Hendrick van den Broecke (da Michelangelo) – Venere e Cupido – Terzo quarto del XVI secolo – Olio su tavola – Collezione Farnese – Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli – Foto: Giorgio Manusakis
Il dipinto è uno delle numerose repliche derivate dal cartone che Michelangelo eseguì (1532/33) su committenza del banchiere fiorentino Bartolomeo Bettini. Venere abbraccia Amore, sfilando di nascosto le frecce per privarlo del suo potere. Nella parte sinistra del dipinto, il vaso con le rose, le maschere e il busto di un giovane all’interno di un’edicola dimostrano la fugacità e i rischi dell’amore carnale. Il linguaggio elegante e prezioso del manierismo toscano fu recepito in particolare da Pacecco De Rosa, come si evidenzia nelle due composizioni con Venere presenti in questa sala. (fonte: didascalia museo)