Medea con la spada – Affresco da Pompei, Augusteum – Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Foto: Giorgio Manusakis
Medea, Μήδεια in greco, era figlia del re di Colchide Eeta e di Idia una delle Oceanine, sorella di Absirto e nipote della maga Circe e del dio Elios.
Aiutò Giasone a superare le prove che gli permisero di conquistare il vello d’oro e lo seguì a Iolco dopo averlo sposato a Drepane. Con il pretesto di rendergli vigore e giovinezza, convinse le figlie dell’usurpatore Pelia a fare a pezzi e a bollire il corpo del padre e per questo dovette rifugiarsi con il marito a Corinto. Qui Giasone l’abbandonò per sposare la figlia del re, Creusa o Glauce, alla quale Medea donò una veste stregata che si incendiò appena venne indossata dalla fanciulla; per rendere più spietata la sua vendetta, uccise anche i due figli avuti da Giasone. Fuggì poi ad Atene su un carro trainato da serpenti alati e divenne la moglie di re Egeo. Fu smascherata da Teseo e tornò in Colchide dove regnò sulle terre del padre.
Una versione poco conosciuta narra che Zeus si sarebbe innamorato di Medea, ma lei, temendo la gelosia di Era, respinse quell’amore. Era allora, per ricompensare Medea, le avrebbe promesso di rendere immortali i suoi figli se li avesse portati nel suo tempio (fonte: www.miti3000.it).