Antonio Canova, ‘Amore e Psiche’ (1787-1793) – Museo del Louvre, Parigi – Foto: Giorgio Manusakis

Il progetto Nàos

La rivista Naòs nasce per iniziativa di un gruppo di esperti ed appassionati di cultura a 360 gradi. L’obiettivo di questo progetto editoriale è di dare vita ad un prodotto chiaramente diverso dai tanti che oggi giorno gli utenti della rete possono trovare, soprattutto sul piano della qualità dei contenuti proposti.

Il termine scelto come suo titolo allude al luogo più intimo e privato dell’antico tempio greco: il naòs, ossia la cella in cui veniva custodito l’agalma, la statua della divinità alla quale veniva intitolato. Tuttavia, per quanto rappresentasse la parte essenziale di ogni edificio sacro, il naòs era accessibile soltanto ai sacerdoti ed ai loro più stretti collaboratori mentre i fedeli, nonostante spesso effettuassero lunghi pellegrinaggi per raggiungere lontani e rinomati santuari, erano tenuti a restarne sempre al di fuori.

Lo spirito che animerà la redazione di questa rivista sarà da un lato simile ma dall’altro del tutto diverso da quello che contraddistingueva la religiosità dell’antichità greca classica. Ogni lavoro, infatti, sarà spinto indubbiamente dalla grande passione, e per certi versi devozione, verso l’agalma’ del sapere in tutte (o quasi) le sue sfaccettature, ma al contempo non resterà mai fine a se stesso in quanto mirerà a coinvolgere in questo speciale ‘pellegrinaggio’ un pubblico di ‘fedeli-lettori’ (l’ambivalenza del binomio non è affatto casuale!) quanto più vasto possibile.

In un’epoca come quella attuale, in cui la cultura viene spesso ingiustamente messa in secondo piano o del tutto trascurata dai canali di informazione, a vantaggio di altri interessi ed argomenti, talvolta molto più futili, ed il gusto per il trash sembra pervadere ogni ambito della società, ed in particolare le piattaforme social, Naòs si collocherà in netta contro-tendenza, prefissandosi come ‘mission’ la divulgazione e la valorizzazione delle arti figurative, della storia e dell’archeologia, delle scienze e del patrimonio naturalistico. La curiosità e l’attenzione del pubblico saranno inoltre stimolate non solo attraverso i classici e tradizionali strumenti editoriali, rappresentati dagli articoli e dalle recensioni che andranno a formare ciascun numero settimanale, ma anche mediante il quotidiano aggiornamento di particolari sezioni presenti sul sito internet della rivista, alcune di queste dal forte richiamo visivo, come l’Istantanea sul mondo e MattinArte. Al fine, poi, di creare nel tempo un legame di empatia e di fidelizzazione, verrà data ad ogni utente la possibilità di interagire con la redazione per fornire, tramite commenti sul sito, posta elettronica e pagine social, impressioni e suggerimenti.

In sostanza, quello che comincia oggi, con la pubblicazione di questo primo articolo di presentazione, è un viaggio la cui meta dovrà essere non solo “il cuore dell’arte e del sapere” ma anche quello di ogni nostro lettore. Un’esperienza che, ricordando una frase di Roberto Gervaso nel suo libro La volpe e l’uva, sarà vissuta da ogni membro dell’equipaggio’ di Naòs con l’entusiasmo di Icaro, evitando, tuttavia, i percorsi troppo insidiosi; lo spirito avventuriero di Ulisse, costantemente attratto da nuove sfide ed affamato di conoscenza; il coraggio di Prometeo nel non sottostare a schemi e pregiudizi; l’eleganza e la dolcezza del linguaggio di Orfeo, tale da riuscire sempre a coinvolgere ed appassionare i propri interlocutori.

Buon viaggio a tutti e…ad maiora!!!  

Angelo Zito – Direttore responsabile

Le motivazioni più forti in un…Quark!

Comincio subito ringraziando un Maestro non solo per me ma per milioni di persone: Piero Angela. Comincio così perché senza di lui questa rivista non esisterebbe e, aggiungo, io sarei un uomo diverso.

