Beetlejuice – Foto: Guven Gul – Licenza: Creative Commons CC BY-NC-SA 2.0 by Flickr
Dopo quasi quarant’anni il regista americano Tim Burton riporta in vita uno dei suoi film più iconici creando un sequel interessante e coinvolgente.
Beetlejuice Beetlejuice, l’ultimo film di Tim Burton, ha debuttato nei cinema italiani lo scorso 5 settembre. Il sequel del film uscito nel 1988 ha già ottenuto risultati sorprendenti al box office incassando 145 milioni di dollari in tutto il mondo e diventando il terzo miglior esordio del 2024.
Dal primo film del 1988 alle novità del sequel 2024
L’originale Beetlejuice, uscito 36 anni fa, è ascrivibile tra le migliori commedie horror di sempre, tant’è che ancora oggi viene ricordato come uno dei migliori film di Tim Burton. Nella commedia originale viene raccontata la storia di una famiglia che si trasferisce in una casa infestata da vari spettri, il più eccentrico dei quali è Beetlejuice, che nel film viene interpretato da Michael Keaton. La protagonista del film è Lydia, una giovane ragazza interpretata da Winona Ryder che è in grado di mettersi in contatto con l’oltretomba e di invocare e fare amicizia con gli spettri che abitano la casa.
Tim Burton realizza un sequel legato all’originale scegliendo nuovamente Michael Keaton e Winona Ryder come membri del cast. A loro si aggiungono Justin Theroux, Willem Dafoe, Monica Bellucci e Jenna Ortega che torna a collaborare con il regista dopo la serie tv Mercoledì, interpretando il ruolo della conflittuale figlia di Lydia. Il primo film è in perfetta coordinazione con lo spirito fiabesco e surreale che caratterizzava i lavori del primo Tim Burton come Edward mani di forbice o Mars Attack! Ora Tim Burton, mantenendo il suo stile dark umoristico, si presenta come un narratore più maturo riuscendo a coniugare il suo stile eccentrico con le esigenze del grande pubblico. Questa volta il piano narrativo, sempre diviso tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti, non è raccontato dal punto di vista dei fantasmi del film originale interpretati da Alec Baldwin e Geena Davis, bensì dalla prospettiva degli umani che, sconfinando nel mondo dei morti, portano scompiglio e guai. Nasce così un racconto divertente che mantiene le peculiarità del film originale; le battute e le gag sconce di Michael Keaton aiutano a mantenere la caratterizzazione dei personaggi originali mentre la performance di Monica Bellucci, che sullo schermo è presentata come una nuova Morticia, porta elementi di innovazione alla trama del film.
Uso sapiente della CGI e musiche di Danny Elfman
Attraverso un utilizzo sapiente della CGI (computer-generated imagery, tecnica usata in ambito cinematografico per gli effetti speciali), il regno dei morti, rappresentato un po’ come il regno di Halloween di Nightmare Before Christmas, si arricchisce di nuovi spettri e nuove minacce. Un’altra interpretazione degna di nota è quella di Jenna Ortega che si riconferma essere perfetta per il genere dark.
Le musiche originali del film sono del compositore Danny Elfman, giunto ormai alla sua diciottesima collaborazione con il regista americano. Elfman e Burton hanno siglato il loro sodalizio artistico quando Burton era ancora un regista esordiente; la prima opera di rilievo di Burton, Peewee’s Big Adventure del 1985, segna anche l’esordio di Elfman come musicista orchestrale. I due riescono così, attraverso il connubio tra musica e immagini, a dare vita ad una realtà alternativa, surreale e che riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore durante il lungometraggio. Beetlejuice Beetlejuice è sicuramente una pellicola degna di nota che riesce a mettere d’accordo gli spettatori più affezionati e quelli più giovani.
Specifiche foto:
Titolo: Beetlejuice
Autore: Guven Gul
Licenza: Creative Commons CC BY-NC-SA 2.0 da Flickr
Link: https://www.flickr.com/photos/guvengul/17247432492
Foto modificata
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