Cappella privata di Villa d’Este, Tivoli – Foto: Giorgio Manusakis

La cappella privata del cardinale Ippolito è un piccolo vano rettangolare nella parte più riservata dell’appartamento. La sua decorazione, a eccezione dell’affresco sull’altare, venne eseguita tra il 1568 e il 1572, per la considerevole spesa di oltre duecento scudi, da Federico Zuccari (1540-1609), con limitata partecipazione dei suoi aiuti. L’impianto decorativo è costituito da un’illusionistica architettura di paraste ioniche scanalate su un basamento di marmi policromi; entro nicchie poco profonde emergono con grande risalto quattro Profeti e due Sibille.

Al centro della volta l’Incoronazione della Vergine è affiancata da altre scene mariane (Visitazione, Nascita, Sposalizio); nel pannello monocromo sopra la piccola finestra, è la Presentazione al Tempio, mentre nella nicchia a destra dell’altare è la Morte della Vergine; nella volta a botte sopra l’altare, riccamente decorata a stucco, appare al centro Dio in gloria con un coro di angeli musicanti.

Più tardo è l’affresco sopra l’altare, copia della celebre Madonna della Ghiara (eseguita a Reggio Emilia da Giovanni Bianchi nel 1573 su disegno di Lelio Orsi), protagonista nel 1596 di un evento miracoloso che ne accrebbe enormemente la popolarità. È noto tuttavia che il cardinale Ippolito commissionò prima nel 1568 a Livio Agresti e poi nel 1570 a Giovanni de Vecchi (1537-1615) un quadro con l’Assunzione, rimasto fino al 1771 sopra l’altare. (fonte didascalia museo)

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *