Una delle sale del MANN di Napoli, dove fino al 28 febbraio è possibile visitare le mostre ‘Luigi Bazzani e la casa pompeiana e 1859 – Un fotografo russo a Pompei: Gabriel Ivanovic De Rumine‘ – Foto: Giorgio Manusakis
Care amiche e cari amici di Naòs-Nel cuore dell’arte e del sapere, con il ponte dell’Immacolata ci accingiamo a vivere nelle nostre città atmosfere prenatalizie molto frizzanti anche da un punto culturale, con un ricco programma di mostre, spettacoli e concerti. A tal proposito, vi ricordiamo l’opportunità di visitare gratuitamente nella giornata del 7 dicembre, prima domenica del mese, musei, biblioteche e siti archeologici statali. Per tutto il resto, non vi resta che accomodarvi e leggere, pagina dopo pagina, la nostra consueta rubrica quindicinale, riguardante il periodo dal 6 al 19 dicembre 2025. Buona lettura e buon weekend!
NAPOLI E CAMPANIA
Alla Galleria Al Blu di Prussia vi attende sino al 31 gennaio 2026 il suggestivo linguaggio artistico e poetico di Alessandro Busci. Con i circa venti dipinti riuniti nella personale intitolata Parthenogenesis, l’autore milanese omaggia Napoli e i suoi figli, capaci ogni volta di rinascere dopo ogni sciagura e calamità naturale. Applicando vivaci colori e smalti su supporti in acciaio corten, Busci elabora incantevoli cartoline della città, libere da ogni forma di accademismo e permeate da accenti di astrattismo.
Sino al 20 dicembre il chiostro di Santa Caterina a Formiello, sede della Fondazione Made in Cloister, ospita Il cavallo bianco, gravido, personale di Patricia Dominguez. Ispirandosi al soggetto raffigurato in uno degli affreschi recuperati di recente in questo complesso grazie ad operazioni di restauro, l’artista cilena ha prodotto una serie di opere che invitano l’osservatore a riscoprire un rapporto intimo con la natura e con gli animali. In particolare, alcune video-installazioni descrivono paesaggi sacrali di grande suggestione, i cui personaggi e soggetti si riferiscono sì a miti e leggende di epoca precolombiana ma al contempo richiamano problemi ecologici di stringente attualità.
Nel novero delle tradizionali mostre di arte presepiale poniamo in evidenza, al Centro Commerciale La Birreria di Miano sino all’11 gennaio 2026, la quinta edizione di Napoli in tour. L’esposizione, organizzata dall’associazione La luna degli artisti, oltre che dalla classica sezione sulle opere di stile sette ed ottocentesco, è contraddistinta da manufatti di gusto contemporaneo, ai quali si associano alcuni interessanti lavori realizzati dagli alunni delle scuole del territorio. Questi ultimi saranno coprotagonisti anche della 38esima mostra dell’Associazione Amici del Presepio. L’allestimento, che ha come location la chiesa di S. Angelo a Segno in via dei Tribunali e sarà visitabile sino al 6 gennaio 2026, non si limita ad illustrare il tema evangelico della Natività di Cristo ma affronta, come di consueto, problematiche molto vicine ai nostri tempi, quali la discriminazione, l’inquinamento e l’immigrazione. Altra mostra da segnalare è quella organizzata dall’Associazione Presepistica Napoletana nella chiesa di Santa Marta. Due le sezioni tematiche caratterizzanti questa nuova edizione: da un lato, le donne ed il loro ruolo nella conservazione di fondamentali ideali e secolari tradizioni; dall’altro, il culto di San Gennaro, presentato nelle sue variegate sfaccettature a livello popolare.
Di seguito il riepilogo delle altre mostre napoletane già menzionate in precedenza:
- Il miglio della memoria, mostra diffusa articolata tra varie location lungo i decumani del centro storico, visitabile sino al prossimo 28 dicembre;
- Luigi Bazzani e la casa pompeiana e 1859 – Un fotografo russo a Pompei: Gabriel Ivanovic De Rumine, entrambe al Mann – il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sino al 28 febbraio 2026, in merito alle quali vi rimandiamo alla lettura di un nostro articolo cliccando sul collegamento ipertestuale;
- Anatomia delle Qualità dell’artista argentino Pablo La Padula, al MUSA, Museo Universitario delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, per la biennale d’arte contemporanea diffusa BIENALSUR, per la prima volta in Italia, fino 30 gennaio 2026;
- Brick Art, alla chiesa delle Crocelle ai Mannesi sino all’8 febbraio 2026;
- Totò e la sua Napoli, al Palazzo Reale sino al 25 gennaio 2026;
- Donne nella Napoli spagnola – Un altro Seicento, alle Gallerie d’Italia sino al 22 marzo 2026;
- Elysian Fields, al Maschio Angioino sino al 10 febbraio 2026;
- Nafrica – Maschere, al Museo Nazionale di Capodimonte sino al 6 gennaio 2026.
Di grande interesse è il cartellone di Natale a Napoli 2025. La kermesse, curata e patrocinata dalla locale amministrazione comunale, propone un ampio carnet di eventi tra musica, teatro, cinema e folklore, che si articoleranno in luoghi e complessi cittadini del centro così come in chiese e strutture dei quartieri periferici. Nell’ambito della sezione Sacro Sud – diretta da Enzo Avitabile, volta a far emergere le diverse interpretazioni della spiritualità nel Meridione d’Italia e presso alcuni popoli del Mediterraneo – sabato 13 dicembre, nella chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova, si terrà l’evento Flamenco sacro, con Curro e Carlos Pinana. Lunedì 15, nella chiesa di San Giovanni Battista a San Giovanni a Teduccio, si esibirà proprio lo stesso Avitabile con Sacro Sud, concerto di musica acustica incentrato sui temi della preghiera e della pietà popolare. Venerdì 19 la rassegna ritorna a Santa Maria Donnaregina Nuova con il repertorio etnico rumeno del Balanescu Quartet. Per la sezione ‘700 – Apoteosi di Napoli Capitale della Musica, martedì 16 dicembre la chiesa di Santa Maria la Nova ospiterà Cessate o fulmini, concerto nel quale l’Orchestra Il Pomo d’Oro eseguirà pezzi di Scarlatti, Hasse, Paisiello, Avison. Giovedì 18 dicembre, alla Rotonda Diaz, grande appuntamento con i Kokoroko, una delle più affermate band nel genere afrobeat, capace però di suggestive incursioni nel soul e nel jazz.
Al Teatro di San Carlo, sono in programma nuove repliche di Medea, capolavoro di Luigi Cherubini basato su libretto di Francois-Benoit Hoffmann, diretto dal maestro Riccardo Frizza e dal regista Mario Martone, nelle serate del 6, 10, 13 e 16 dicembre. Lo stesso Frizza dirigerà l’orchestra del massimo napoletano, dal 12 al 14 dicembre, per la messa in scena di Partenope, opera composta dall’indimenticato Ennio Morricone su testo di Guido Barbieri e Sandro Cappelletto. La regia della rappresentazione sarà a cura di Vanessa Beecroft.
Nella chiesa di San Potito è in corso Sound – È aperto a tutti quanti, rassegna che descrive la carriera di grandi musicisti afroamericani ricorrendo all’efficacia comunicativa di determinate pellicole cinematografiche. Domenica 7 dicembre si potrà assistere a Bird, film di Clint Eastwood incentrato sulla vita di Charlie Parker. A latere della proiezione ci saranno gli interventi di Lino Volpe e Pino Tafuro. Domenica 14 sarà ricordato Red Nichols con la visione de I cinque penny di Melville Shavelson. Ospiti dell’evento saranno Antonino Armagno e Daniela Menafro.
In provincia di Napoli, vi ricordiamo la consueta proposta culturale e turistica del Parco archeologico di Pompei: dall’iniziativa Raccontare i cantieri – visite guidate nelle domus e negli edifici dell’Insula meridionalis interessati da attività di scavo e restauro, in programma, su prenotazione, dal lunedì al venerdì ed effettuate con minimo 15 adesioni – alla mostra Essere donna nell’antica Pompei – focus sul mondo femminile in età romana all’ombra del Vesuvio, fruibile nella Palestra Grande sino al 31 gennaio 2026. Nel vicino Antiquarium di Boscoreale è ancora visitabile sino all’11 gennaio 2026 la personale di Cerith Wyn Evans intitolata Pompeii Threnody ed incentrata sulla terribile catastrofe del 79 d.C. Ad Ercolano, all’interno di Villa Campolieto, potrete conoscere o approfondire le diete e le abitudini a tavola degli abitanti della Campania felix mediante la mostra Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano, aperta sino al 31 dicembre. A Sorrento, si respira sempre più aria natalizia grazie agli eventi della kermesse Surriento gentile. Nello specifico, sono due le mostre allestite sino al 30 dicembre nella Sala Carlo di Leva: Oltre il gesto, personale di pittura di Morris Spagnol, dove si fondono dinamismo, forma e colore; Dance Notes, percorso fotografico di Alessandro Vasapolli che indaga l’arte tra fantasia e realtà. Sino al 18 gennaio, a Villa Fiorentino, sarà visitabile la mostra Giuseppe Ercolano e i maestri del presepe – 25 anni di arte e tradizione, formata dalle opere di questo affermato artista campano e di altri autori seguaci del filone partenopeo settecentesco. Da segnare in agenda, al Teatro Tasso, le esibizioni di Lorenzo Hengeller e Tullio De Piscopo, previste rispettivamente nelle serate del 12 e del 14 dicembre. Ad Ischia, presso il Museo archeologico di Villa Arbusto, a Lacco Ameno, è visitabile sino al 31 dicembre la personale di Gabriele Renzullo intitolata Sculture e inchiostri. Le opere dell’artista irpino, circa una trentina, realizzate in legno e rivestite da uno strato di catrame, richiamano forme e soggetti di gusto arcaizzante, con l’intento di stabilire una dicotomia con i reperti dell’antica Pithecusa, il primo insediamento magno-greco. In questo itinerario, dove emerge un connubio tra archeologia e arte contemporanea, il pubblico potrà cogliere l’opportunità di riflettere su temi immortali capaci di attraversare il corso dei secoli: dal concetto di identità all’attenzione verso l’ambiente.
In Terra di Lavoro, la Gran Galleria della Reggia di Caserta ospita, sino al 20 aprile, la mostra Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa. Protagoniste di tale itinerario sono le mogli dei sovrani delle dinastie Borbone e Savoia, le quali, pur rimanendo ufficialmente in secondo piano rispetto ai loro consorti, hanno inciso profondamente nella vita politica e culturale dei regni di Napoli, delle due Sicilie e d’Italia. In una serie di opere, che consistono in dipinti e sculture provenienti da grandi musei nazionali ed esteri, il pubblico potrà riconoscere figure di grande notorietà come Maria Amalia di Sassonia, Maria Cristina di Savoia e Maria Josè del Belgio: vere e proprie icone, che esercitano, ancora oggi, fascino ed ammirazione. Sempre all’interno del meraviglioso complesso vanvitelliano, oltre alla già citata mostra permanente Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta, vi ricordiamo l’opportunità di visitare sino al 23 febbraio 2026 la personale di Massimo Listri denominata Prospettive alla Reggia di Caserta. Al Teatro Civico 14, domenica 7 dicembre andrà in scena Il mare a cavallo. Scritta da Manlio Marinelli e diretta da Luca Bollero in regia, la piece drammaturgica, interpretata da Annamaria Delli Gatti, è un racconto biografico emozionante su Peppino Impastato, vittima della mafia scomparsa nel 1978 in un attentato, condotto da sua madre Felicia Bartolotta. La donna si distingue per la sua scelta coraggiosissima di non restare in silenzio e di ricercare, anzi, gli assassini di suo figlio costituendosi parte civile nel processo sulla sua morte. Sabato 13 e domenica 14 spazio a Crick, commedia di Francesco Silvestri ispirata al romanzo fantascientifico di Daniel Keyes dal titolo Fiori per Algernon, la quale costituisce un’acuta riflessione sul valore dell’intelligenza nel mondo attuale. Venerdì 19 dicembre, ritorna con la seconda edizione la divertente serie Bar Tales, le cui vicende, ideate da Ilaria Delli Paoli, sono ambientate nel famigerato Bar Zotti. Nell’ambito della rassegna Autunno Musicale, a cura dell’Associazione Anna Jervolino, sabato 6 dicembre, presso la Cappella Palatina della Reggia vanvitelliana, l’Orchestra da Camera di Caserta, diretta da Antonino Cascio, insieme al violinista Simon Zhu, eseguirà pezzi di Mendelssohn e Schubert. Domenica 7 la kermesse si sposta al Museo Campano di Capua, con ancora lo stesso Zhu che farà ascoltare ai presenti melodie di Bach, Ysaye e Paganini. Sempre al Museo Campano, venerdì 12, spazio al Tamburama Percussion Ensemble, che interpreterà composizioni di Cotticelli, Metheny e Tuck.
Ad Avellino, domenica 7 dicembre, al Teatro Gesualdo, sarà di scena Carmen Consoli con il suo tour Teatri 2025. Durante il concerto la cantante siciliana interpreterà il top del suo repertorio, intriso di sonorità rock, acustiche e popolari. Sabato 6 e domenica 7 dicembre, al Teatro Partenio, la compagnia Gank proporrà una riscrittura di Prenom – Cena tra amici, capolavoro di Matthieu e Alexandre de la Patelliere. Un evento conviviale e una questione di natura familiare – ovvero la scelta di un nome per un figlio – diventano occasioni per far affiorare meschinità e rancori sopiti. In provincia, il borgo di Lapio si trasforma nel mese di dicembre in un luogo ricco di storia ed emozioni con la kermesse It’s Christmas – Sogno a Palazzo Filangieri. Nelle serate del 7, 8, 13 e 14 dicembre, a partire dallo storico centrale edificio, dove verranno descritti alcuni interessanti affreschi, si snoderà uno spettacolo itinerante, adatto a grandi e piccini, che coinvolgerà chiese, botteghe e locali in cui sarà possibile degustare prodotti tipici locali – ad esempio il vino Fiano. L’organizzazione della kermesse è a cura della compagnia Puckteatrè. Sono previsti, infine, nuovi itinerari a bordo dell’Irpinia Express. Domenica 7 dicembre, partendo da Avellino, potrete raggiungere Castelfranci. Il paese, nato dalla donazione fondiaria pontificia di metà 1200 alla vedova di Guglielmo da Montemarano – Bellae de Amicis – annovera al suo interno un santuario dedicato alla Madonna del Soccorso, al cui interno è custodita una pala settecentesca di Matteo Vigilante, e il centrale Palazzo Vittoli, di gusto neoclassico, ritenuto da alcuni storici una delle sedi locali della Carboneria. Domenica 14 il convoglio storico vi porterà invece a Paternopoli, centro rinomato per il suo Museo della Civiltà Contadina, contenente macchinari ed utensili legati a tecniche e procedure agricole di origini antichissime. Come di consueto, per acquistare i biglietti potrete ricorrere ai consueti canali di vendita di Trenitalia – biglietterie automatiche, sito internet e agenzie di viaggio accreditate.
A Benevento, sabato 13 dicembre, al Teatro Comunale Vittorio Emanuele, Francesco Cicchella sarà protagonista dello spettacolo Tante cose belle. Il comico partenopeo spazierà in questo evento fra passato, presente e futuro, ponendo in risalto in maniera leggera ed ironica l’imprevedibilità della vita. In tema di mostre, vi ricordiamo che sarà ancora visitabile sino al 14 dicembre, alla Rocca dei Rettori, l’esposizione Italia Donna, mentre negli spazi di Futuridea, sino al 31 dicembre, potrete esplorare l’itinerario Echi d’entroterra – Allegoria di un territorio. In alcune piazze e vie del centro sannita rimarranno esposte sino al 7 gennaio 2026 le installazioni artistiche di Benevento in luce. In provincia, a San Marco dei Cavoti, dal 6 all’8 dicembre si terrà la 23esima edizione della Festa del Torrone e del Croccantino. La kermesse non costituirà solo un’opportunità per assaggiare queste rinomate prelibatezze ma offrirà anche l’occasione di passeggiare lungo i suggestivi vicoli del centro storico – dislocati tra il Palazzo Marchesale e piazzetta Vicidomini – e di apprezzare i manufatti custoditi nel Museo degli Orologi, il più antico dei quali, creato da Matteo De Vivo, risale addirittura al 1731. Al Castello di Limatola saranno aperti sino a domenica 14 dicembre i tradizionali mercatini natalizi. Giunta alla 16esima edizione, la rassegna vedrà, oltre ai consueti stand, una ricca serie di performance tra danza, canto e musica, ispirate alla tematica del Cirque de Noel e curate da Pina Martone Sgueglia. Sempre in provincia, vi ricordiamo la possibilità di visitare sino al 31 gennaio 2026, allo Showroom I.PRO di Torrecuso, la collettiva Ritornar alla memoria, realizzata in memoria del gallerista Gianfranco Matarazzo.
A Salerno entra sempre più nel vivo, al Teatro Verdi, la rassegna Musica d’artista – che si svolge in parallelo con Luci d’Artista, esposizione di luminarie natalizie di particolare bellezza e fattura, in programma sino al 1 febbraio nelle principali vie e piazze cittadine. Mercoledì 10 dicembre sarà di scena Noemi mentre giovedì 11 e venerdì 12 è atteso Claudio Baglioni con il suo tour Piano di volo – Tris. Sempre il Verdi ospiterà sabato 6 e lunedì 8 dicembre Il cappello di paglia di Firenze, capolavoro di Nino Rota che sarà interpretato dall’Orchestra del Conservatorio Martucci sotto la direzione di Daniel Oren. Al Teatro Arbostella, nei fine settimana del 6-7 e del 13-14 dicembre, potrete assistere a Se fa comm dico i, commedia di Ugo Castaldi ispirata alla Lisistrata di Aristofane e curata in regia da Sasà Palumbo. Per quanto concerne le mostre ancora visitabili in città, vi ricordiamo che presso la Galleria Sandro Bongiani, sino al 30 dicembre, sarà fruibile l’esposizione Carla Bertola – Interferenze e intrecci tra parole e immagini, mentre al Museo Diocesano San Matteo, sino al 15 gennaio 2026, potrete immergervi nell’itinerario Dalla Bibbia alla tavolozza – Vincent Van Gogh e la pittura dell’anima. In provincia, a Vietri sul Mare, presso l’Aula consiliare comunale, nell’ambito della rassegna Incontri di cultura, venerdì 12 dicembre Renato Franco parlerà della sua esperienza di resistenza alla criminalità organizzata attraverso le pagine del suo volume Io Casalese che non sono altro. Venerdì 19 ultimo appuntamento con Giuseppe Foscari e la sua conferenza dal titolo Imperialismi sistemici in età contemporanea. Ad Angri, ritorna nel mese di dicembre la consueta kermesse natalizia Magic Castle. Luogo centrale della manifestazione è il Castello dei Doria d’Angri, nel quale, oltre a laboratori, stand e proiezioni cinematografiche, sarà possibile ammirare il Presepe immersivo, riproposizione in chiave ultramoderna della Natività di Cristo.
ROMA
Mostre
Le mostre al Museo del Genio
Al Museo del Genio, sul Lungotevere della Vittoria in Roma, vi ricordiamo due mostre aperte al pubblico sino al 15 febbraio, per le quali vi rimandiamo ad un nostro articolo di approfondimento cliccando sui relativi link. Vivian Maier. The Exhibition presenta circa 200 foto della tata americana diventata solo per caso regina della fotografia di strada, ricordandone il centenario della nascita. Pop Air descrive la poetica di Ugo Nespolo, brillante pittore italiano che gioca con materiali, epoche e stili diversi.
Palazzo San Felice, un tesoro nascosto
Un’opportunità unica per gli amanti della cultura e della storia: Cultura in Cantiere è il nuovo percorso culturale che fino al 28 dicembre 2025 apre tutti i fine settimana le porte di Palazzo San Felice. Sarà possibile esplorare gratuitamente, su prenotazione, questo affascinante edificio in piena trasformazione, finora inaccessibile. Momento culminante della visita è l’apertura straordinaria del Sepolcro dei Semproni, sito archeologico che viene svelato per la prima volta proprio in occasione di questa iniziativa. Per approfondire consigliamo la lettura del nostro articolo che potete leggere cliccando sul collegamento ipertestuale.
Geography of Scrips
Rosso20sette arte contemporanea presenta Geography of Scrips, a cura e con un testo di Edoardo Marcenaro. In mostra le opere di Alex Senna, Lula Goce, Iena Cruz, Laika, Marco Rèa, Vera Bugatti e tanti altri, tutti street artist che raccontano l’odierno scenario internazionale, dalla situazione finanziaria a quella geopolitica, attraverso una serie di opere su scrip e carte geografiche. Fino al 24 dicembre presso la sede di Rosso20sette arte contemporanea in Via del Sudario, a Roma.
Omaggio ai fratelli De Filippo al Teatro Prati
Arriva al Teatro Prati Ma c’è papà, grande successo firmato Peppino e Titina De Filippo. Una commedia corale nel nuovo adattamento di Fabio Gravina portato in scena dal 21 novembre 2025 all’11 gennaio 2026. Ambasciatori della napoletanità nel mondo, i De Filippo saranno meritatamente ricordati grazie all’attore e regista Fabio Gravina, profondo appassionato della cultura partenopea.
Marianna Petrucci alla Galleria Triphè
Dal 2 al 13 dicembre 2025 la Galleria Triphè di Roma ospita la doppia personale Riaffioro di Marianna Petrucci e Rebecca Picconi e Agli occhi degli altri di Beatrice Tatavitto a cura di Altamira Aps, che mette in dialogo le ricerche delle due artiste. La mostra nasce dal desiderio di indagare il rapporto tra identità, percezione e sguardo altrui, ossia quel delicato equilibrio tra ciò che mostriamo e ciò che tratteniamo.
Cartier e il mito, la mostra ai Musei Capitolini
Nel Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini di Roma si aprono le porte a Cartier e il Mito, l’esposizione di alcune delle creazioni più prestigiose della Maison Cartier, per lo più provenienti dall’heritage Cartier Collection, in un dialogo con le sculture in marmo della collezione del cardinale Alessandro Albani – nucleo originario della collezione museale di Palazzo Nuovo. La mostra sarà visitabile fino al 15 marzo 2026.
Concerti
Francesco De Gregori
Il 10 dicembre si esibirà al Palazzo dello sport di Roma il cantautore romano Francesco De Gregori, uno dei migliori musicisti della generazione dei cantautori degli anni Settanta e Ottanta.
Omaggio a John Coltrane e Joe Barbieri
La Young Art Jazz Ensemble diretta dal Maestro Mario Corvini omaggia con un concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 6 dicembre, John Coltrane, sassofonista tra i più apprezzati della storia della musica. Sempre all’Auditorium, il 17 dicembre sarà la volta di Joe Barbieri. Il compositore napoletano ha all’attivo 7 album di brani originali, l’ultimo dei quali, intitolato BIG BANG!, sarà presentato proprio durante questo concerto.
Con le radici al cielo
Fino al 13 dicembre percorre le strade di Roma Con le radici al cielo, la rassegna che intreccia suoni, voci e spiritualità per mettere in dialogo le diverse anime che abitano Tor Pignattara e Centocelle, tra i quartieri più multiculturali della città. Un programma diffuso fatto di trekking urbani alla scoperta delle molteplici forme del sacro, laboratori nelle scuole e soprattutto concerti concepiti come momenti di incontro e ascolto reciproco, in cui la musica diventa linguaggio condiviso, capace di unire storie, comunità e tradizioni.
Harry Potter e i doni della morte
Harry Potter Film Concert Series presenta Harry Potter e i Doni della Morte™ – Parte 1 in concerto. Il settimo e penultimo film sarà all’Auditorium Conciliazione di Roma sabato 6 e domenica 7 dicembre. L’Orchestra Italiana del Cinema, con una straordinaria formazione di 80 musicisti, eseguirà dal vivo l’indimenticabile colonna sonora di Alexandre Desplat in perfetto sincrono con la proiezione dell’intero film, in alta definizione su uno schermo di 12 metri e con i dialoghi in italiano.
Teatro
The Coniugi in Ho ragione lei al Teatro Golden
La divertente coppia del web The Coniugi – Alina Person e Simone Gallo – sbarca dai social direttamente al palcoscenico del Teatro Golden. Dal 4 al 14 dicembre 2025 sarà in scena con lo spettacolo Ho ragione lei, una divertente parodia della vita quotidiana di una coppia.
Raccontami Alessandro
Direttamente da Lecco, città dei promessi sposi, a Roma la compagnia StendhArt Teatro compie un viaggio andata e ritorno nel tempo, alla scoperta dell’autore di uno dei capolavori della nostra cultura: Alessandro Manzoni. In scena solo sabato 6 e domenica 7 dicembre, al Teatro On/Off, arriva Raccontami Alessandro, di e con Nicola Bizzarri e Andrea Pellizzoni, accompagnati dal violino di Francesco Romeo per ricostruire le vicende private del padre de I promessi sposi.
Sabato, domenica e lunedì
Il capolavoro eduardiano, Sabato, domenica e lunedì, torna dopo oltre vent’anni lontano dalle scene, in prima nazionale dal 25 novembre al 4 gennaio al Teatro Argentina, nel nuovo allestimento firmato da Luca De Fusco che, con abile rigore registico, si insinua nelle pieghe della drammaturgia originale per offrire un affresco vivido sulle dinamiche, i segreti e le tensioni intime di una famiglia.
