La locandina dell’evento e uno degli acquerelli in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Gli Acquerelli posillipini del maestro partenopeo in esposizione a Napoli presso Il Clubino.
La collina di Posillipo, a Napoli, nella storia della pittura di paesaggio, soprattutto nei secoli XVIII e XIX, ha rappresentato a lungo, per gli scrittori, i viaggiatori e i cronisti del passato, una tappa di descrizione obbligata; certamente non soltanto per la bellezza del paesaggio naturale, ma anche per una stratificazione complessa legata ad avvenimenti mitologici, storici e architettonici, basti pensare alle meravigliose ville che si arroccano e si insediano nelle sporgenze tufacee per diventare parte di quel territorio. Le opere del maestro Antonio Ciraci si presentano, infatti, come meravigliose e dinamiche “impronte” di quella bellezza che pulsa in questo magico luogo marino, pronte a restituire i riflessi baluginanti che si sviluppano nelle armonie vibratorie della luce riflessa in quelle acque cristalline.

Due degli acquerelli in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Sorge naturale una domanda al fruitore: quale è il punto di vista dell’artista? Sicuramente è quello che coglie il suo sguardo stando seduto su uno scoglio, quindi immerso in qualche modo nell’acqua, in quanto il luogo è rappresentato in una frontalità paesaggistica che coglie il dialogo visivo tra esili frammenti naturalistici, come strette lingue di terra, o cespugli dalle tipologie strettamente mediterranee e l’acqua del mare. Tecnica delicata, ma allo stesso tempo di grandi difficoltà esecutive, infatti, prevede il sapiente utilizzo non solo del colore, ma soprattutto la giusta diluizione, nel caso del maestro direttamente usando l’acqua di mare che racchiude in sé una sorta di cristalli salini i quali vengono amalgamati con dovizia attraverso il colore.

Due degli acquerelli in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Tale processo ci spiega come non esiste una tecnica con caratteri precisi, ma dimostra, invece, che l’acquerello si viene configurando diversamente, in ragione relativa, al singolo artista che si adopererà. Ciraci coglie nei suoi lavori, che si presentano come deliziose opere ricche di fluidità armoniose, segni e striature simili a crittografie grammaticali presenti in un libro scritto dalla Natura, che l’artista sembra decifrare in sintonia con le sue emozioni interiori, velando di un certo lirismo l’intera produzione. Nell’osservazione accurata si evidenzia come egli stesso provochi la “forma”, che a sua volta si autodefinisce e si espande diventando quel “quid” di imprevedibilità che racchiude ogni effetto coloristico, questa è la vera essenza dell’acquerello.

Due degli acquerelli in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Nel nostro arco esistenziale tutti noi cerchiamo un luogo elettivo; in tale posto, noi ci entriamo tranquilli per goderne di tutti gli aspetti e, automaticamente, si trasferisce nella nostra anima, dove accade un transfert: il luogo diventa luogo dentro la nostra anima. L’artista realizza questo rapporto con la sua amata Posillipo; infatti, in questo registro visivo fatto di trasparenze, viaggia l’estetica del maestro che ripercorre essenze di luce, attraverso velature perfette, impregnate di emozionanti rigurgiti visivi.

Due degli acquerelli in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Ciraci centra atmosfere precise, pergole, luoghi che diventano memorie della sua infanzia come dimostrano alcune citazioni, ad esempio il rosso aquilone, attraverso trasparenze di una bellezza che certamente non risiede nell’effimero, come dimostra il lirismo che si sprigiona da quelle “impronte” di acqua colorata che rivive, invece, animandosi nel suo sogno segreto, quello di raggiungere le profondità sconfinate della luce racchiusa nelle parti più profonde di se stesso.
L’esposizione è visitabile presso “Il Clubino” in via Luca Giordano 73, Napoli, solo su appuntamento, fino al 27 gennaio.
Paola Germana Martusciello
Non posso fare a meno di ringraziare la redazione di Naos e la professoressa Paola Germana Martusciello per l’ottimo articolo, con foto , sulla mia recente Personale al Clubino.
Le “impronte” impresse su una tela sono il riflesso di un mondo profondo che dal cuore dell’artista comunica direttamente con il fruitore dell’opera…
Grazie a Paola Martusciello per un nuovo interessante articolo sul mondo dell’arte e dell’anima!
Recensione, quella di Paola Germana Martusciello, dove traspare grande partecipazione all’opera e la poetica di Antonio Ciraci. Infatti affonda nella descrizione del processo creativo dell’autore, nel suo mondo che coglie una realtà proiettata verso delle idealita’ che solo ispirandosi al nostro incomparabile territorio si può cogliere. Ciraci ci riesce benissimo e la Martusciello ne sottolinea magistralmente i passaggi.
La descrizione della dottoressa Martusciello è più che dettagliata direi analitica e precisa come sempre Nelle sue opere Antonio Ciraci esalta posillipo in tutta la sua bellezza
Complimenti a Ciraci per la bellissima mostra e s Martusciello per l’articolo
Come sempre l’articolo della prof. Martusciello rende al massimo lo spirito della mostra. Ci immerge nella poetica pittorica del Maestro Ciraci facendocene cogliere la più intima essenza. Bellissime le foto degli acquerelli che ci trasmettono pienamente tutte le emozioni dell’Autore.
Analisi da parte della prof. Paola Martusciello, fluttuante tra i colori acquerellati di A. Ciraci,che ne percepisce il ritmo narrativo sempre a divenire, come versi poetici, talvolta velati di atmosfere misteriose. Il tutto, prima o poi, diverrà presenza.
Bella mostra. Armonia cromatica di alta qualità.
Ottimo articolo e Le foto rendono bene la bellezza degli acquerelli.
È stato un piacere leggere l’articolo della professoressa Martusciello
che con la sua penna ha creato un continuo con il pennello dell’autore Antonio Ciraci
Con la stessa grazia leggera degli acquerelli si è addentrata nelle molteplici sfumature dei dipinti restituendoci una più completa interpretazione.
Gradevolissimi e leggeri come schizzi d acqua, appunto impronte come definisce amabilmente la storica dell arte questo excursus pittorico, grazie sempre a questa rivista e alla dottoressa Martusciello
Una mostra gradevolissima accompagnata da una descrizione puntuale grazie alla dottoressa Martusciello