Annibale Carracci, Rinaldo e Armida – Olio su tela – 1601 – Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli – Foto: Giorgio Manusakis

Insieme al ‘Rinaldo e Armida’ di Ludovico è una delle prime rappresentazioni della scena, tratta dalla ‘Gerusalemme Liberata’ di Tasso, di Rinaldo innamorato che regge lo specchio ad Armida, spiato dai suoi compagni, incaricati di ricondurre l’eroe al campo cristiano. Annibale, in particolare, tenta di dare dignità classica all’idillio romanzesco rappresentando Rinaldo e Armida come se fossero Venere e Adone. L’opera, eseguita intorno al 1601, forse in collaborazione con la bottega, per il palazzo romano dei Farnese, rimase in loco per oltre sessant’anni, esposta nel primo camerino del ‘Palazzetto della Morte’ insieme con la ‘Venere dormiente’ e altri quadri di Annibale ed Agostino, come l’Arrigo peloso’ di Capodimonte o il ‘Ratto di Europa’ di Londra. (fonte circuito informativo regionale della Campania per i Beni Culturali e Paesaggistici)

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