaio 2026;
- Born Twice, all’Omnium Art Department sino al 23 novembre;
- Viaggio nella storia del profumo, al Museo di Palazzo Mocenigo sino al 30 novembre;
- Venezia e le epidemie, alla Biblioteca del Longhena sino al 19 dicembre;
- Di storia e arte. Tre secoli di vita a Palazzo Vendramin Calergi, a Palazzo Vendramin Calergi sino al 23 novembre;
- Deep Surfaces – Architecture to Enhance the Visitor Experience at Unesco Sites, a Palazzo Zorzi sino al 23 novembre;
- Storie di fabbriche – Storie di famiglie e Vero Canova, entrambe al Museo del Vetro sino al 24 novembre ed al 18 gennaio 2026;
- Guizzi su tela, al Ruzzini Palace Hotel sino al 30 novembre;
- William Klein – Encore – Still – Ancora, all’IKONA Gallery sino al 30 novembre;
- Controfacciata, alla Casa dei Tre Oci sino al 23 novembre;
- Genealogies e La strana vita delle cose, entrambe alla Collezione Pinault sino al 23 novembre e al 4 gennaio 2026;
- The Quantum Effect, al San Marco Art Centre sino al 23 novembre;
- Stupore, Realtà, Enigma, alle Gallerie dell’Accademia sino al 18 febbraio 2026;
- La democrazia attraverso il diritto – Dalla Serenissima Repubblica alla Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa, al Palazzo Ducale sino al 6 gennaio 2026;
- Gusto neoclassico – L’album Cicognara, al Cà Rezzonico – Museo del Settecento veneziano sino al 12 gennaio 2026;
- L’orto dell’angelo, alla Galleria 200C Giudecca sino al 30 novembre;
- Antonio Beato – Ritorno a Venezia, al Museo Fortuny sino al 12 gennaio 2026;
- Levitas, al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro sino all’11 gennaio 2026.
FIRENZE
I visitatori di Palazzo Strozzi potranno soffermarsi sino al 25 gennaio 2026 su un’installazione del grande significato provocatorio. Il gruppo scultoreo The Message, realizzato dall’artista americano Kaws e posizionato nel cortile interno dello storico edificio fiorentino, ha per protagoniste due figure intente a comunicare tramite smartphone, le quali richiamano alla mente, per la loro disposizione scenica e i loro gesti, la Madonna e l’Angelo Gabriele dell’Annunciazione del Beato Angelico. In tal modo l’autore statunitense, instaurando un legame tra arte rinascimentale ed arte contemporanea, racconta di un mondo, quello del XXI secolo, in cui tutto, persino la sfera del sacro, sembra assoggettato ad un costante, ma spesso fin troppo invadente, progresso tecnologico.
Al Museo dell’Opera del Duomo fa tappa sino al 1 dicembre il progetto itinerante di Giovanni de Gara denominato Eldorato. Suo elemento centrale è un telo isotermico dorato, usato solitamente come coperta per rifugiati e migranti, che assurge a luogo di contatto fra divino e umano. La particolare scelta cromatica riguardante tale opera si ricollega volutamente ad un’immagine cara alla tradizione ebrea, corrispondente alla Porta d’Oro di Gerusalemme. La mostra invita, dunque, il pubblico a meditare sui temi dell’abbandono e della sofferenza mediante anche una video installazione che descrive i pellegrinaggi compiuti sinora da de Gara, con le sue nobili finalità divulgative, in varie località d’Italia e del Mediterraneo.
A trecento anni dalla sua nascita il capoluogo toscano celebra un grande artista e studioso inglese che ha vissuto buona parte della sua carriera in riva all’Arno, affascinato dai grandi maestri del Trecento e del Quattrocento. Thomas Patch a Firenze – La memoria del Medioevo e del Rinascimento, allestita al Museo Stefano Bardini sino al 15 dicembre, contiene alcune pubblicazioni dell’incisore inglese dedicate alla produzione di Giotto, Masaccio, Bartolomeo della Porta ed altri cosiddetti primitivi. In particolare, al lavoro di Patch si devono la conoscenza e la conservazione degli affreschi giotteschi della Cappella Mainetti della Chiesa del Carmine, così come un accurato studio sulle decorazioni ghibertiane della Porta del Paradiso del Battistero fiorentino. Ulteriori disegni e schizzi della mostra documentano gli interessi dell’artista britannico per vedute e soggetti caricaturali.
Al Teatro Verdi, sono in programma repliche de I tre moschettieri, musical ideato da Giuliano Peparini e ispirato al noto romanzo di Alexandre Dumas, nelle serate di sabato 22 e domenica 23 novembre. Al grande live di lunedì 24 con Francesco De Gregori farà seguito venerdì 28 un concerto dell’Orchestra Regionale della Toscana, diretta da Hossein Pishkar, nel quale saranno riprodotte melodie di Brahms e Mendelssohn. Nel weekend del 29 e 30 novembre, nonché dal 2 al 5 dicembre Giorgio Panariello vi racconterà della sua divertente e originale visione del mondo futuro con lo show E se domani…
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati precedentemente:
- Antologia scelta per l’anno 2025, presso Tornabuoni Arte sino al 30 novembre;
- Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo, alla Collezione Roberto Casamonti sino al 31 dicembre;
- Beato Angelico, alla Fondazione Palazzo Strozzi ed al Museo di San Marco sino al 26 gennaio 2026;
- Toulouse Lautrec – Un viaggio nella Parigi della Belle Epoque, al Museo degli Innocenti sino al 22 febbraio 2026;
- Ironia ribelle, a Palazzo Medici Riccardi sino al 6 gennaio 2026;
- The Place Where Silence Begins, alla Crumb Gallery sino al 22 novembre;
- Centoventi – Villa Romana 1905-2025, al Museo Novecento sino all’8 marzo 2026;
- Domenica Regazzoni – Lucio Dalla – A 4 mani, alla Galleria Immaginaria sino al 29 novembre.