PUGLIA
Al Palazzo delle Arti di Lecce, con la mostra Dalla strada alla galleria, potrete immergervi in un excursus dedicato ad una delle forme di espressione e di comunicazione visiva che va per la maggiore al giorno d’oggi. La cosiddetta street art viene indagata qui nelle sue premesse di natura ideologica, costituite da alcune grandi opere di Priest, Crash e Warhol, e nelle produzioni di grandi nomi del panorama mondiale, capaci di descrivere in maniera analitica e pungente, tramite graffiti, manifesti e copertine di album, mali e problemi dell’era attuale. Organizzata e curata da Tiziano Giurin, l’esposizione sarà aperta fino al 7 marzo 2026.
Sempre a Lecce, ai Cantieri Teatrali Koreja, è visitabile sino al 12 dicembre Ca va un peu – Così così. Nel reportage fotografico dello scrittore Nils Carstensen emergono volti e scenari inediti di paesi da lui amati ed esplorati – dalla Danimarca al Sudan e alla Palestina – nei quali ha avuto modo di meditare sui valori di dignità, uguaglianza e rispetto della natura. La mostra rappresenta dunque un’occasione per conoscere un uomo, prima ancora che artista e letterato, dotato di straordinaria sensibilità e vena poetica.
Al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, domenica 7 dicembre, con le visite guidate di Discover Arts, intitolate È sempre festa con Dioniso, scoprirete antichi e stupendi reperti legati al culto del dio greco del vino. Ad essere protagoniste di questi itinerari saranno altresì le figure di satiri, menadi e sileni, alla cui descrizione, da parte delle guide specializzate, si unirà la narrazione di miti e leggende poco noti. I due tour, per i quali è necessaria la prenotazione, avranno luogo al raggiungimento di almeno 10 adesioni. Sempre nella città bimare, al Teatro Orfeo, venerdì 12, Stefano Fresi e Cristiana Polegri proporranno un viaggio a 360 gradi nella produzione di Fabrizio De Andrè. Dell’amore, della guerra e degli ultimi documenterà il pensiero del grande cantautore genovese su alcuni grandi temi etici e culturali attraverso l’interpretazione di alcuni suoi cavalli di battaglia, coadiuvata dall’Orchestra ICO Magna Grecia. In provincia di Taranto, a Grottaglie, si terrà sabato 6 dicembre, al Castello Episcopio, l’inaugurazione della 46esima Mostra del presepe, al cui interno sono riunite le principali creazioni di maestri artigiani locali improntate al tema della Natività di Cristo e non solo. A seguire il Falanto Chorus si esibirà con un repertorio formato sia da brani di Folino, Pozzetti e Rutter che dalle tradizionali pastorali e nenie tarantine, tra cui la popolare O Concetta Immacolata di padre Serafino Marinosci.
A Foggia, al Teatro Umberto Giordano, sabato 6 e domenica 7 dicembre, Anna Valle sarà la protagonista di Scandalo. La commedia, scritta da Ivan Cotroneo, è un intreccio di sentimenti, memorie e desideri, basato sulla love story tra una scrittrice cinquantenne e un partner di gran lunga più giovane. A farle da spalla sarà Gianmarco Saurino. Giovedì 18 e venerdì 19 dicembre sarà rappresentato un intramontabile classico di Scarpetta. Il medico dei pazzi, uno dei più divertenti capolavori del drammaturgo napoletano, verrà portato in scena dal cast di Gianfelice Imparato.
A Bari, sabato 6 dicembre, al Teatro Team, Carmen Consoli farà tappa col suo tour Amuri luci. Nei pezzi di questo suo ultimo album la cantautrice lascia trasparire a pieno le sue tre profonde anime artistiche: sicula, greca e latina. Dal 6 all’8 dicembre al Teatro Di Cagno si riderà ma al contempo si rifletterà sui tipici problemi di una famiglia borghese con Gianni Ciardo e la sua commedia L’avvocato non deve sapere. L’autore ed attore barese porterà in scena, con la sua solite verve comica, tradimenti, sospetti ed insicurezze che attanagliano sia il protagonista che gli altri personaggi della vicenda narrativa, interpretati da Marilù Quercia, Vito Latorre e Maddalena De Marco. Domenica 14 dicembre, al Nuovo Teatro Abeliano, è in programma una commedia improntata su uno dei più letti dialoghi platoniani. I numeri dell’anima, piece scritta e interpretata da Flavio Albanese, fa rivivere Menone ed il suo maestro Socrate, i quali si confrontano sulle modalità con cui la virtù può essere diffusa ed insegnata, soprattutto ai giovani. Giovedì 18, al Teatro Forma, si potrà assistere a Caro Pino ti scrivo. Lo show ricorderà il grande Pino Daniele combinando l’esecuzione di taluni suoi cavalli di battaglia, da parte di un gruppo capeggiato da Debora Iannotta, ad alcune digressioni sulla sua vita lette dall’attore Ettore Bassi. In provincia, a Mola di Bari, nell’ambito della kermesse Appuntamenti a Palazzo 2025, ospitata a Palazzo Pesce, sabato 6 dicembre, si terrà The Voice on the Bass, excursus sonoro tra soul e jazz, a cura di Ines Petrucci. Venerdì 12 dicembre ci sarà Cores do Brasil, evento in salsa verdeoro tra musica e danza, in compagnia di Stefania Arcieri. Sabato 13, con Gianni Binetti e il suo show UquARTET, ascolterete suoni contemporanei tra funk, jazz e rock. Venerdì 19 è in programma un grande spettacolo-omaggio a Mina e Lucio Battisti, intitolato Canto Libero e realizzato da una formazione presieduta dalla vocalist Ida Gigante.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati in precedenza:
- Pino Musi – Polyphonia, alla Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce fino al 6 gennaio 2026;
- Stop Killing Women, a Bari, presso il Palazzo del Consiglio Regionale della Puglia, sino al 12 dicembre;
- Rara Avis – Ritratti in bronzo dalla Magna Grecia al contemporaneo, al Mar.Ta – Museo Archeologico Nazionale di Taranto sino al 6 gennaio 2026;
- A volte basta una canzone, a Taranto, nella location di Spazioporto, sino al 31 dicembre;
- Dove non siamo stati, al Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari sino al 31 dicembre.
MILANO
Alla Biblioteca Braidense potrete vivere sino all’11 gennaio 2026 un viaggio nella cultura di un grande popolo dell’Oriente. Edoarda Masi e la Cina è una mostra che consente al pubblico di addentrarsi nella conoscenza di filosofie, culti e vicende riguardanti uno dei più grandi imperi della storia: uno straordinario patrimonio, questo, riportato in alcuni volumi di proprietà della nota sinologa, che lavorò come bibliotecaria in questo polo meneghino tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Tra le opere letterarie di maggior valore spicca la traduzione di un classico come Il sogno della camera rossa, mentre ulteriori testi di epoca più recente si soffermano anche su aspetti di natura politica e sociale.
