La locandina dell’evento e ‘Crepuscolo’ – Foto: Paola Germana Martusciello

Inaugurata a Napoli, presso ‘Il Clubino’, la personale dell’artista ideatore dell’Astrattismo totale.

Diacronie aniconiche è l’esposizione di quadri, con un incontro-dibattito tra l’artista Mario Lanzione e un numeroso e raffinato pubblico, presentata a Napoli presso ‘Il Clubino’ in via Luca Giordano, visitabile su appuntamento dal 28 gennaio al 3 febbraio. Senza incertezze, il maestro comunica, con determinazione, l’esigenza di organizzare un nuovo percorso di ricerca incentrato sul tempo e le sue fasi senza farsi catturare, però, dai ritmi ossessivi e incalzanti dei raggiungimenti incorporati negli obiettivi. Lanzione, come descrive in una sua intervista, racconta di uno svolgimento, appunto, “diacronico” che si ordina in sette luoghi temporali da lui vissuti come soste, spazi immaginari per portare alla luce quello che c’era, ma non era consapevole che ci fosse: piste di atterraggio estetiche, luoghi platonici, dimensioni lontane, forse territori con avvallamenti e zone neutre, disegnati con margini di inganno che trovano l’esigenza dello svelamento. Le opere del maestro, infatti, raccontano di geometrie rivestite di colori; triangoli in rapporti di prospettive, che indicano, allo sguardo del fruitore, orizzonti nell’infinito; parallelepipedi di colore sospesi in piani attraversati dalla quarta dimensione, traghettati da linee di luce bianca che, silenziosamente, suggerisce un ‘oltre’ sacro.

‘Frammento di paesaggio’ – Foto: Paola Germana Martusciello

In questa visione di asse temporizzato, in cui il dialogo con il mondo esterno lo spinge a vivere una rivisitazione del suo pensare l’arte, della sua visione odierna, per procedere verso l’osservazione critica di se stesso, si coniugano sobrietà metodologica e aperture immaginarie. La sosta della riflessione, invece, nasce come spinta iniziale a ricerche innovative, sostenute sempre da una fase progettuale, fondamento di ogni realizzazione artistica, e si organizza prima dell’atto creativo in quanto tale. Il luogo della storicizzazione, e cioè della visione del mondo che ci circonda, viene vissuto dall’artista in una sorta di sincronismo con l’attuale condizione postmoderna per raggiungere la completezza del processo esecutivo, ma, soprattutto, per osare nell’ultimo luogo: quello in cui il processo si fonde con la sacralità più alta di ogni azione, quello della contemplazione dell’essere che assicura passaggi certi per poter anelare alla comprensione dell’infinito. Dal 1974 l’artista è impegnato nell’ambito culturale dell’Arte astratta, coniugando informale e astrattismo geometrico per la ricerca di un equilibrio tra la materia e la geometria, tra l’istinto e la ragione, tra forze razionali e irrazionali. Ideatore e teorico dell’Astrattismo totale, Lanzione espone in numerose rassegne anche all’estero: Basilea, Giappone, Svizzera e numerose importanti gallerie di città italiane.

Crepuscolo’ – Foto: Paola Germana Martusciello

L’iter visivo di Diacronie Aniconiche si apre accompagnato da una energia fluida agli sguardi degli spettatori. Sono opere in cui l’artista, attraverso colori densi rappresentati con stesure quasi a strati di pigmenti condensati – dove la scelta dei toni si invigorisce nei colori dell’azzurro, del verde, del giallo sole, del blu infinito, incuneandosi in passaggi graduati di prospettive multiple, per inoltrarsi in linee di orizzonti che vengono percepiti oltre, sempre in definizione di altri appena visivamente l’occhio li abbraccia – riesce a fare sì che la componente lirica purifichi il colore stesso, che è diventato materia solida per condurre una ricerca verso ciò che è invisibile.

