Gianantonio Guardi – Erminia e Vafrino scoprono Tancredi ferito – 1750-1755 circa – Provenienza: Este, collezione privata; Cork (Irlanda) collezione conte di Bantry; Londra, collezione Geoffry Merton; collezione Rodolfo Siviero; in museo dal 1988 – Gallerie dell’Accademia, Venezia – Foto: Angelo Zito

Ispirata ad un disegno di Giambattista Piazzetta, tradotto in acquaforte nell’edizione illustrata della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso (1745), la tela faceva parte di un ciclo di cui si conoscono altri sette dipinti. In questo episodio, tratto dal canto XIX del poema, Erminia, accompagnata da Vafrino, scopre l’amato Tancredi ferito dopo il duello con Argante, il cui corpo esanime giace sulla sinistra. Il cromatismo brillante e acceso, le pennellate veloci e sicure creano la suggestione di una superficie mossa, di inimitabile freschezza. Il restauro dell’opera è stato finanziato da Venetian Heritage nel 2021. (fonte: didascalia museo)

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