Titolo foto: Bill & Kira – Autore: jeanbaptisteparis – Licenza: CC BY-NC-ND 2.0 by Flickr

Pochi giorni fa è scomparso il grande maestro di questa nuova arte. Ne tracciamo un breve profilo.

Bill Viola, grande maestro italo americano della video art e dell’arte installativa, si è spento il 12 luglio, nella sua casa di Long Beach in California, tra le incertezze di una realtà stravolta dalla malattia di Alzheimer.

Grazie alle intense e numerose ricerche e alle sperimentazioni incessanti, Bill Viola trasforma il linguaggio dell’arte contemporanea, basata sul segno e sul gesto, introducendo l’immagine intesa come complesso nucleo in cui diversi fattori si possono congiungere, sperimentando un nuovo genere artistico. Il linguaggio della video art, grazie a questo artista, viene a strutturarsi e consolidarsi come una vera e propria corrente artistica originale, con delle sue connotazioni e cifre stilistiche precise. Infatti, Viola aveva ben compreso che la società contemporanea consegnava assoluta importanza all’immagine, basandosi sempre su di essa: il mezzo di comunicazione in assoluto più usato e sfruttato. L’artista abilmente inizia a intuire quanto fosse importante studiarla per apportare anche un cambiamento avanguardistico nell’universo artistico partendo proprio dall’uso del linguaggio. In realtà i suoi video sono vere e proprie esplorazioni linguistiche: infatti, le immagini prendono il posto delle frasi, veicolano, quindi, concetti di disagio esistenziale, le ansie e le nevrosi del mondo contemporaneo, il dolore, la malattia, le solitudini. Attraverso un atto perenne e comunicativo, l’immagine si installa al centro del processo artistico; Viola lavora molto sia sul contenuto estetico che emotivo del suo mezzo. Così scrive di lui Laura Cumming: “Il Rembrandt dell’era video.” Le sue installazioni accompagnate dalla musica elettronica hanno fatto il giro dei più grandi musei del mondo e il confrontarsi con i maestri del passato è stata sempre una prerogativa stilistica della sua arte spettacolare. Video intensi per le immagini dirompenti, le quali si rendono vive, sembrano vagare animate tra bagliori di luci e violenti contrasti di ombre, supportate da ritmi fonici che accompagnano insieme le sequenze in un susseguirsi veloce delle performance che prendono forma sia all’interno che all’esterno delle telecamere, il tutto con un grande potere di rappresentazione scenica. Infatti, molte volte le persone che agiscono sono scelte da Viola proprio tra artisti, visto che il concetto delle sue performance affonda i suoi princìpi attraverso un carattere fortemente teatralizzato, pertanto ne diventa anche regista. D’altra parte proprio questa contaminazione con il teatro rende la video art di Viola particolarmente interessante e ricca di spunti artistici estetici, linguistici, non soltanto tecnologici.

Titolo foto: Bill Viola – Autore: Rob Corder – Licenza: CC BY-NC-ND 2.0 by Flickr