‘La cometa’ – Foto: Paola Germana Martusciello

L’abilità esecutiva del maestro è gestita dalla téchne (τέχνη), grazie alla introduzione di veline nell’impianto, che trasportano effetti di luce pregevoli. Luce e materia, nella pittura di Lanzione, assumono il ruolo di campi di forze, generate dai codici visivi di un linguaggio la cui cifra stilistica trova la sua giustificazione nella ricerca di un ‘oltre’, anche se apparentemente raggiunto inconsapevolmente. L’artista nelle sue opere indaga costantemente un universo diverso, ricco di probabilità nuove, dove il suo percorso pittorico accompagna silenziosamente il mondo aniconico per volgere l’attenzione alla capacità umana di cercare ciò che Leopardi aveva intuito nella sua splendida poesia. Tutto questo solidificato in quei meravigliosi paesaggi crepuscolari o nell’opera della cometa: l’amarezza e la rabbia sono state sostituite dal trionfo dell’arte nella visione cosmica della Bellezza che ci è stata donata a noi tutti.

Paola Germana Martusciello

‘Chrismon’ – Foto: Paola Germana Martusciello

Di admin

10 pensiero su “‘Diacronie aniconiche’: l’infinito di Mario Lanzione”
  1. Ancora una volta la Prof. Paola Germana Martusciello ci restituisce il valore dell’opera dei maestri contemporanei. Qui con Mario Lanzione, indiscusso Artista internazionale di cui sottolinea tutte le sfaccettature del suo vasto e pluriennale lavoro.

  2. Le magiche trasparenze del maestro Lanzione sapienteme presentate e commentate dalla prof Paola Germana Martusciello.

  3. Il sapiente utilizzo dei colori nella forma e nella geometria dell’ Attrattismo totale che caratterizza le opere del maestro Lanzione è esaustivamente rappresentato nell’articolo e nelle foto della prof. Martusciello.

  4. Indubbiamente, il testo critico della storica dell’arte Paola Germana Martusciello, è pregevole e ricco di spunti descrittivi e interpretativi della mia pittura; un percorso che parte dal 1974. Ringrazio la professoressa per aver saputo cogliere i punti essenziali di un’esperienza artistica di anni di lavoro, di ricerca e di sperimentazione. Una vita dedicata all’ arte ma soprattutto al servizio di un’idea che si apre, con passione, alla possibilità di dare, ai fruitori, un messaggio di serenità e di pace attraverso una visione religiosa, filosofica e scientifica dell’arte.

  5. Imparare a vedere l’oltre grazie alle opere di maestri che ci donano momenti di sosta in luoghi interiori da cui è possibile alzare lo sguardo…
    Grazie ancora a Paola Martusciello per averci presentato un altro grande artista custode dei luoghi sacri dell’anima

  6. Il tema del tempo è dell’infinito che Lanzione rappresenta nelle sue forme astratte rivive in modo impareggiabile nella scrittura della professoressa Martusciello che relaziona in modo suggestivo
    Complimenti

  7. Grazie alla Professoressa Martusciello! Ecco offrirci una nuova occasione di riflessione e bellezza nel mondo dell’arte. Questa volta è in scena un grande artista come Mario Lanzione
    Leggo da una intervista all’autore: ” indagare sulla realtà oltre il visibile, alla ricerca di quella sublimazione spirituale che ci rende umani” . Questo è il messaggio importante che l’artista offre nelle sue opere. Superare il limite visibile, il limite reale, il limite concreto della vita, può portare l’uomo verso il bene, verso l’amore. L’equilibrio, il dialogo, l’incontro tra religione, filosofia, scienze, rende toccante e unico il lavoro esperto di questo artista. Dobbiamo a lui emozioni oniriche, emozioni visive e spirituali che riesce a farci provare con la delicatezza delle rappresentazioni, con la scelta dei colori, con la tecnica pittorica che lo caratterizza. Geometria, accostamenti di colori, temi toccati e toccanti, rendono unico l’impatto emotivo che emerge dalle opere pittoriche di Mario Lanzione e si traduce in serenità bellezza e pace. La mia opera preferita? “La cometa”: particelle di materia cosmica che provenendo dallo spazio freddo e buio si illuminano a contatto con la nostra atmosfera e trasformandosi in un raggio di luce magnifico, riscaldano il cuore!

  8. Condivido pienamente l’interpretazione critica della professoressa Martusciello a riguardo della pittura del grande artista e amico Mario di cui sapientemente ha messo in evidenza il senso profondo.
    Personalmente sono stata felice di aver condiviso con Mario e il gruppo A.T. una stagione, di cui ho adottato il dualismo della poetica.
    Spero di continuare tale collaborazione
    con altre prolifiche iniziative.

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