99 divertenti pillole di ironia, saggezza e intelligenza
Si potrebbe dire, visto che siamo in estate, che Amo le mie manie, sia il libro perfetto da leggere sotto l’ombrellone nelle pause tra un tuffo e una frittata di maccheroni, dato che le 99 ‘pillole’ (perché 100 non c’è…ancora!) di cui è composto sono brevi e indipendenti. Si potrebbe pensare che sia così anche perché sono divertenti, ironiche, leggere: si va dall’elogio della lavatrice alla smania di magie, passando dalla ‘pillola’ composta di sole frasi fatte a quella del primo appuntamento, tutte ‘condite’ di aforisma finale che, spesso, si rivela la chiave per comprendere fino in fondo la microstoria o, altrettanto spesso, ne è la ciliegina sulla torta. E allora anche il lettore di questo articolo penserà: “ecco il libro perfetto da portare sotto l’ombrellone”. Certamente lo è. Eppure non è così, o almeno non del tutto. Già, perché Amo le mie manie è sì un libro molto piacevole da leggere, che con la sua scrittura scorrevole e divertente ti porta a voltare le pagine una dopo l’altra conquistandoti con la sua leggerezza quasi effimera, ma ritenere l’intelligente ironia di Luciana Pennino fine a sè stessa o solo a divertire chi legge, sarebbe un errore. Leggendo le sue ‘pillole’ capita spesso che alla fine un sorriso si stampi sul viso; ma dopo aver sorriso un dubbio vi farà soffermare sulle ultime righe, o anche sull’aforisma finale, e vi farà riflettere sulla vera essenza di quella storiella leggera e apparentemente frivola o di fugace lettura. Spesso solo una volta giunti all’ultimo rigo si comprende quanto quell’ironia divertente, elegante e intelligente, sia solo apparentemente effimera, e su cosa l’autrice vuole portarci a riflettere con le sue parole. Chi conosce Luciana Pennino e ha letto altri suoi scritti ne conosce lo stile elegante, mai volgare, e l’ironia pungente che spesso l’autrice nasconde dietro a quella che sembra avere solo lo scopo di far sorridere. Le sue 99 ‘pillole’ potete leggerle fugacemente sotto un ombrellone, magari ad alta voce in compagnia di chi è accanto a voi e sorriderne insieme. Ma una volta finita l’estate provate a rileggerlo da soli, in modo meno fugace, magari accanto alla fiamma di un camino o in un caldo caffè letterario mentre fuori l’autunno si presenta tra le foglie ingiallite, e capirete il motivo per cui Amo le mie manie è un libro bello e da leggere in qualsiasi condizione ambientale vi troviate, un allround book, per dirla all’inglese. Il perché è presto detto: rileggendolo (e vi consiglio di farlo) vi sarà chiaro il messaggio ‘nascosto’ di quelle 99 microstorie che, ancora una volta, vi strapperanno un sorriso divertito; ma sarà un sorriso cosciente che sul messaggio, a volte quasi subliminale, di cui l’autrice ha impregnato quelle poche righe, una riflessione vale la pena farla, talvolta magari anche molto approfondita. Ed ecco che quel libro che ad una prima lettura sembrava perfetto per l’ombrellone, vi apparirà come un testo da leggere (e rileggere) in qualsiasi momento, anche, e forse soprattutto, con calma, per gustarne ogni parola e fermarsi a riflettere prima di chiudere la pagina con l’aforisma finale e iniziare con la successiva.