Infatti, le rappresentazioni di Viola hanno un forte potere attrattivo, per cui il fruitore si ferma, si blocca ad osservare, in una sorta di immobilismo, risucchiato per pochi minuti, per entrare egli stesso nel video e farne parte, con tutto il bagaglio di quelle emozioni che scaturiscono come da una cascata in esplosione e fragore, tra getti continui generati dagli impatti visivi, per far sì che venga condotto, quasi per magia, verso lo sviluppo e il finale dell’opera. Un’altra caratteristica delle opere di Viola è la lentezza del tempo: questo elemento, fondamentale nelle sue opere, che regola il flusso delle immagini, le ferma per alcuni secondi, le fa ripartire dopo, creando un respiro visivo di grande qualità estetica. Bill Viola nasce nel 1951 a New York; laureatosi in Experimental studies, lavora come tecnico video all’Everson Museum, diventando un collaboratore delle prime mostre dedicate al video e ai suoi pionieri. I suoi esordi sono negli anni ‘70 e inseguono ricerche e sperimentazioni sulle reali possibilità del mezzo elettronico, giocando sui montaggi di immagini che rincorrono il mondo reale. Successivamente viene in Italia, attratto dai maestri e dalle opere del Rinascimento toscano, mentre nel 1975 espone alla Biennale dei Giovani a Parigi e a Melbourne, dove incontra Kira Petrov, che divenne, in seguito, compagna di vita, curatrice delle sue mostre e direttrice del Bill Viola Studio di Los Angeles, in California. Dopo gli anni ‘80, le opere di Viola cambiano orientamento artistico; sono interamente pervase da un forte senso mistico che le distingue. Infatti, in questo periodo l’artista utilizzerà la pellicola in bianco e nero e supporterà le icone con un misticismo di gusto prettamente orientale, su cui fonderà la sua più importante esposizione personale al MoMa di New York. L’artista si serve di immagini archetipe, i cui risvolti sono recuperabili nel mondo psicoanalitico, attraversate interamente da queste specifiche tematiche: nascita, crescita e morte, ma anche, e soprattutto, la fede. Questo è inoltre il momento in cui il video artista utilizza più schermi e più canali per una visione moltiplicata nello spazio, riscontrando una interessante visione simultanea che scaturisce dall’applicazione dell’estensione visiva dilatata al massimo. In questo periodo, Viola riscopre anche l’iconografia sacra medioevale e della cultura del Rinascimento deducendo, da questo confronto dialettico, una riflessione esistenziale: che tutto è regolato da leggi superiori e non umane le quali governano la vita di tutti gli esseri viventi. Il lavoro di questi anni è, infatti, interamente concentrato sugli aspetti universali della vita.

Paola Germana Martusciello

Specifiche foto:
Titolo: Bill & Kira
Autore: jeanbaptisteparis
Licenza: CC BY-NC-ND 2.0 by Flickr
Link: https://www.flickr.com/photos/jeanbaptisteparis/3342781648/
Foto modificata

Specifiche foto:
Titolo: Bill Viola
Autore: Rob Corder
Licenza: CC BY-NC-ND 2.0 by Flickr
Link: https://www.flickr.com/photos/rocor/29962603112
Foto modificata

Di admin

25 pensiero su “Video art: in principio fu Bill Viola”
  1. Come sempre hai usato un linguaggio semplice ma profondo per descrivere e far capire a tutti la splendida opera di quest’artista. Brava, brava, brava.

    1. Grazie a Paola Martusciello per l’articolo come sempre interessante e coinvolgente su un artista che rispecchia il mondo moderno dove il “vedere” è sempre più importante e dove la fruizione di ogni cosa deve essere sempre veloce se non immediata. La riflessione mi porta subito nel mondo dove io sono vissuto nel quale l’ascolto era molto più importante e richiedeva pazienza e tempo.

      1. Interessante articolo, di Paola Martusciello, su Bill Viola, uno dei massimi artisti della Video Art, recentemente scomparso in cui la critica d’arte ci fa ripercorrere, con estrema chiarezza, il percorso geniale dell’attività di questo artista statunitense.

      2. Al di là della commemorazione, l’approfondimento tecnico e contenutistico della prof.ssa Paola Germana Martusciello è di prim’ordine.

  2. Come sempre interessante il tributo che questa volta Paola Martusciello rende a Bill Viola con un articolo in cui mette in rilievo i tratti della personalità artistica del primo e più importante esponente della video arte
    Un incentivo ad informarsi e saperne di più

  3. Articolo di Paola Martusciello come sempre interessante che ci presenta il percorso compiuto negli anni da Bill Viola innovatore nel mondo dell’arte e importante esponente della Video Art che ha saputo fondere l’arte classica con le sonorità dell’elettronica per arrivare dopo gli anni Ottanta a riprodurre opere iconiche pervase da senso mistico prettamente orientale riscoprendo alla fine anche l’iconografia medievale e rinascimentale. Si legge piacevolmente suscitando il desiderio di approfondire l’argomento.

  4. Grazie per la preziosa testimonianza su Bill Viola scomparso prematuramente pochi giorni fa.
    La sua opera che ha come protagonista l’immagine – diretta, coinvolgente, fruibile anche dai meno esperti, nelle opere più mature si arricchisce di riflessioni mistiche ed esistenziali come ci illustra la professoressa Martusciello. Segno del bisogno del moderno e dell’antico, del mondo esteriore e della forza di quello interiore.

