Lapide funeraria di Claudia Aster – Trachite – Ultimo quarto del I secolo d.C. – Pozzuoli – Collezione epigrafica del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) – Foto: Giorgio Manusakis

“Claudia Aster fatta schiava a Gerusalemme. Si incaricò di (porre la lapide) Tiberio Claudio (…)colo, liberto di Augusto. Vi prego di fare in modo che nessuno abbatta la lapide contro la legge. Visse venticinque anni”. La defunta, catturata nella sua città di Gerusalemme distrutta da Tito nel 70 d.C., fu probabilmente venduta schiava in Italia a Tiberio Claudio “liberto di Augusto” (si tratta dell’imperatore Claudio, 41-54 d.C.): secondo le regole dell’onomastica degli schiavi, fu chiamata Claudia dal nome del padrone, mentre il suo nome ebraico, Esther, fu traslitterato in Aster. (fonte: didascalia museo)

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