Una delle sale della mostra – Foto: Luciana Pennino

A Roma un incontro tra l’alta moda di Valentino Garavani e l’arte.

Un nuovo polo culturale per una mostra inedita

Trinità dei Monti è uno dei luoghi più celebri e suggestivi di Roma. Ci passo davanti per raggiungere, a pochi passi da lì, Piazza Mignanelli dove si trova PM23, nuovo polo culturale della Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti. Lo spazio, al civico 23, è stato appena inaugurato con la mostra Orizzonti | Rosso. E in quale altro modo iniziare se non con l’omaggio al colore simbolo per eccellenza di Valentino: il rosso!

Agostino Bonalumi – Rosso (1967) – Foto: Luciana Pennino

L’esposizione, aperta fino al 31 agosto 2025, non ci racconta semplicemente un colore, ma una esperienza viva e pulsante che permea arte e moda. Il cuore del progetto, infatti, è creare un dialogo tra le 30 opere d’arte moderna e contemporanea di grandi artisti come Lucio Fontana, Mark Rothko, Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Picasso, e 50 creazioni rosse, inconfondibili e affascinanti, firmate dalla maison Valentino.

Arman – La grande rampante (1999 ) – Francesco Vezzoli – Yantra (Autoritratto con lacrime rosse) (2024) – Louise Bourgeois – 10 am Is When You Come to Me (2006) – Foto: Luciana Pennino

Il ‘Rosso Valentino’ tra arte, emozioni e tematiche attuali

Il rosso assurge a simbolo, si fa emozione, incarna un’identità. È il fil rouge che unisce mondi distanti solo apparentemente. Valentino è uno dei pochi couturier ad aver costruito un vero e proprio universo stilistico attorno a un colore: ogni suo decennio ha il suo abito rosso, diventato emblema di raffinatezza, forza e femminilità. Attraversando le sale della mostra, che creano un continuo ‘effetto wow!’, mi trovo immersa in un’evoluzione del rosso: da linguaggio pittorico a elemento identitario, fino a incarnazione del desiderio e della trasformazione. Le opere esposte all’inizio del percorso ne esplorano la potenza archetipica: lo squarcio tagliente di Fontana, le bruciature materiche di Burri, le macchie fluide di Frankenthaler. Affiancati a esse, si stagliano gli abiti di Valentino che ci dicono come anche nella moda il rosso possa esprimere un’estetica destinata a durare.

Lucio Fontana – Concetto spaziale – Attesa (1964) – Foto: Luciana Pennino

E poi ‘incontro’ Francis Bacon e Marlene Dumas, che attraverso il corpo e il colore scavano nelle emozioni più profonde, e vicino svettano altre silhouette di Valentino, che con linee pulite e tagli arditi esaltano la vulnerabilità e la forza del femminile. Procedo conquistata da tanta bellezza e arrivo a Warhol e Basquiat, che propongono due visioni opposte e complementari: immerse nel rosso, le loro opere parlano di consumismo, razza, violenza, intimità, e i vestiti di Valentino accostati sono capi che colpiscono per l’essenzialità formale, che esalta l’emotività del tessuto.

Simon Hantaï – Laissée, (1981-1984) – Foto: Luciana Pennino

Un colore da sogno e con un fascino ‘senza tempo’

Le sale finali, poi, sono un trionfo, e mi sembra di entrare in un sogno. Le creazioni di Valentino si moltiplicano in 25 abiti, tutti fantastici! Non saprei quale scegliere, se mai potessi! Dalle linee ottocentesche alle forme nude e moderne, fino a modelli proiettati al futuro, privi di ornamenti ma raffinati; a far da sfondo perfetto c’è un’installazione site-specific del franco-canadese Thomas Paquet, che fonde pittura e fotografia diventando il simbolo visivo del concetto di orizzonte in trasformazione. È incredibile, ma davvero tutti i miei sensi hanno assorbito il rosso di cui sono circondata, rimandandomene il potere evocativo. Usato in maniera unica, sapiente e sublime da Valentino, che ha creato una moda ‘senza tempo’, capitolo fondamentale nella storia contemporanea dell’haute couture, il rosso – ho capito oggi – è molto più che un colore!

Thomas Paquet – Grand Horizon Panoramique 2 (2025) – Foto: Luciana Pennino

Di Luciana Pennino

Sono giornalista pubblicista e autrice di “Primule fuori stagioni” (Iuppiter Edizioni) e “Amo le mie manie” (Homo Scrivens). Vivo la scrittura come sfida e come diletto. Libri, cinema, teatro, viaggi, mare e cioccolata fondente: mai senza!

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