  5. La video art è arte/teatro: mimica, suono, scena.
    L’immagine è immediata e lascia sempre un’emozione.
    Il tuo articolo traccia un profilo molto interessante dell’artista.
    Complimenti!

  6. Eccolo, eravamo un po’ in crisi d’astinenza dei minisaggicapolavori della brava ed eclettica Professoressa Paola Germana Martusciello.
    Anche questa volta, con un linguaggio forbito e ricco ma, allo stesso tempo, scorrevole, semplice ed intrigante, ci ha condotto per mano nel profondo universo di un artista contemporaneo, senza tralasciarne le basilari e necessarie informazioni per ben inquadrarlo nella sua mutevole ed evolutiva espressione artistica (come anche ai riferimenti al Medioevo ed al Rinascimento), e che, inevitabilmente, ci riconduce
    (ma Viola o Martusciello?)
    sulla imprescindibile
    Via dell’Universalità che,
    solo con le sue Regole Superiori,
    ci governa, così come tutte le cose.
    Tre volte brava!!!

  7. Non conoscevo l’artista, ma grazie all’articolo di Paola Martusciello ho rivissuto i momenti del suo percorso. Grazie

  8. Sintetica ma esaustiva ed efficace descrizione di un artista che può anche non piacere ma che rimane uno dei più importanti esponenti della video-arte.
    Brava l’autrice dell’ articolo.

  9. L’ articolo di Paola Martusciello riesce, come sempre, ad attirare ed accompagnare il lettore all’approfondimento del tema, in questo caso del lavoro di Bill Viola nel momento comemorativo. Mi ha colpito molto la conclusione dell’articolo che suggerisce un momento profondo di riflessione e per questo le sono grato.

  10. Non conosco l’artista Viola, ma l’autrice dell’articolo mi ha fatto venire voglia di approfondire la sua arte. Grazie

  11. Artista a me sconosciuto .. ma grazie all autrice è un piacere leggere per conoscere .. bell articolo !

  12. L’ articolo di Paola Martusciello riesce, come sempre, ad attirare ed accompagnare il lettore all’approfondimento del tema, in questo caso del lavoro di Bill Viola nel momento commemorativo. Mi ha colpito molto la conclusione dell’articolo che suggerisce un momento profondo di riflessione e per questo le sono grato.

  13. Un interessare tributo che ci consente di ripercorrere la vita di un grande artista dell’ arte contemporanea.
    Attraverso le parole si rivive come in un viaggio nel tempo l’ evoluzione dell’ideologia artistica del maestro Viola le cui opere resteranno eterne nella memoria di chi ne ha sempre apprezzato il valore.

  14. La video art è un’interpretazione artistica molto interessante ma spesso il messaggio non sempre arriva a tutti, mentre il tuo articolo riesce con semplicità a tracciare un chiaro profilo dello strepitoso lavoro di Bill Viola.

  15. Un bell’articolo su uno dei più importanti artisti degli ultimi decenni .zBil Viola è stato un autentico innovatore e sperimentatore dei nuovi linguaggi e dei nuovi strumenti della comunicazione visiva , coniugando rigore ed espressività, senza nulla concedere a facili trovate o a corrivi espedienti per catturare la suggestione di masse senza indurle anche a una riflessione intima e profonda sui significati ultimi dell esistenza: della vita e della morte , del dolore e della gloria, del corpo ( dei corpi) e della sua inesorabile distruzione nell epoca della perdita della consistenza del Reale e della costruzione artificiale di una memoria indotta e omologate attraverso i mezzi della produzione del Virtuale. E perciò Viola ricorre e ritorna alle immagini più potenti della iconografia fondamentale della Storia dell ARTE occidentale: appunto per riproporre,,rivisitandoli in fedeli e al tempo stesso nuove messe in scena, capisaldi della espressione artistica tra classicità , medioevo, rinascimento ,manierismo. La sua scomparsa è una perdita vera per l Arte autentica nell’ epoca del dominio della falsificazione diffusa della Realtà più vera
    dell ‘Umano.
    Brava, Paola Martusciello.

  16. Come sempre gli articoli di Paola Martusciello sono precisi e rigorosi
    La passione per la disciplina e soprattutto gli analitici approfondimenti la distinguono da tanti altri.
    Complimenti Paola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *