Giovan Battista Caracciolo, detto Battistello, ‘Liberazione di San Pietro’ (1615) – Olio su tela – Napoli, Pio Monte della Misericordia – Foto: Giorgio Manusakis

Il soggetto simboleggia l’opera di liberare i carcerati. Nella più cupa ambientazione l’angelo prende per mano l’anziano apostolo incredulo che lo accompagna fuori dal carcere, mentre in basso i soldati restano assopiti. Alla piena comprensione della lezione di Caravaggio, appresa personalmente, Battistello associa una notevole padronanza disegnativa e coloristica, accresciuta grazie ai viaggi a Roma. Da qui le citazioni cinquecentesche, come le sentinelle riprese da Raffaello e richiami al colorito di Orazio Gentileschi, visibile nei bagliori argentei della veste dell’angelo. Inizialmente i Governatori affidarono l’incarico a Carlo Sellitto, anch’egli era tra i primi seguaci napoletani di Caravaggio, ma alla sua morte (1614) la commissione passò a Battistello, che fu pagato 100 ducati nel 1615. (fonte: didascalia museo)

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