Affresco raffigurante delle scimmie, Akrotiri (Santorini), periodo tardo cicladico (XVII sec.a.C.) – Museo Preistorico di Thera, Santorini – Foto: Giorgio Manusakis

Le successive pitture murali ad Akrotiri (XVII a.C.) descrivono vari soggetti, pittorici o decorativi, di solito su larga scala ma anche in miniatura, mentre in rari casi combinano ornamenti dipinti e in rilievo. La tecnica della pittura murale è stata utilizzata anche per decorare tavoli per offerte e alcuni pavimenti. Molti elementi stilistici e iconografici derivano da Creta, ad es. canoni basilari come l’organizzazione orizzontale tripartita delle convenzioni di rappresentazione come la carne femminile in bianco e maschile in marrone, nonché l’assenza della terza dimensione e un repertorio tematico largamente ispirato al mondo naturale e alle attività umane. I pittori di Thera combinarono la nuova forma d’arte con la secolare tradizione artistica delle Cicladi, creando un notevole laboratorio locale di pittura murale. Lo sfondo bianco, caratteristica principale della loro opera, conferisce luminosità e si presta a forti contrasti cromatici. Alcuni pittori sono rimasti più vicini alla pittura minoica, ma la maggior parte procede verso la creazione d’avanguardia. In pitture parietali come quelle dei Papiri o delle Dame è evidente la ricerca di composizioni austere, chiare, con un’organizzazione ritmica e tettonica. Questi sono originali senza diventare statici o secchi, o perdere la loro freschezza e vitalità. Altri, come quello delle Scimmie, sono caratterizzati da spontaneità, realismo e naturalismo, con un palese tentativo di catturare il momentaneo e il drammatico. Lo splendido corso del laboratorio di pittura murale di Thera è stato interrotto dall’eruzione vulcanica. Tuttavia il suo contributo alla creazione dello stile del primo miceneo è indiscutibile. (fonte: didascalia museo)

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