Ugo Marano, ‘Le stanze dell’utopia’ – Il catalogo – Foto: Matilde Di Muro

Presentato presso il museo napoletano il catalogo della mostra dell’artista campano. Sono intervenuti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, la curatrice della mostra, Stefania Zuliani, e la presidente della Fondazione Donnaregina, Angela Tecce, di cui potete vedere le videointerviste realizzate da Naòs.

Lo scorso 22 febbraio, presso la Sala Conferenze del Museo Madre di Napoli, circa un anno dopo l’importante esposizione intitolata “Ugo Marano – Le stanze dell’utopia”, c’è stata la presentazione del catalogo relativo alla suddetta mostra.

Si è trattato di un’esposizione, curata magistralmente da Stefania Zuliani e Antonello Tolve, che proponeva oltre quaranta opere, tra sculture, installazioni, disegni, dipinti e libri d’artista dalla fine degli anni Sessanta al 2010, dando vita ad un vero e proprio racconto del lavoro poliedrico dell’artista Ugo Marano. Un percorso di arte e di pensiero che ha riconosciuto nell’utopia, intesa come forza espressiva di ideali grandi ma allo stesso tempo semplici e vivibili nella realtà quotidiana, il suo movente. Nello svolgimento espositivo non vi era un ordine cronologico ma piuttosto una presentazione di ‘istanze’ all’interno di stanze o sezioni: sette idee di casa, corpo, tempo, arte, scrittura, natura, legame.

Da questo interessantissimo allestimento di opere-linguaggio nasce oggi questo volume, che definirei un importante contributo alla conoscenza della cultura artistica del territorio campano. Il catalogo ci racconta della mostra, ci offre l’opportunità di esplorare l’universo del poliedrico spirito creativo di Ugo Marano e non solo.

Come la dott.ssa Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, ha avuto modo di spiegare nell’introduzione al volume, questo lavoro si pone un ulteriore importante obiettivo, cioè quello di contribuire significativamente alla “creazione di un archivio dell’arte contemporanea del Sud Italia, in cui le opere di autori italiani e internazionali dialogano in un confronto ricco e fecondo tra esperienze diverse e complementari e che possa costituire la base per ulteriori azioni di valorizzazione”.

Oltre ai testi dei curatori, il volume contiene un’antologia di scritti dell’artista curata da Marta Ferrara.

Ugo Marano, un artista che amava definirsi “radical-concettuale-utopico”, è nato a Capriglia di Pellezzano nel 1943, vissuto per lungo tempo a Cetara, davanti al mare, e poi scomparso nel 2011. Costantemente in ricerca di ciò che gli permettesse di sviluppare un nuovo codice di lettura della realtà, questo artista si è espresso attraverso l’utilizzo di diversi materiali, come ceramica e ferro, lavorati secondo le antiche tecniche artigianali tra cui anche il mosaico. Egli era pienamente convinto della “necessità sociale dell’arte” e auspicava il ritorno ad una stretta collaborazione tra artisti e progettisti per un salutare recupero del rapporto tra arte, architettura e natura.

Noi di Naòs – Nel cuore dell’arte e del sapere abbiamo intervistato la prof.ssa Stefania Zuliani, una delle curatrici della mostra e del catalogo che, da appassionata conoscitrice di questo artista, in questa videointervista ci ha dato testimonianza della poetica e del suo operato. Molti sono gli interventi artistici che Ugo Marano ha operato nel suo territorio, nel quale era fortemente radicato, ed è per questo che la Regione Campania, nella persona del presidente Vincenzo De Luca, ha inteso rendergli il giusto riconoscimento sostenendo l’allestimento della mostra tenutasi un anno fa e la pubblicazione del catalogo di cui abbiamo detto sopra. La presentazione è iniziata con una breve introduzione della direttrice del Museo Madre, la dott.ssa Eva Fabbris, quindi vi è stata la proiezione di un cortometraggio realizzato dall’artista e scenografo Lino Fiorito dal titolo L’assenza di Ugo Marano, 2011 in cui si è voluto dare, con le immagini delle opere e dei luoghi espositivi privilegiati dall’artista quali furono le sue abitazioni di Capriglia e Cetara, un contributo importante alla memoria del maestro. Si è dato, quindi, inizio al dibattito in cui sono state brevemente ripercorse le varie tappe dell’evoluzione dell’artista ed è stata ribadita l’importanza dell’esposizione delle sue opere presso il Museo Madre.

Un momento dell’evento – Foto: Matilde Di Muro

Il presidente De Luca ha fatto memoria del personale rapporto di Ugo Marano con il suo territorio e, in particolare, con la città di Salerno da cui l’artista ebbe, nel 2004, il conferimento della laurea honoris causa presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione. Ha ricordato l’importante dono fatto alla città quale fu la bellissima ‘Fontana Felice’: una magnifica fontana blu, realizzata nel 1996 davanti alla chiesa di San Pietro in Camerellis, rivestita con “riggiole di Ogliara”, mattonelle di forma trapezoidale di una particolare tonalità di blu, con l’acqua che sgorgava gioiosa da piccoli beccucci di ceramica comunicanti. L’acqua, che l’artista chiese fosse potabile a refrigerio del passante, cadendo di vaso in vaso, ciascuno realizzato personalmente a mano con un piccolo tornio, creava allegri zampilli e particolari giochi sonori.

A conclusione dell’evento, ai microfoni di Naòs, il presidente De Luca ci ha dato una gentile testimonianza raccontandoci, in questa videointervista, del dono dell’artista alla città di Salerno e del suo geniale contributo alla scena artistica contemporanea. Questo evento pone i riflettori sull’importanza di una lettura pedagogica dell’arte contemporanea e di come il Museo Madre si ponga, in questo, come importante polo culturale per la città di Napoli e non solo. A tal proposito abbiamo conversato con la dott.ssa Angela Tecce la quale, in questa videointervista, ha ribadito l’impegno del Museo Madre nella diffusione del linguaggio dell’arte contemporanea e ci ha fatto cenno dei futuri progetti espositivi nei quali il museo sarà impegnato.

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