“Il desiderio di morte dell’immortale è uno dei doni che gli antichi ci hanno fatto. Rivelandoci l’invidia degli dèi per la nostra condizione mortale, la nostra condizione effimera e dunque sacra, essi ci hanno voluto spiegare ancora una volta ammesso che non ce ne fossimo accorti vivendo vite brevi e sofferenti per conquistarci piccoli sprazzi di felicità, che proprio in questo sta la nostra grandezza. Proprio nella mortalità noi superiamo i divini. Proprio nella finitezza che rende noi unici e le nostre decisioni definitive. Solo ciò che è effimero è eterno.” (Matteo Nucci – Achille e Odisseo, la ferocia e l’inganno)