Al Museo della Permanente è esposta sino al 25 gennaio una selezione di un centinaio di scatti partecipanti alla 61esima edizione di Wildlife Photographer of the Year, concorso organizzato dal Natural History Museum di Londra, che pone come tema centrale la natura nelle sue infinite sfumature e problematiche. Nella carrellata di immagini qui proposta spicca Ghost Town Visitor. L’opera, premiata come vincitrice di questa edizione da una giuria internazionale, realizzata da Win van den Heever, ha per protagonista una iena che passeggia in una città mineraria abbandonata della Namibia. Degna di nota è la presenza di After the Destruction, foto di Andrea Dominizi aggiudicatasi la sezione Young, la quale analizza il tema del disboscamento nella zona dei Monti Lepini mediante la figura di un coleottero della razza Cerambycidae.
Sempre al Museo della Permanente, e sino al 25 gennaio 2026, potrete esplorare il linguaggio poliedrico di Jack Vettriano attraverso un’ottantina di sue opere, raccolte in una retrospettiva che si sofferma anche su aspetti biografici poco noti ai più. Scozzese di nascita ma con origini italiane – il ramo materno della sua famiglia era originario della provincia di Frosinone – l’artista si forma da autodidatta, elaborando una poetica originalissima, contraddistinta da elementi paesaggistici, onirici e cinematografici. Alquanto peculiari sono i suoi focus sull’amore, raccontato nella cornice di una spiaggia battuta dalla pioggia – è il caso di The Singing Butler, dove una coppia danza all’ascolto di Fly Me to the Moon di Frank Sinatra – oppure di una stanza d’albergo o di un locale notturno. Quello descritto da Vettriano è dunque un sentimento che non si limita alla pulsione erotica ma sembra permeato anche da note di fragilità e inquietudine.
Al Teatro alla Scala, domenica 7 dicembre, prende il via la stagione 2025-2026 con la tradizionale “prima”, rappresentata da Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk. Il capolavoro di Sostakovic, autore di cui si ricordano i 50 anni dalla morte, riproposto nella sua originaria versione criticata da Stalin, analizza a fondo la condizione femminile nella Russia di primo Novecento. Sia in questa data che nelle seguenti del 10, 13, 16 e 19 dicembre, l’Orchestra del massimo meneghino sarà diretta da Riccardo Chailly mentre la regia sarà curata da Vasily Barkhatov. Lunedì 15 dicembre il Monteverdi Choir e l’English Baroque Solists, sotto la direzione di Christophe Rousset, interpreteranno il Messiah, oratorio in tre parti di Handel. Giovedì 18 debutterà un balletto ispirato ad una delle fiabe più note di Perrault. La bella addormentata nel bosco, diretto da Kevin Rhodes, sarà rappresentato in conformità con la versione di Rudolf Nureyev. Domenica 14, al Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini, i Professori della Scala delizieranno i presenti con l’esecuzione di brani famosi di Beethoven e Brahms. Al Teatro degli Arcimboldi, sabato 6 e domenica 7 dicembre, si potrà assistere ad un grande classico di Natale, lo Schiaccianoci, interpretato dall’Accademia Ucraina di Balletto. Dal 10 al 14 e dal 16 al 19 dicembre sarà portato in scena The Book of Mormon, musical salace sul rapporto tra società contemporanea e religione, composto da Matt Stone e Trey Parker.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati in precedenza:
- Art From Inside, Man Ray – Forme di luce, Leonora Carrington e Appiani – Il Neoclassicismo a Milano, al Palazzo Reale sino al 6 gennaio – la prima – e all’11 gennaio 2026 – le restanti tre;
- Giorgio Armani Privè 2005-2025, presso Armani Silos sino al 31 dicembre;
- Pellizza Da Volpedo (1868-1907), alla Galleria d’Arte Moderna sino al 25 gennaio 2026;
- Escher e l’arte islamica, al Mudec – Museo delle Culture sino all’8 febbraio 2026;
- Illuminate riflessioni, al Museo Badacchi Valsecchi sino al 4 gennaio 2026;
- I tre grandi di Spagna – Tre visioni, una eredità e Artificial Beauty, entrambe alla Fabbrica del Vapore sino al 25 gennaio 2026;
- Bice Lazzari – I linguaggi del suo tempo e Nobu at Elba – Redux, entrambe al Palazzo Citterio sino al 7 gennaio e al 18 gennaio 2026;
- Harry Potter – The Exhibition, nella location di The Mall in Porta Nuova sino al 6 giugno 2026.
TORINO
Al CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia è visitabile sino al 1 febbraio 2026 Abitare l’immagine. La personale di Cristian Chironi presenta lavori fotografici e audiovisivi caratterizzati dai temi dell’autoritratto e della dicotomia finzione-realtà. In essi vengono rappresentati contesti legati al vivere quotidiano, le cui metafore possono essere identificate in un modello di autovettura 127 Camaleonte o persino nei giocatori di una comune squadra di calcio. Da tale itinerario si può dedurre l’incredibile capacità dell’autore sardo di combinare arte visiva e performance, ricerca introspettiva e analisi socioculturale.
Al MEF – Museo Ettore Fico segnaliamo sino al 21 dicembre l’apertura di due mostre riguardanti due interessanti voci artistiche tra Novecento e nuovo secolo. Rosanna Rossi – L’opera pittorica è un viaggio nella carriera dell’artista sarda, la cui estetica si è rivelata essere sempre al passo con i tempi. Dopo gli esordi di natura espressionista, vissuti anche nell’ambito del movimento Studio 58, l’autrice ha mostrato grande interesse verso l’astrattismo e il neo-informalismo. Ciononostante il suo linguaggio non ha mai perso di vista l’oggettività del mondo reale, applicando, da un lato, tecniche pittoriche tradizionali e scegliendo, dall’altro, materiali semplici di utilizzo quotidiano. A colpire, di Rosanna Rossi, è dunque la sua costante ricerca di un posto nel panorama dell’arte italiana contemporanea attraverso una poetica mai spenta ma anzi sempre viva e aperta verso nuove prospettive.
La seconda delle due mostre del MEF, Emanuele Becheri – Sculture, offre un excursus riguardante l’eclettismo dell’artista toscano, il quale per i suoi soggetti attinge molto spesso al repertorio figurativo classico. Le sue opere plastiche in terracotta, in cui l’autore stesso si autoritrae di frequente, presentano una tipica accezione archeologica per via di pigmenti terrosi spalmati volutamente sulla loro superficie. Non mancano, tuttavia, riproduzioni sformate di animali – perlopiù cavalli – così come figure umane accoppiate nelle quali sembrano riecheggiare soprattutto accenti stilistici di gusto baroccheggiante. Il leitmotiv evincibile in questo itinerario è, pertanto, quello di un’arte che dall’antichità si evolve nella contemporaneità, oscillando tra identità e materia, tra costruzione e distruzione, tra vita e morte.
