Bacheca con i papiri di Ercolano carbonizzati (MANN – Napoli) – Foto: Giorgio Manusakis

Grazie all’A.I. e altre tecnologie è stato possibile leggere parte dei papiri di Ercolano. Gli scritti ci hanno svelato che alcuni fatti storici e filosofici non erano come li abbiamo studiati fino ad oggi.

Una storia avvincente si apre tra le fitte trame di strati di carbonio e piombo per raccontare le vicende di 2000 anni fa, per riportare alla luce, e forse correggere, notizie improprie che studiosi medioevali avevano costruito intorno ad eventi e personaggi della storia antica. Ed è proprio la scienza, con le tecnologie innovative e l’uso di applicazioni speciali come l’imaging iperspettrale all’infrarosso, i raggi x e algoritmi della intelligenza artificiale, insieme ai metodi della indagine filologica, a svelare e decifrare i piccoli frammenti di lettere e cifre stilistiche coperte da multiformi strati che il fuoco, il tempo e gli agenti atmosferici hanno sigillato nei preziosi papiri ercolanensi ritrovati nella villa di Lucio Calpurnio Pisone, preservati grazie alle ceneri di quella terribile eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Attualmente conservati nella biblioteca nazionale ‘Vittorio Emanuele III’ di Napoli, questi libri dell’antichità sono tesori di valore assoluto e rappresentano una vera e propria biblioteca, già salvata dai primi interventi settecenteschi degli archeologi del tempo attraverso le campagne di scavo promosse da Ferdinando di Borbone nel periodo storico incluso tra il 1752 e il 1754, quando il recupero ideologico dell’antico, grazie alla scoperta dei siti di Pompei ed Ercolano, venne a suggestionare in modo preponderante tutti gli ambiti culturali dell’epoca diventando uno degli aspetti peculiari della stessa corrente del Neoclassicismo. Il Progetto GreekSchools, ERC Advanced Gran 88522, con il Principal Investigator Graziano Ranocchia, professore di Papirologia dell’Università di Pisa, insieme alle Istituzioni Cobeneficiari del CNR-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale di Napoli, CNR- Istituto Computazionale di linguistica ‘A.Zampolli’ di Pisa, il Ministero della Cultura e la biblioteca nazionale ‘Vittorio Emanuele III’ di Napoli, ha prodotto, nei primi tre anni di lavoro, grazie all’efficacia dei ricercatori, varie edizioni critiche della Rassegna dei filosofi di Filodemo. Oggi, con evidente emozione, il coordinatore del team racconta, in questo momento di verifica, i progressi e le scoperte raggiunte, per suggerire di perseguire l’utilizzo di indagini che devono essere fondamentalmente sostenute dai moderni approcci che offrono le applicazioni tecnologiche e scientifiche, grazie alle quali è stato possibile realizzare la nuova edizione dell’Index Academicorum di Filodemo, curata da Kilian Fleischer. Infatti, in questo nuovo libro si possono riscontrare oltre 1000 parole nuove o diversamente interpretate rispetto alla precedente edizione del 1991 di Dorandi. L’aumento del 30% del testo risulta essere molto significativo: esso, infatti, corrisponde alla scoperta di circa 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza, che hanno fornito nuovi indizi storici; le letture attingono a notizie sull’Accademia di Platone, illustrano alcuni aspetti della letteratura ellenistica, si soffermano sulla descrizione della personalità del filosofo epicureo Filodemo di Garada. L’interesse si sposta anche sulla scelta di un lavoro che ha fatto riaffiorare, attraverso indagini accurate, evidenze storiche sconosciute che hanno potuto svelare il probabile luogo di sepoltura del filosofo Platone: nel giardino dell’Accademia ad Atene, vicino al Museion o sacello sacro alle muse. D’altra parte i papiri hanno rivelato anche altri indizi, come la notizia che il filosofo fosse stato venduto schiavo sull’isola di Egina nel 404 a.C., quando gli spartani conquistarono l’isola, o nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Inoltre, altre e diverse letture forniscono un quadro sulle circostanze della corruzione dell’Oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico; si corregge il nome di Filone di Larissa in Filione, allievo di Apollodoro di Atene e dello stoico Mnesarco, il quale morì a 63 anni in Italia a causa di una pandemia influenzale.

Uno dei papiri di Ercolano carbonizzati (MANN – Napoli) – Foto: Giorgio Manusakis

Ci troviamo, in modo inoppugnabile, di fronte ad un patrimonio il cui valore inestimabile è costituito da circa 800 rotoli carbonizzati, fragili tanto da danneggiarsi facilmente nel solo tentativo di srotolarli; una storia straordinaria fatta di un sapere in cui intrecci di studi con diversità di indirizzi recupera, con grande perizia, attraverso i multiformi strati di inchiostro, testi di grande valore filosofico e storico. Da tutto questo emerge una importante riflessione, come sostiene il professore Graziano Ranocchia, e cioè come lo studio dei papiri diventi una metodologia che, nella sua applicazione, rappresenta la stessa tensione intellettuale vissuta nell’azione di uno scavo archeologico, una analisi emozionante che promette incontri nuovi per orientare lo studio verso la scoperta di verità possibili che non possono rimanere nascoste ad una umanità in cerca della propria identità storica. Le tecnologie scientifiche avanzate e i potenti strumenti per la diagnostica hanno supportato questo splendido lavoro di recupero su oggetti di una fragilità estrema, dove qualsiasi manipolazione superficiale, oppure un trattamento inadeguato, avrebbe potuto portare alla loro perdita irreparabile. D’altra parte tutto questo è stato possibile proprio perché il team del CNR-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, insieme agli altri ricercatori, ha usato strumenti come la fotografia tecnica, la macro-fluorescenza a raggi x, la tomografia a coerenza ottica e la microscopia digitale ad alta risoluzione. I filologi computazionali e gli ingegneri informatici del CNR, invece, hanno sviluppato una piattaforma web, open-source e open-access, per l’edizione collaborativa dei papiri ercolanensi che, in questo momento, riscuote un grande interesse della comunità scientifica, in modo tale da tenere informati e aggiornati tutti i ricercatori. Una grande sfida è stata lanciata, così, nel campo delle ricerche e degli studi di papirologia che ha voluto seguire un approccio interdisciplinare per raggiungere obiettivi di nuove conoscenze. Tutto questo iter ha consentito di vedere ciò che l’occhio umano non avrebbe in alcun modo potuto vedere, offrendo all’umanità un prezioso messaggio: quello di salvaguardare e rendere fruibile il nostro patrimonio culturale, tesoro unico, giunto a noi direttamente dall’antichità.

Paola Germana Martusciello

Di admin

36 pensiero su “Una sensazionale scoperta cambia la storia e la filosofia”
      1. Ho letto con interesse questo articolo della dottoressa Paola Martusciello che fin dall’inizio ci introduce, come lei stessa dice,
        ” nelle fitte trame di strati di carbonio e piombo ”
        Il filo emotivo della narrazione ci ha portato ,oltre a conoscere nuove notizie coma quelle su Platone, sulle circostanze della corruzione dell’oracolo di Delfi … , anche quanto l’apporto delle nuove tecnologie e della Intelligenza Artificiale ci aprono orizzonti e verità finora sconosciute e impensabili
        Complimenti per la completezza dell’ informazione

    1. Grande sfida, eccezionali risultati.
      Si rimane veramente stupefatti di fronte a tali ritrovamenti grazie all’utilizzo della scienza.

  1. Il fatto che la cosiddetta intelligenza artificiale frutto di miliardi di euro di investimenti e decenni di ricerche e sperimentazioni aiuti a scoprire verità finora nascoste non fa che aumentare il rispetto e lo stupore pe e il lavoro degli archeologi e degli studiosi che nel passato lavoravano con strumenti oggi risibili. Grazie per aver stimolato questa riflessione.

  2. Un racconto affascinate e coinvolgente .. la spiegazione di un argomento magico reso semplice e scorrevole .. complimenti all autrice

  3. Sarà davvero interessante scoprire i segreti che i papiri custodiscono e approfondire la conoscenza della storia e della filosofia.

