Cattedrale di Lisbona – Foto: Giorgio Manusakis

Nel calendario della Chiesa Cattolica il 14 settembre si celebra la solennità dell’Esaltazione della Santa Croce di Gesù.

La scoperta ed il tradizionale legame con Sant’Elena

Ma da dove trae origine quest’antichissima ricorrenza? Tra le fonti scritte che possono fornire una risposta a tale quesito quella più esaustiva è sicuramente la Storia ecclesiastica di Socrate Scolastico. Il testo in questione, databile intorno al 380 e ritenuto essere la prosecuzione dell’opera omonima e più antica di Eusebio di Cesarea, afferma che il 14 settembre dell’anno 327 Elena, madre dell’imperatore Costantino, avrebbe fatto abbattere a Gerusalemme un tempio dedicato agli dei pagani, che si trovava, secondo una tradizione locale, nel luogo esatto in cui fu crocifisso Gesù. Durante la rimozione delle macerie dell’edificio, secondo quanto scrive Socrate, sarebbero emerse tre croci, una delle quali, ancora contraddistinta dalla presenza del Titulus, ovvero la piccola epigrafe che indicava il nome dei condannati, era quella su cui fu appeso Cristo.

Ulteriori notizie in merito al ritrovamento della Santa Croce provengono da un testo più tardo come la Storia ecclesiastica di Sozomeno, scritta intorno alla metà del V secolo. In essa si legge che la prodigiosa scoperta sarebbe avvenuta grazie alle indicazioni di un uomo di nome Giuda, il quale in seguito a tale evento si sarebbe convertito al cristianesimo. Nell’opera, inoltre, Sozomeno attribuisce particolare risalto alla prodigiosità della reliquia, tale da indurre le autorità ecclesiastiche dell’epoca a riporla in una teca d’argento. A tal proposito, tra i numerosissimi miracoli ad essa riconducibili, lo scrittore ebbe modo di documentare la guarigione e la resurrezione di due donne.

Dalle prime pubbliche ostensioni al furto del Saladino

Durante le frequenti pubbliche ostensioni della Santa Croce, secondo quanto si legge nell’Itinerarium di una pellegrina di nome Egeria, era sempre necessario provvedere ad una sorta di servizio d’ordine al fine di controllare l’enorme folla che accorreva quotidianamente a Gerusalemme e di prevenire così spiacevoli avvenimenti. Tra questi, ad esempio, l’autrice in questione ricorda il furto di un suo frammento da parte di un devoto sul finire del IV secolo. Purtroppo chi riuscì a trafugare del tutto la Santa Croce fu il re persiano Cosroe II nell’anno 614. Fortunatamente, da lì a poco più di dieci anni, e per l’esattezza nel 628, la sacra reliquia sarebbe stata ritrovata dall’imperatore d’Oriente Eraclio e da lui stesso riportata trionfalmente presso il Santo Sepolcro a Gerusalemme

Da quella data in avanti notizie o anche semplici menzioni sulla Santa Croce risultano essere sempre più rare e sporadiche nelle fonti storiche. Esposta in pubblico intorno al 1099 per iniziativa del Patriarca Arnolfo Malecorne, sarebbe stata portata dall’esercito cristiano nella battaglia di Hattin del 1187 e rubata, proprio in tale circostanza, dal sultano Saladino. In seguito a tale furto, il Sacro Legno non avrebbe fatto più ritorno a Gerusalemme.

Reliquie sparse nel mondo ed una piccola curiosità riguardante il calendario

Attualmente, in varie chiese e conventi, si custodiscono frammenti, veri o presunti tali, della Santa Croce di Cristo. Il più grande di questi si trova in Spagna, nel Monastero francescano di Santo Toribio de Liebana. In Italia, oltre che nella Chiesa di Santa Croce di Gerusalemme a Roma, se ne conservano reperti nel Duomo di Pisa ed in quello di Firenze nonché nell’Abbazia di Nonantola, paese della provincia di Modena. Di quest’ultima reliquia, vi sarebbe stata un’ulteriore frammentazione causata dal cardinale Antonio Barberini, il quale ne avrebbe donato un pezzo al suo segretario, Giacomo Teutonico. Quest’ultimo, a sua volta, ne avrebbe sparso ulteriori frammenti in Puglia tra Mola di Bari, sua città d’origine, e Rutigliano.

Infine, come piccola curiosità riguardante il calendario liturgico, è opportuno ricordare che sino alla riforma del Missale Romanum, promulgata da Papa Giovanni XXIII intorno al 1960, la Chiesa Cattolica celebrava l’Inventio, cioè il ritrovamento della Santa Croce da parte di Sant’Elena, il 3 maggio mentre nella data del 14 settembre se ne commemorava il recupero da parte dell’imperatore Eraclio. Attualmente, questa duplice ricorrenza legata al Sacro Legno è presente soltanto nel calendario della Chiesa Ortodossa, la quale, così come quella Romana, celebra il primo ed originario rinvenimento a metà settembre mentre colloca quello successivo da parte di Eraclio il 1 agosto.

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