Venezia, piazza San Marco – Foto: Marco Gabess
I due grandi del cinema premiati nell’edizione da poco conclusa dell’importante evento cinematografico.
Lo scorso 28 agosto si è aperta l’ottantunesima edizione della Mostra del cinema di Venezia 2024. Il red carpet ha già ospitato registi come Luca Guadagnino, in concorso con la pellicola Queer, Todd Phillips, che ha presentato il suo nuovo film in uscita nelle sale italiane ad ottobre dal titolo Joker, folie à deux, che vede come protagonisti Joaquin Phoenix e Lady Gaga, e numerosi attori tra cui Adrian Brody e Angelina Jolie.
Durante la cerimonia di consegna tenutasi lunedì 2 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, è stato attribuito a Peter Weir, regista australiano, il Leone d’oro alla carriera. Peter Weir, accettando il riconoscimento ha dichiarato: “La Mostra internazionale d’arte cinematografica della biennale di Venezia e il suo Leone d’oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere. Essere premiati per il lavoro di una vita come registi è un grande onore”.
Nella stessa giornata anche la nota attrice statunitense Sigourney Weaver ha ricevuto lo stesso riconoscimento. La Weaver, subito dopo la cerimonia, ha dichiarato: “Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”. La decisione di premiare Weir e la Weaver è stata presa dal Cda della biennale di Venezia che ha scelto di accogliere la proposta del direttore della mostra Alberto Barbera.
Peter Weir – Autore: Piotr Drabik – Licenza: CC BY-NC-SA 2.0 by Flickr
Peter Weir: il regista visionario che con soli 13 film ha conquistato il pubblico internazionale; ha esordito nel cinema nel 1973 scrivendo e dirigendo Le macchine che distrussero Parigi. Successivamente, con Picnic ad Hanging Rock, ha raggiunto il pubblico internazionale per poi consolidarsi definitivamente nel panorama cinematografico nel 1981 con il film sulla prima guerra mondiale Gli anni spezzati, vincitore di 8 premi all’Australian Film Institute, con protagonista Mel Gibson.
Nel 1985 Weir è entrato nel mondo del cinema di Hollywood con il thriller Witness-Il testimone, con cui ottenne la sua prima nomination all’Oscar per la regia e vinse la statuetta nella categoria “miglior sceneggiatura originale” e “montaggio”. Nel 1989 ha diretto uno dei suoi film più significativi, L’attimo fuggente, un dramma ambientato in una scuola maschile con protagonista Robin Williams nel ruolo di un insegnante rivoluzionario e decisamente sopra le righe. Nel 1998, con il film The Truman Show, Weir si è affermato definitivamente come uno dei registi più importanti della nostra epoca. Il lungometraggio distopico, con protagonista un Jim Carry in uno dei suoi ruoli più iconici, racconta della spettacolarizzazione mediatica della vita di un uomo. The Truman Show è diventato un vero e proprio cult che ha plasmato l’immaginario collettivo degli spettatori.
Sigourney Weaver – Autore: Gage Skidmore – Licenza: CC BY-NC-SA 2.0 by Flickr
Sigourney Weaver: l’attrice versatile che ha sfidato gli stereotipi di genere; è da sempre un’icona femminista che ha sfidato gli stereotipi di genere aprendo la strada a nuove possibilità per le sue colleghe nel mondo del cinema. Tre volte candidata all’Oscar e vincitrice di un BAFTA e di un Golden Globe, la Weaver si è affermata nel panorama cinematografico nel 1979 interpretando il personaggio del maresciallo Ripley nella celebre saga Alien del regista Ridley Scott. Nel 1986, con la regia di James Cameron, ha fatto rivivere sul grande schermo il personaggio di Ripley nel film Aliens – Scontro finale: questa interpretazione le è valsa la nomination all’Oscar e al Golden Globe come migliore attrice. Nel 1992 ha interpretato lo stesso personaggio in Aliens 3 diretta, questa volta, da David Fincher e coproducendo il lungometraggio. Infine, nel 1997, ha recitato e coprodotto Alien – La clonazione di Jean-Pierre Jeunet. Nel 1984 ha interpretato, al fianco di Bill Murray e Dan Aykroyd, il personaggio Dana Barrett in Ghostbusters, di Ivan Retiman, e nel 1988 ha prima vestito i panni della primatologa Dian Fossey, in Gorilla nella nebbia di Michael Apted, e poi di Katharine Parker nella commedia di Mike Nichols Una donna in carriera. Queste due interpretazioni le sono valse la nomination all’Oscar e il Golden Globe come migliore attrice e come migliore attrice non protagonista. Nel 1982 la Weaver incontra Peter Weir con cui ha collaborato nel film Un anno vissuto pericolosamente. Il lungometraggio, ambientato in Indonesia negli anni ‘60, racconta la storia d’amore turbolenta tra i due protagonisti: un giornalista australiano e una funzionaria dell’ambasciata britannica in Indonesia. La giovane protagonista si ritroverà poi coinvolta in un golpe politico. La collaborazione tra la Weaver e Weir ha dato vita ad un sodalizio artistico che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema. La bravura della Weaver è evidenziata dalla regia innovativa di Weir: la capacità del regista di creare storie coinvolgenti e la versatilità della Weaver rende entrambi veri e propri capisaldi del cinema internazionale. L’attrice hollywoodiana, inoltre, ha ricevuto una nomination agli Emmy, allo Screen Actors’ Guild e ai Golden Globe per il ruolo di Mary Griffith in Prayers for Bobby della Lifetime, che è stato nominato agli Emmy come miglior film per la televisione. Nel 2012 ha interpretato un ruolo nella miniserie Political Animals di USA Network, per il quale ha ricevuto una nomination ai SAG, ai Golden Globe e agli Emmy.
Specifiche foto:
Titolo: Peter Weir
Autore: Piotr Drabik
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Titolo: Sigourney Weaver
Autore: Gage Skidmore
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Link: Sigourney Weaver | Sigourney Weaver speaking at the 2017 San… | Flickr
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