Agrippina seduta (cosiddetta) – Rielaborazione romana, I secolo d.C. – Da originale greco di età classica – Collezione Farnese – Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) – Foto: Giorgio Manusakis

La celebre scultura marmorea della Collezione Farnese, erroneamente identificata come rappresentazione della madre di Nerone, sarebbe in realtà la variante di un prototipo classico di V secolo a.C., realizzato da un artista rientrante nella cerchia ateniese di Fidia e riproducente un’Afrodite seduta insieme al figlio Eros. La figura effigiata, dall’aspetto austero e di età avanzata, nonché destinata forse ad un contesto funerario, presenta una capigliatura molto diffusa negli ambienti elitari della Roma di I secolo d.C., con file di boccoli e trecce ricadenti dietro la nuca. La committenza dell’opera, che prima di giungere a Napoli si trovava in cima ad una scalinata degli Orti farnesiani, andrebbe ascritta al ceto dei liberti, sempre più protagonista della vita politica ed economica dell’impero romano tra età giulio-claudia ed età flavia. (testo a cura di Naòs – Nel cuore dell’arte e del sapere)