Grotta di Cova Foradada – autore: Calafellvalo; licenza: Flickr

Il prezioso ritrovamento di un artiglio di aquila in Spagna che ne testimonia l’abilità artigianale

I Neanderthal, ominidi documentati dall’archeologia a partire dal 1856, data di scoperta del primo esemplare in Germania, furono abilissimi antenati, capaci di modellare prodotti di fine artigianato. Lo dimostrerebbe un interessante rinvenimento avvenuto circa tre anni fa in Spagna, nel sito catalano di Cova Foradada di Calafell.

Gli uomini di Neanderthal, allo stato attuale degli studi archeo-antropologici, si collocano nello stadio evolutivo che precede immediatamente l’avvento dei Sapiens, che vengono considerati come i primi veri e propri esseri umani. La loro diffusione, nel corso di un secolo e mezzo di ricerche, oltre che nella valle di Neander, in Germania, dove fu riscontrato il primo esemplare, è stata accertata in diverse zone dell’Europa e del Vicino Oriente. Anche in Italia sono stati documentati diversi ritrovamenti di Neanderthal. In particolar modo, nell’autunno del 2020, ha destato molto clamore la scoperta presso la Grotta Guattari di San Felice al Circeo di resti appartenenti a ben 9 individui, vissuti presumibilmente tra i 100 mila ed i 90 mila anni fa.

Lo straordinario ritrovamento di Cova Foradada in Catalogna

In una grotta situata a Cova Foradada di Calafell, località della Spagna a pochi chilometri dalla costa della Catalogna, è emerso nel 2019 un particolarissimo reperto. Si tratta di un artiglio di aquila, usato come pendente di una collana ornamentale, realizzata intorno a 40 mila anni fa, ovvero poco prima dell’estinzione dei Neanderthal. Quest’ultimo evento si sarebbe verificato a causa di fattori naturali, come ad esempio l’incapacità da parte dei loro organismi di resistere ad improvvise variazioni del campo magnetico terrestre, oppure antropici, come una possibile razzia attuata dalla specie dei Sapiens.

Interno della grotta di Cova Foradada – autore: Calafellvalo; licenza: Flickr

Il pregevole reperto di Cova Foradada testimonia, indubbiamente, la notevole abilità dei Neanderthal in campo artigianale. Sull’artiglio d’aquila scoperto dagli archeologi, infatti, sono emerse varie incisioni superficiali (per la precisione 12), che non sembrerebbero derivare da calpestamenti o altri eventi di natura casuale. Il reperto, infatti, sarebbe stato lavorato in una sorta di laboratorio-officina, per poi essere destinato ad un impiego ornamentale. Il committente nonché proprietario di questa collana era sicuramente un uomo molto influente, che doveva contraddistinguersi per un notevole prestigio nella sua comunità di appartenenza.

A Cova Foradada una comunità di artigiani e cacciatori

Molto probabilmente, l’artigiano di Cova Foradada, così come i suoi colleghi, si sarebbe ispirato, nella realizzazione del prezioso oggetto, a specifiche simbologie che purtroppo sono ancora oggi difficili da interpretare. A comprovare ulteriormente le abilità artigianali dei Neanderthal qui insediati, ha contribuito senz’altro il rinvenimento di conchiglie perforate (usate dunque come vaghi di collana) nello stesso strato in cui è stato ritrovato l’artiglio inciso. In ultima analisi, occorre sottolineare un dato: nel sito iberico, le aquile erano una specie animale poco diffusa. Tutto ciò, dunque, lascia supporre che tutti o quantomeno alcuni membri di questa comunità, vissuta circa 40 mila anni fa, fossero anche abilissimi cacciatori.

Specifiche foto:

2 pensiero su “Gli uomini di Neanderthal, ominidi specializzati nell’artigianato”
  1. Mi complimento con gli autori della rivista, un valido contributo alla divulgazione alla cultura tout-court e in particolare all’arte e all’archeologia. Ancora congratulazioni e saluti.

    1. Gentile sig. Bernardo, la ringraziamo sinceramente per il suo apprezzamento verso la nostra rivista e la invitiamo a seguirci sempre anche sui nostri canali social. Buona giornata dalla redazione di Naos!!!

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