Anton van Dyck, Cristo crocefisso – 1621-1625 ca. – Olio su tela – Collezione Borbone (da Napoli, Collezione Diego Sartorio) – Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli – Foto: Giorgio Manusakis
L’artista fiammingo, presente a Palermo dalla primavera del 1624 al settembre 1625, diffonde tra gli artisti locali, soprattutto Pietro Novelli, il gusto per una pittura più chiara, preziosa e dagli effetti brillanti. Nella Crocifissione, tema da lui più volte riproposto, l’artista rappresenta Cristo nel momento di spirare mentre rivolge al Padre per tre volte l’invocazione: “Dio mio, perché mi hai abbandonato” (Marco 15, 33-34) – (fonte: didascalia museo)