A ravvivare le più importanti piazze e strade nonché alcuni poli culturali torinesi è la 28esima edizione di Luci d’Artista. La kermesse, che sta diventando in questi ultimi anni un vero e proprio laboratorio creativo per talenti affermati ed emergenti, offrirà a cittadini e turisti, sino all’11 gennaio 2026, la visione di quattro nuove installazioni. Ad illuminare i Giardini Reali è Tracey Emin con i suoi neon artistici capaci di parlare di speranze, paure e gioie alle coscienze, riuniti nell’opera Sex and Solitude. In piazza San Carlo si potrà riflettere sull’inevitabile scorrere del tempo grazie a Bouncing the Ball, installazione di Riccardo Previdi. Se nel Museo Regionale di Scienze Naturali Gintaras Didziapetris invita a riscoprire la bellezza del creato tramite due forme astratte richiamanti organismi unicellulari oceanici, il Soundwalk Collective rivolge un omaggio al poeta Arthur Rimbaud e all’Etiopia con l’esposizione all’OGR dell’opera visivo-sonora Mummer Love. In ultima analisi, ad arricchire il programma di Luci d’Artista è la possibilità di partecipare ad itinerari notturni di trekking urbano, accompagnati da guide specializzate ed immersi in un paesaggio elegantemente antropizzato dalle luminarie artistiche. Per maggiori dettagli vi invitiamo a consultare i canali informativi della rassegna.
Al Teatro Carignano saranno proposte nuove repliche de Il gabbiano, testo di Anton Cechov interpretato da Giuliana De Sio e Filippo Dini – quest’ultimo ne cura anche la regia – che esplora i meandri ed i segreti della società borghese, nelle date del 6 e 7 e dal 9 al 14 dicembre. Il Riccardo III, capolavoro drammaturgico di Shakespeare, torna in scena, dal 16 al 19 dicembre, con l’interpretazione e l’adattamento di Antonio Latella e Federico Bellini. Grandi e piccini potranno assistere nelle giornate del 6, 7 e 13 dicembre ad una rivisitazione di Pinocchio, celebre fiaba di Collodi, a cura di Christian Di Filippo. A salire sul palco saranno gli attori Paolo Carenzo, Hana Daneri e Marcella Spinetta. Al Teatro Gobetti, sarà riproposto il classico pirandelliano L’uomo, la bestia e la virtù nel fine settimana del 6 e 7 dicembre. Tra i protagonisti del cast, coordinato dal regista Roberto Valerio, gli attori Vanessa Gravina e Max Malatesta. Dal 9 al 14 dicembre sarà possibile assistere a Misurare il salto delle rane. La commedia, scritta e interpretata da Carrozzeria Orfeo, descrive la comune vita di un paesino marinaro, fatta di tradizioni e leggende ma anche di lutti e segreti. Dal 16 al 19 dicembre il pianista del transatlantico Virginian, protagonista del monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco, rivivrà grazie alle performance degli attori di PoEM Impresa Sociale.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati precedentemente:
- Vedova Tintoretto – In dialogo e Bianco al femminile, a Palazzo Madama rispettivamente sino al 12 gennaio e al 2 febbraio 2026;
- Bruno Barbey – Gli italiani, a Palazzo Barolo sino all’11 gennaio 2026;
- Il divino Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte, alla Galleria Sabauda sino al 18 gennaio 2026;
- The Soul Trembles, al MAO – Museo d’Arte Orientale sino al 28 giugno 2026;
- Lee Miller – Opere 1930-1950, al CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia sino al 1 febbraio 2026;
- World Press Photo Exhibition, all’Accademia Albertina delle Belle Arti sino all’8 dicembre;
- Pazza Idea – Oltre il ’68 – Icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni, al Museo Nazionale del Cinema sino al 9 marzo 2026;
- Da Fontana a Crippa a Tancredi – La formidabile avventura del movimento spazialista, alla Fondazione Accorsi Ometto sino al 15 febbraio 2026;
- Fernand Leger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring, alla Reggia di Venaria sino al 1 febbraio 2026;
- Io e gli altri, al Castello di Miradolo sino all’8 dicembre;
- Orazio Gentileschi – Un pittore in viaggio, ai Musei Reali sino al 3 maggio 2026;
- Alice Neel – I Am the Century, alla Pinacoteca Agnelli sino al 6 aprile 2026;
- Jeff Wall – Photographs, alle Gallerie d’Italia sino al 1 febbraio 2026.
VENEZIA
A Plus A Gallery accoglie nelle sue sale sino all’8 febbraio 2026 Neither Artificial Nor Interlligent, personale di Ahmet Ogut. Nei dieci dipinti proposti dall’autore turco sono rappresentati i volti di artisti realmente esistenti oppure creati grazie ai meccanismi dell’intelligenza artificiale e a metodologie sempre più innovative. Con questo allestimento Ogut rivolge un invito a considerare esiti ed effetti, non sempre positivi, di un progresso tecnologico che si sviluppa talvolta su basi e premesse fallaci. In alcuni punti del percorso vengono, infine, proposti specifici riferimenti ai contenuti del volume di Kate Crawford Atlas of AI, che hanno fortemente influenzato la produzione dell’artista.
Alla Galleria Cà Pesaro è visitabile sino al 1 marzo 2026 una retrospettiva dedicata ad uno dei più brillanti artisti italiani del secondo dopoguerra, del quale ricorre il centenario della nascita. Gastone Novelli (1925-1968) è un’antologica che raccoglie i lavori più significativi di un interprete di notevole sensibilità, che ha saputo spaziare abilmente dal concretismo al gestualismo, dalle esperienze segniche ad un linguaggio eclettico, combinando pennello, parola ed azione. A corredare il nutrito corpus di opere – alcune delle quali provenienti dall’archivio a lui intitolato nonché da prestigiosi musei – vi è un cospicuo repertorio documentario che illustra i suoi interessi extra-artistici e le sue grandi ed influenti amicizie.
