Pietro Bernini (Sesto Fiorentino 1562-Roma 1629), La Vergine col Bambino e San Giovannino – Marmo – Museo Nazionale di San Martino, Napoli – Foto Giorgio Manusakis

Se ne ignora la collocazione originaria, ma entro la prima metà del XVIII secolo risulta sistemata in una ‘nicchia’ realizzata nel cortile interno del ‘Quarto del Priore’ disegnata da Nicola Tagliacozzi Canale. Nei primi decenni del secolo scorso fu trasportata nel cortile d’ingresso alla Certosa e collocata in una edicola di gusto neogotico, di fronte al vestibolo della chiesa. Alla fine dello stesso secolo fu esposta nella sala 16 e dal 1947 nella sala 46.

L’attuale presentazione nel percorso espositivo degli altri manufatti artistici di pertinenza della Certosa napoletana, confermando la necessità di trasferire l’opera nelle sale interne del museo, per sottrarla alle intemperie e all’azione distruttiva degli agenti atmosferici, mira a suggerire interrelazioni storiche ed estetiche con il restante patrimonio certosino che altrimenti non si sarebbero evidenziate. In particolare si è posto in evidenza l’altissima qualità del gruppo scultoreo, sicuramente da considerare tra i capolavori della plastica monumentale all’interno della intera Certosa e dei raggiungimenti più significativi della scultura a Napoli e in Italia tra Manierismo e Barocco. L’opera infatti presenta evidenti suggestioni per i modi della plastica michelangiolesca già voltante verso soluzioni della “maniera”, reinterpretate tuttavia con nuovo vigore espressivo e inedita ampiezza di modellato. Tali da consentire anche esiti di finezza psicologica e di preziosità formale, al di là degli stessi riferimenti simbolici di chiara derivazione manierista. La base del gruppo, di già evidente gusto barocco, secondo il giudizio di una parte della critica moderna e contemporanea, sarebbe stata realizzata tra il 1631 e il 1656 su disegno di Cosimo Fanzago. (fonte: didascalia museo)

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