Ero un adolescente svogliato che a scuola non aveva alcuna voglia di ascoltare complicate spiegazioni di fisica o matematica, quando in un pigro pomeriggio mi imbattei in una puntata di Quark in cui quel distinto signore spiegava in pochi minuti e, soprattutto, rendeva semplicissimi, dei concetti di fisica che il mio professore non era mai riuscito a farmi comprendere in tante ore di lezione, rendendomi la materia ostica e anche antipatica. Fu come se avessi avuto un lampo di genio, improvvisamente compresi che tutti i concetti, anche se difficili, spiegati in quel modo li avrebbe capiti anche un bambino. Ma il Maestro non ci ha insegnato solo questo. Se la semplicità è alla base del suo insegnamento, il cuore è nel comprendere quanto la conoscenza e la consapevolezza possano rendere migliori sia noi che gli altri attraverso la divulgazione del ‘sapere’, perché solo agendo così sarà possibile, per noi e soprattutto per i nostri figli, vivere in un mondo migliore. L’importanza di questo messaggio che in tanti anni Piero Angela non ha mai smesso di lanciare con ogni mezzo, da oltre 40 anni mi trasmette gli stimoli e le motivazioni necessarie nella vita e, in questo caso, indispensabili, per divulgare cultura e farlo nel modo più semplice affinché chiunque possa usufruirne e, si spera, divulgarla. Da più di vent’anni approfitto del sito creato dall’amico Rodolfo Furneri, www.miti3000.it, per scrivere articoli e brevi saggi, e ho pubblicato molti articoli su temi culturali. I numerosi riscontri positivi ottenuti sono sempre stati uno stimolo ad andare avanti, ma le motivazioni più forti sono arrivate ancora una volta dal Maestro, Piero Angela. Fu lui a chiamarmi al telefono una mattina e, in quella lunga telefonata in cui si parlò un po’ di tutto, mi incitò in ogni modo ad andare avanti su questa strada. A me sarebbe bastata anche solo una sua parola a caricarmi come una molla, ma lui, con l’entusiasmo di un bambino, nell’apprendere dei miei progetti sembrava quasi voler uscire dal telefono per spingermi materialmente a realizzarli perché, mi disse, lo scopo principale dei suoi tanti anni di lavoro, era proprio questo: far sì che le persone fossero sempre più consapevoli dell’importanza del ‘sapere’ e, soprattutto, del divulgarlo, e si dessero da fare per farlo. Con me (ma certamente anche con milioni di altre persone) c’è riuscito benissimo, e questo lo rendeva felice. Naos nasce così, grazie all’insegnamento di un Maestro unico e irripetibile che, come ha detto nel suo ‘testamento’ prima di lasciarci, la sua parte l’ha fatta (eccome!), ora tocca a noi. Nessuno sarà mai come lui, ma la mia parte posso garantirvi che cercherò di farla al meglio, insieme a tutta la redazione di Naos. Grazie Piero.

Giorgio Manusakis – Vice direttore

Finalmente al traguardo

Siamo arrivati finalmente al traguardo di un percorso iniziato da lontano. Io e il mio amico e collega Giorgio, che già scrive da tempo, con competenza e passione, abbiamo pensato qualche anno fa che fosse bello, gratificante e, perché no, utile, parlare con gli altri di arte in tutte le forme ed espressioni. Il tempo ci è stato molte volte nemico, ma alla fine ci siamo riusciti dando vita all’Associazione culturale ‘Apollo’ e alla rivista che ne è l’espressione e che ora è visibile a tutti voi: Naòs.

La cultura è un tesoro prezioso che abbraccia la diversità umana e ne esprime l’essenza. Attraverso le arti, la letteratura, la storia, le scienze, il diritto, la musica, il cinema, la danza e le molte altre forme espressive, la cultura ci offre uno sguardo unico sulle esperienze umane e ci connette a un mondo ricco di significato. La diffusione della cultura è fondamentale per il progresso sociale e personale, poiché alimenta la conoscenza, favorisce la comprensione reciproca e costruisce ponti tra diverse comunità. Lo scopo della rivista è quello di esplorare e diffondere la cultura proprio per preservarla, anche attraverso la condivisione di storie, miti e leggende.

Ogni identità culturale ha la sua unicità e contribuisce al panorama globale. Attraverso l’apertura all’apprendimento e all’esplorazione di tutte le forme in cui la cultura si manifesta, possiamo superare i pregiudizi, promuovere l’inclusione e costruire ponti tra persone di origini diverse, ma anche sviluppare la consapevolezza critica delle questioni sociali, politiche ed etiche. Solo la diffusione della cultura ci aiuta a diventare cittadini più informati e consapevoli, capaci di valutare in modo critico le informazioni che i media ci trasmettono, spesso condizionate, e di prendere decisioni informate.

Ogni individuo ha un ruolo nel diffondere la cultura, attraverso il supporto delle arti, l’educazione, l’apertura mentale e l’interazione. Quando riconosciamo e valorizziamo l’importanza della diffusione della cultura, costruiamo un mondo più armonioso, in cui le differenze sono celebrate e le connessioni umane sono rafforzate.

Nel nostro piccolo, compiremo ogni sforzo per portare avanti questo progetto con l’impegno e la professionalità propria di chi lo fa con l’unico scopo di diffondere una conoscenza alla portata di tutti, ma al contempo rigorosa e senza ambiguità.

Benvenuti quindi nel meraviglioso universo della cultura. In questa rivista culturale, ci addentreremo in un viaggio affascinante attraverso le meraviglie della creatività umana, esplorando le idee che ci hanno plasmati e che continuano a ispirarci. Il nostro è un invito ad abbracciare l’infinita bellezza che si nasconde dietro ogni opera d’arte, ogni parola scritta, ogni fenomeno naturale e ogni nota musicale che è in grado di stimolare la riflessione, suscitare emozioni profonde e nutrire l’anima. La cultura è il tesoro più prezioso dell’umanità, e spetta a noi preservarlo, condividerlo e celebrarlo.  Buon viaggio alla scoperta delle meraviglie culturali che il mondo ha da offrire.

Giuseppe Schiattarella – Presidente dell’Associazione culturale ‘Apollo’

Di admin

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