Calco della Base di Tiberio – Gesso – Originale in marmo da Pozzuoli (1693) – 30-31 d.C. – Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Bacoli (NA) – Foto: Giorgio Manusakis

Ti(berius) Caesari, Divi/ Augusti f(ilio), Divi/ Iuli n(epoti),/Augusto,/ pontif (ici) maximo, co(n)s(uli) III,/ imp(eratori) VIII, trib(unicia) potestat(e) XXXII/ Augustales./ Res publica restituit

Il calco ivi esposto vuole ricordare la celebre base rinvenuta a Pozzuoli nel 1693 in proprietà privata e ora al Museo nazionale di Napoli; la base faceva parte di un monumento onorario dedicato all’imperatore Tiberio dagli Augustales di Puteoli e doveva essere completata dalla statua stante dell’imperatore. Come chiarisce l’iscrizione dedicatoria, essa è collocabile tra il 30 e il 31 d.C., anno in cui Tiberio ebbe il consolato per la quarta volta, fu acclamato imperatore per l’ottava volta e fu insignito della trentaduesima potestà tribunizia. Le quattordici figure che campeggiano sui lati della base rappresentano le personificazioni di altrettante città dell’Asia minore i cui nomi furono incisi sotto ciascuna di esse a ricordo dell’atto di munificenza di Tiberio, che in seguito ad un catastrofico terremoto, avvenuto tra il 17 e il 29 d.C., elargì donativi per la ricostruzione. Dalle fonti è noto che dodici città dell’Asia minore, in seguito a tale catastrofe naturale, dedicarono all’imperatore a Roma di fronte al tempio di Venus Genitrix proprio un monumento del tutto simile a questo. Gli Augustales di Puteoli vollero evidentemente replicare il monumento onorario, aggiungendovi inoltre le cittàdi Cibira e Efeso, colpite da un altro terremoto tra il 23 e il 29 d.C. (fonte: didascalia museo)

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