Sala di Ercole – Villa d’Este, Tivoli– Foto: Giorgio Manusakis

In questa sala sono celebrate le imprese di Ercole, l’eroe di Tivoli, nonché leggendario progenitore degli Este.

Le decorazioni pittoriche, eseguite nel 1565-66 da sei aiutanti di Girolamo Muziano (1532-1592) sono le prime eseguite nel Palazzo insieme a quelle del Salone adiacente.

Alle pareti una elegante partizione di paraste corinzie inquadra i vani, reali o illusionistici, di porte e finestre; al centro delle pareti sono incorniciate scene di paesaggio, ideate dal Muziano, con rovine e architetture rustiche.

Nella parte inferiore della volta sono raffigurate le Dodici fatiche d’Ercole: tratte dalla Genealogia deorum di Giovanni Boccaccio, rappresentano le celebri prove che Ercole dovette superare per essere accolto tra gli Dei.

In ogni parete appare una “fatica” in un riquadro ovale ambientata in un paesaggio e altre due “fatiche” ai lati sullo sfondo di grottesche.

Ai quattro angoli sono gli stemmi in stucco del cardinale Ippolito sostenuti da una coppia di putti alati e sormontati da quattro cornici mistilinee con le Virtù Cardinali.

L’affresco al centro della volta rappresenta l’epilogo del mito, l’Apoteosi di Ercole: l’eroe, che viene accolto nel consesso delle dodici divinità maggiori dell’Olimpo grazie alle sue “fatiche”, è raffigurato di spalle, con la pelle del Leone Nemeo sulla schiena e le braccia poggiate sulla clava.

Il riferimento ad Ercole, conquistatore dei pomi d’oro delle Esperidi, costituisce un elemento forte e costante nell’iconografia decorativa della villa e del giardino. (fonte: didascalia museo)

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