L’edificio dell’Ostrichina – Foto: Paola Germana Martusciello
Una mostra di arte contemporanea, aperta fino al 30 agosto, unisce artisti italiani e spagnoli al Parco Borbonico del Fusaro.
Nel suggestivo scenario del Parco Borbonico del Fusaro, proprio di fronte la Casina vanvitelliana, si erge l’edificio settecentesco dell’Ostrichina che accoglie, nelle sale espositive adiacenti la pinacoteca locale, una avvincente mostra intitolata Congiunzioni Mediterranee, curata da Alessandra Maisto e presentata dalla sottoscritta, che già ha avuto modo di conoscere e apprezzare gli artisti che vi prendono parte. Spagna e Italia, dunque, si ‘congiungono’ in un unico linguaggio, quello universale dell’arte, anche se ciascuno con le proprie cifre stilistiche, con i particolari segni emotivi, magici e culturali. Un abbraccio simbolico di impatto narrativo, che concentra la sua forza in un importante principio: quello del riconoscimento della bellezza racchiusa nei molteplici aspetti delle diversità logico/espressive. Si tratta di un intrigante incontro, un gioco visivo retto da apparati culturali di spessore, che insegue un sistema di scambio per ritrovare l’essenza dell’arte proprio tra le tracce di quei linguaggi diversi.
Roberto Sanchez, ‘Maestrale sul golfo’ – Foto: Paola Germana Martusciello
Un viaggio visivo nelle strutture segnico/linguistici, ciascuno con il suo personalissimo stile: un dialogo che cerca confronti per aprire dialettiche, tra culture simili, presenti nel nostro Mediterraneo, ma soprattutto per poter rintracciare quelle radici comuni che sono le origini delle nostre identità. Infatti, la mostra prende corpo, man mano che il visitatore si addentra nelle sale, per offrire il suo originale significato nella compresenza, costituita da noti artisti italiani quali Paola Giordano, Mario Lanzione, Maria Sara Pistilli, Roberto Sanchez, e altrettanto famosi artisti spagnoli come Alberto Balanguer, Xavi Ferragut, Alicante Mateos e Enzo Trepiccione, che, per totalità di intenti, celebrano la diversità dei linguaggi nell’unione più sacra dell’universalità dell’arte. Gli artisti di Congiunzioni Mediterranee si ritrovano, quindi, per evocare la memoria dei primi segni rupestri, la bellezza classica dei Greci, con il loro universo di perfezione nella realizzazione delle splendide forme, e ancora per ritrovarsi nel racconto delle logiche costruttive e pittoriche del Rinascimento italiano e nelle forme geometriche delle correnti dell’Astrattismo.
Mario Lanzione, ‘La danza della geometria’ – Foto: Paola Germana Martusciello
Si può comprendere, così, come il Mediterraneo sia un contenitore di storie, ricco di suggestioni di memorie antiche e recenti, e rappresenti, dunque, l’essenza del nostro essere comune, ma anche il mezzo per poter entrare in connessione con le altre culture dei popoli diversi che lo abitano. D’altra parte il filo comune che lega gli artisti è anche la τέχνη (téchne), quella complessa rete di saperi che si intrecciano, si rincorrono, sempre con una tensione creativa, diventando partecipi di un misterioso gioco che li coinvolge e li rende, allo stesso tempo, complici del processo creativo. Volgendo lo sguardo verso le opere esposte ci soffermiamo, in questo nostro viaggio artistico, nella prima sala espositiva, che accoglie tre dipinti di grande attrazione, eseguiti in acrilico e veline su tavola, dell’artista Mario Lanzione, maestro storicizzato, cofondatore del Gruppo Astrattismo Totale. Le sue opere, riconosciute ed apprezzate, sono presenti nei musei di arte contemporanea, in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Le tavole qui esposte si intitolano: La danza della geometria e I colori della storia. L’Astrattismo totale, di cui Lanzione è l’esponente più significativo, si evidenzia con la presenza di un respiro visivo, toccante e spiritualistico. Infatti, l’uso delle veline imprigiona la luce in un delicato e raffinato assemblaggio pittorico, modulato da sapienti interventi coloristici materici, che rappresentano il nesso del suo lessico.
Mario Lanzione, ‘I colori della storia’ – Foto: Paola Germana Martusciello
Nella stessa sala si affiancano le opere di Roberto Sanchez, fondatore del Museo Minimo di Fuorigrotta. Le sue opere si intitolano: Maestrale sul golfo e Chitarra flamenca; in esse prende forma l’Astrattismo progressivo, una sorta di dinamismo applicato alle forme geometriche, in cui il gesto che accompagna e sviluppa l’arte è un moto contenuto, ma cinetico, continuo nelle sue forme astratto/geometriche che si svincolano da ogni irrigidimento lessicale. Infatti, il moto si libera dalle rigide geometrizzazioni dell’Astrattismo, per aprirsi in una dimensione metafisica. Le sue opere, inoltre, presentano una sapiente elaborazione tecnica del pastello ad olio misto ad acrilico.
