Maria Sara Pistilli con una delle sue opere – Foto: Matilde Di Muro

Dieci opere pittoriche, realizzate dall’artista Maria Sara Pistilli, sono in mostra dallo scorso 6 marzo 2025 presso la galleria Movimento Aperto a Napoli.

Col titolo IMAGINE, questa esposizione ci offre una visione del tutto personale e, al contempo, particolarmente coinvolgente del vivere e del pensiero contemporaneo. Maria Sara Pistilli, di origini campane, è una di quelle artiste che potremmo definire ‘di lungo corso’. Vanta una preparazione di tipo accademico e si forma sotto la guida magistrale del professor Armando De Stefano, da cui apprende l’arte della figurazione ma anche l’uso materico del colore. Di fatto, da più di 40 anni, è presente sulla scena artistica locale e nazionale e, attraverso le sue opere che figurano in raccolte pubbliche e private, ha partecipato a varie rassegne, mostre collettive e personali, ricevendo molti premi e riconoscimenti.

La pittura di Pistilli: radici accademiche, cromatismo e gestualità spontanea

Quella di Maria Sara Pistilli è una produzione pittorica varia che, spaziando dal tema paesaggistico al ritratto e utilizzando una straordinaria immediatezza cromatica, svela con forza e determinazione l’intento di voler superare i formalismi di impostazione accademica tanto da lasciare spazio e campo libero ad una mano mossa più da uno spirito interiore che dall’intelletto. Le dieci tele esposte al MA, realizzate con tecnica mista, oli e acrilici, sono opere di varie dimensioni in cui il colore, steso attraverso ‘gesti’ di varia intensità, è indubbiamente protagonista come presenza segnica e, allo stesso tempo, fortemente materica. Pennellate larghe e decise, lasciate volutamente riconoscibili come in un’impronta, e da cui, talvolta, il colore sembra gocciolare, si alternano a delicati e velati cromatismi. A tratti, energiche spatolate definiscono impasti di colore poco identificabili e sicuramente antiaccademici ma che sono propri di una pittura deliberatamente gestuale.

Ed è così che, tra verdi accesi ed intensi bruni, rosa delicati e profondi azzurri, rossi vivi e calde tonalità giallo-arancio, improvvisi lampi di luce danno vita a composizioni equilibrate e, allo stesso tempo, volutamente scomposte. Sono così i paesaggi di Maria Sara Pistilli: formalmente astratti, dinamici e straordinariamente profondi. Come nel caso dell’opera dal titolo Ricami di mondi o in Paesaggio senza titolo, ci appaiono atmosfere fumose, vibranti e cariche di attesa. Lo sguardo è invitato ad entrare per percorrere strade mai battute e, mentre si cammina, è come se la direzione si invertisse e scoprissimo che la meta ci appartiene ed è dentro di noi.

‘Ricami di mondi’ – Foto: Matilde Di Muro

Dalle donne ai ritratti “familiari”

Quando compare la figura umana, come in Figure dell’arte, l’immagine, che sembra dissolversi pur senza mai perdersi, è dominata da una metaforica precarietà. Questa sensazione, che potrebbe sembrare il frutto di un’intima inquietudine, rende il fruitore, protagonista e artista egli stesso, libero di definire personalmente quei confini così ‘etereamente’ accennati. I suoi personaggi sono, per lo più, figure femminili, giovani donne, adolescenti o addirittura bambine, che compaiono o scompaiono, un po’ come ombre o oniriche presenze. Sono figure che, pervase da un delicato erotismo, pensose, sensuali o malinconiche, emergono dal nulla o restano in attesa.

‘Figure dell’arte’ – Foto: Matilde Di Muro

La donna del dipinto Lirica siede apparentemente senza grazia, pensierosa e con gli occhi bassi. La sua è una figura intrisa di pregnante e straordinaria corporeità dialogante. Sembra essere seduta su un mucchio di valige cariche di vita, ma, più che inerme e disillusa, appare disposta a iniziare un nuovo viaggio verso nuove dimensioni e, a guardar bene dall’espressione del suo volto, quel viaggio, che è dentro di lei, è già incominciato.

‘Lirica’ – Foto: Matilde Di Muro

E poi i ritratti: volti che, evidentemente, partono da un disegno accademico ben delineato che poi sembra volutamente dissolversi a favore di una ricercata e forte approssimazione espressionistica. Essi ci guardano e, mentre noi guardiamo loro come in uno specchio, scopriamo una strana familiarità in cui riconoscerci e persino identificarci. Tutta la pittura di Maria Sara Pistilli ha il pregio di lasciare l’immaginario libero di agire in ogni possibile direzione. Un giocoso altalenare tra fantasioso e fantastico ci spinge a un camminare sull’orlo, in bilico tra conscio e inconscio, sogno e realtà, visibile e invisibile. A tal proposito, l’artista stessa ha raccontato: «La mia pittura è realtà passata attraverso la garza del sogno e, come tale, attraverso la garza di un lirismo trasfigurante». Ed ecco che l’immagine diventa imago perché, più che rappresentare una presunta verità, ci permette di entrare in una particolare dimensione esperienziale che ci rende capaci di superare la superficie per poter entrare in una profondità senza tempo.

‘Ritratti in evoluzione’ – Foto: Matilde Di Muro

Insomma, tra originalità e grande temperamento artistico, con una pittura vitale e ricca di cromatiche vibrazioni liriche, Maria Sara Pistilli riesce a coinvolgerci annullando ogni possibile distanza tra l’opera e il suo fruitore. La mostra sarà visitabile al Movimento Aperto, fino a giovedì 27 marzo, tutti i lunedì e i martedì dalle 17:00 alle 19:00 e i giovedì dalle 10:30 alle 12:30.

‘Omaggio a Raffaello’ – Foto: Matilde Di Muro

Un pensiero su ““IMAGINE”: accademismo e lirismo di Maria Sara Pistilli”
  1. Anche questa volta e forse più che mai si deve a Matilde Di Muro una finissima analisi della pittura di Sara Pistilli, ed insieme una prodigiosa capacità di comunicarla, invitando l’osservatore a soffermarsi su quanto vede.

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