Il Museo del ‘900 celebra l’ottantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale con la mostra Pertini – L’arte della democrazia. In esposizione sculture, dipinti e manufatti di pregio appartenuti alla collezione privata di uno dei più noti e amati presidenti della Repubblica Italiana. Grande mecenate nonché convinto sostenitore delle straordinarie potenzialità comunicative e liberatorie dell’arte, Pertini viene qui descritto non solo nella già ben conosciuta sfera pubblica ma anche e soprattutto nel suo privato. Molti dei filmati e dei materiali documentari esposti, oltre che dalla casa-museo di Stella (in provincia di Savona) a lui dedicata, provengono da prestigiose istituzioni come il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e la Fondazione Filippo Turati di Firenze.
Al Teatro La Fenice, sabato 13 e domenica 14 dicembre l’Orchestra del massimo veneziano, diretta da Kazuki Yamada e accompagnata dal violoncello di Ettore Pagano, vi condurrà in un viaggio nelle più emozionanti melodie di Takemitsu, Saint-Saens e Rachmaninov. Al Teatro Malibran, sabato 6 e domenica 7 dicembre, il Balletto di Roma riproporrà in danza, sulle musiche di Prokof’ev, un capolavoro shakespeariano eterno come il Romeo e Giulietta. Strutturato in due atti, il saggio sarà coordinato sul piano coreografico e scenografico da Fabrizio Monteverde. Domenica 14 spazio ad un evento dedicato alla locale secolare tradizione musicale. Venezia canta. Voci dalla laguna è uno spettacolo che vedrà alternarsi sul palco del Malibran nomi famosi come Povia, Viola Valentino e il duo Justo e Sole, in un percorso caratterizzato da incursioni nella storia e nel dialetto della Serenissima. Nella Basilica di San Marco, doppio appuntamento, mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre, con il tradizionale Concerto di Natale. In entrambe le serate la Cappella Marciana interpreterà il Vespro di Natale Monferrato, opera del 1675 ambientata proprio in questo simbolico edificio di culto cittadino.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già citati in precedenza:
- Fondo Vendramin, alla Casa di Carlo Goldoni sino al 25 gennaio 2026;
- Robert Mappletorpe – Le forme del classico, alle Stanze della Fotografia sino al 6 gennaio 2026;
- Venezia e le epidemie, alla Biblioteca del Longhena sino al 19 dicembre;
- Vero Canova, al Museo del Vetro sino al 18 gennaio 2026;
- La strana vita delle cose, alla Collezione Pinault sino al 4 gennaio 2026;
- Stupore, Realtà, Enigma, alle Gallerie dell’Accademia sino al 18 febbraio 2026;
- La democrazia attraverso il diritto – Dalla Serenissima Repubblica alla Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa, al Palazzo Ducale sino al 6 gennaio 2026;
- Gusto neoclassico – L’album Cicognara, al Cà Rezzonico – Museo del Settecento veneziano sino al 12 gennaio 2026;
- Antonio Beato – Ritorno a Venezia, al Museo Fortuny sino al 12 gennaio 2026;
- Levitas, al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro sino all’11 gennaio 2026;
- Caratteri – Calligrafia e tipografia e Nocturnes, entrambe al Museo Correr sino all’11 gennaio e al 28 febbraio 2026;
- Munch – La rivoluzione espressionista, al Centro Culturale Candiani di Mestre sino al 1 marzo 2026.
FIRENZE
Prenderà il via martedì 16 dicembre, presso la Galleria degli Uffizi, la mostra Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee. Si tratta di un percorso, fruibile sino al 12 aprile 2026, che intende ridare visibilità ad una tradizione artistica ed artigianale di remote origini, riemersa e rivalutata, dopo un letargo di alcuni secoli, nella Firenze dominata, tra Quattrocento e Seicento, dalla nota dinastia toscana. Oltre ad approfondire la produzione ceroplastica di Gaetano Giulio Zumbo, uno dei massimi esponenti in questo ambito in epoca barocca, l’allestimento propone suggestivi confronti con opere realizzate in altri materiali, come ad esempio la maschera funeraria di gesso di Lorenzo il Magnifico. Di grande interesse è la ricostruzione della parabola storica riguardante tale forma d’arte – condotta attraverso uno specifico materiale documentario – la quale è sopravvissuta dal passato romano sino alla modernità grazie anche alla fede cristiana.
Il binomio uomo-natura è il leitmotiv caratterizzante Il tempo fluido, personale di Che Jianquan esposta nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio sino al 17 dicembre. Fondate su premesse ideologiche legate ai linguaggi ed alle filosofie dell’Oriente, le installazioni audiovisive dell’artista cinese, ambientate in contesti paesaggistici di grande impatto, documentano armonie e frizioni tra progresso tecnologico, dimensione del sacro e poesia. L’intero percorso mira così a stabilire legami inediti ed autentici fra mondi e tradizioni solo all’apparenza distanti – la Cina, da una parte, e la Firenze del Rinascimento, dall’altra – ma che condividono in realtà gusti, stilemi e ideali.
A Palazzo Grifoni Budini Gattai è fruibile sino al 31 gennaio 2026 un itinerario in cui si intrecciano armoniosamente storia cittadina e fotografia. The City As Archive combina al suo interno alcune immagini d’epoca estrapolate dalla Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz, che documentano eventi come le alluvioni dell’Arno, e gli scatti eseguiti da Armin Linke tra il 2018 e il 2024 in alcuni importanti luoghi della cultura fiorentini. Proprio attraverso l’obiettivo dell’artista tedesco sarà possibile scoprire gli angoli più nascosti dell’Opificio delle Pietre Dure, del Museo Archeologico, di Villa La Quiete e di altri contesti profondamente legati al glorioso passato di questa città.
Al Teatro Verdi, nelle serate del 6,7, 8 e 19 dicembre Giorgio Panariello tornerà a farvi divertire con la sua singolare visione del futuro nell’ambito dello show E se domani… Domenica 14 è in programma il concerto del Dream Gospel Choir from Harlem, che vi farà addentrare a pieno nelle tipiche atmosfere musicali natalizie degli States.
Di seguito il riepilogo degli altri appuntamenti già menzionati precedentemente:
- Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo, alla Collezione Roberto Casamonti sino al 31 dicembre;
- Beato Angelico, alla Fondazione Palazzo Strozzi ed al Museo di San Marco sino al 26 gennaio 2026;
- Toulouse Lautrec – Un viaggio nella Parigi della Belle Epoque, al Museo degli Innocenti sino al 22 febbraio 2026;
- Ironia ribelle, a Palazzo Medici Riccardi sino al 6 gennaio 2026;
- Centoventi – Villa Romana 1905-2025, al Museo Novecento sino all’8 marzo 2026;
- The Message, a Palazzo Strozzi sino al 25 gennaio 2026;
- Thomas Patch a Firenze – La memoria del Medioevo e del Rinascimento, al Museo Stefano Bardini sino al 15 dicembre.