    1. Un articolo di notevole importanza perché ci illumina su scoperte storiche e filosofiche. Grazie a questo bellissimo giornale e alla dottoressa Martusciello che con la sua efficace penna ci offre articoli di grande qualità

  4. L’articolo della dottoressa Martusciello evidenzia l’importanza dell’intelligenza artificiale e spinge tutti noi a conoscerla meglio e a riflettere sul suo corretto utilizzo. Complimenti!

  5. Un articolo scorrevolee intrigante, le grandi possibilità dell’intelligenza artificiale danno luogo a una importante scoperta. Brava Paola Martusciello a esporre il tutto con avvincente chiarezza.

      1. Grazie per avere evidenziato quanto inesauribile sia il contributo delle ricerche sui reperti antichi affascinanti come i papiri ercolanensi.Evidenziare quanto sia utile e arricchente integrare metodiche e attrezzature contemporanee a metodologie note e tradizionali rende l articolo particolarmente prezioso: oggi il sapere non può che manifestarsi interdisciplinare, con visioni molteplici perché si ottengano focalizzazioni sempre più significative.

  6. Avevo letto, in questi giorni, del ritrovamento del luogo della sepoltura del filosofo Platone. Adesso. grazie alla Dr.ssa Martusciello, sono riuscito a saperne di più. Sapevo che la lettura dei papiri di Ercolano avrebbe portato ad interessanti scoperte. Finalmente, usando l’intelligenza artificiale, si comincia a decifrarli. Attendiamo altre scoperte.

  7. Stupore assoluto. Sono un modernista ed un contemporaneista ma il fascino dell’antico non manca mai d’intrigarmi, grazie anche ad articoli come questi. Complimenti.

  8. L’uso che in futuro si potrà fare dell’A.I genera spesso legittima preoccupazione ma in questo articolo Paola Martusciello ci porta a conoscenza del valore incalcolabile di queste tecniche così avanzate che consentono di decifrare nuovi elementi su vicende di 2000 anni fa . Quasi una magia …

  9. Questo interessante articolo ci fa capire quanto sia importante e indispensabile l’impiego della AI per usi che possono essere utilissimi in casi di reperti storico-archeologici che altrimenti non potrebbero essere studiati perché fragilissimi e per i quali si rischierebbe l’inutilizzazione. Grazie a questi reperti si possono conoscere tantissimi valori storici e filosofici.

  10. Ancora un interessante articolo di Paola Martusciello sul recupero di importanti reperti archeologici, storici e filosofici…

  11. Complimenti alla dottoressa Paola Martusciello per averci regalato ancora una volta, un articolo così coinvolgente ed interessante

  12. Molto interessante l’articolo della dott.ssa Paola Martusciello, che accuratamente ha descritto le nuove scoperte riguardanti i Papiri Ercolanesi; che ci consentono di aggiungere nuovi tasselli alla conoscenza della storia e della filosofia di un passato greco e romano. L’autrice non trascura inoltre di comunicarci che tali scoperte sono dovute all’utilizzo dei moderni mezzi tecnologici. Un plauso a Paola Martusciello.

  13. Grazie alla dott.ssa Paola Martusciello per questo splendido articolo. Con una comunicazione chiara e coinvolgente apre le porte di un mondo poco conosciuto da tanti

  14. Ho letto con attenzione e curiosità questo articolo che pone una riflessione sulle incredibili potenzialità delle moderne tecnologie.
    Senza dubbio affascina l’idea della possibilità di portare alla luce documenti che credevamo perduti per sempre e che costituiscono materiale prezioso per scoprire aspetti sconosciuti della vita nel mondo antico.
    Il pensiero va ai possibili sviluppi futuri e a chissà quali misteri ancora da svelare.

  15. Articolo molto interessante che mette in rilievo uno dei lati positivi della AI , un utilizzo votato alla conoscenza .
    Per ora ancora non sappiamo cosa ci regaleranno queste scoperte e se in qualche modo cambieranno la Storia

  16. Grazie all’intelligenza artificiale saranno svelati i misteri contenuti nei papiri… Tutto molto affascinante

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