Roberto Sanchez, ‘Chitarra flamenca’ – Foto: Paola Germana Martusciello
Maria Sara Pistilli, la prima pittrice, in ordine espositivo, con le sue opere Oblio e Ricami di mondi, oltrepassa i limiti di un linguaggio stereotipato, attraverso una espressività segnica di forte valenza, tendente all’informale. L’artista utilizza filtri onirici di contrasto e sfocature, per vagheggiare realtà inconfutabili: una ricerca linguistico/espressiva tumultuosa e intrigante.
Maria Sara Pistilli, ‘Oblio’ – Foto: Paola Germana Martusciello
L’altra pittrice, Paola Giordano, ci introduce, invece, nelle visioni marine dei fondali del Mediterraneo attraverso una pittura che, a tratti, evoca connotazioni surrealiste: Verso il volo e Maschere, due opere di interesse, esprimono, attraverso l’uso di una sapiente manualità tecnica, una chiave interpretativa di gusto neoromantico.
Paola Giordano, ‘Maschere’ – Foto: Paola Germana Martusciello
Il primo spagnolo in esposizione che analizzeremo è l’artista Xavi Ferragut di Algemesi, una comunità valenciana. Il suo percorso si potrebbe definire quello di un artista che ricerca la pietra filosofale, infatti studia ed applica gli effetti luministici delle lamine d’oro in rapporto costante alle varianti della luce e alla percezione dei colori; per la sua ricerca espressiva utilizza lastre dorate e vernici. Per le dorature si serve delle tradizionali tecniche a guazzo brunito, cesello, graffito e punta di pennello; mentre per l’imprimitura combina insieme colle organiche e alabastrine che restituiscono effetti di uno stile che reca in sé contaminazioni di gusto orientale. Le sue opere evocano i temi del silenzio, dell’infinito e della tranquillità, infatti i titoli ci illustrano le suddette tematiche: Silenci, Buscant en l’infinit e Tranquillat.
Le opere di Xavi Ferragut in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Segue Alicante Mateos, un artista nato ad Alicante, città con la quale egli stesso si identifica fino al punto di firmarsi con il suo stesso nome. Influenzato dall’allegria e dai moti di estroversione e di dinamismo tipici del suo essere mediterraneo, racconta, nel suo linguaggio artistico, attraverso un segno eloquente, la sua storia umana. Ci rivela tutto questo in tre opere: Tricorno, Trifasico e Neko, realizzate in acrilico e acquerello su carta. Alberto Balaguer, un altro degli artisti spagnoli in esposizione, esprime un orientamento diretto verso ambiti esoterici e recupera spesso, nelle sue opere, anche l’aspetto del mito. Il suo universo linguistico/espressivo svela uno stile fortemente plastico, il linguaggio, infatti, spesso è accompagnato da un deciso gusto rinascimentale per l’evidente recupero di statue antiche ed elementi architettonici a indicazione prettamente classica. Le opere esposte sono intitolate: Estudio para Solve et coagula e Vanitas.
Balaguer e Paola Germana Martusciello raccontano le intersezioni magico/esoteriche del Rinascimento
Enzo Trepiccione, invece, nasce a Caserta ma, da oltre vent’anni, vive in Spagna. Il suo racconto si incasella in scatole della ‘memoria’ dove il linguaggio recupera i segni ancestrali o quelli rupestri, in cui l’artista recupera forme che simboleggiano tutti gli elementi recuperati da un mondo magico, fatto di storie nascoste tra uccellini, rivoletti di fresche acque, magie di sciamani.
Le opere di Enzo Trepiccione in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello
Il suo stile, sicuramente per vivacità e cromatismo, è fortemente influenzato dagli azulejos, usati in territorio spagnolo per restituirne i forti effetti di un raffinatissimo decorativismo. In mostra espone con due opere eseguite con tecnica mista su carta: Il giardino del mago e Da una favola come pretesto, sempre su carta e tecnica mista.
Paola Germana Martusciello
Non lo sapevo! Ci andrò sicuramente! Questi articoli sono perle preziose!
Profondo ed esaustivo, sia nei commenti che nelle foto, l’articolo della prof.ssa Paola Germana Martusciello, che ha saputo cogliere il senso generale di questa ottima mostra e la precipua connotazione delle opere dei singoli artisti, nonché gli elementi di coniugazione col Territorio ed in particolare con la magnifica location ospitante.
Articolo interessante
L’articolo mi ha spinto ad una visita prima che la Mostra chiuda, alla ricerca degli scorci e delle istallazioni fotografate da Martusciello. Grazie!
Bellissimo articolo
Grazie per questo splendido articolo alla prof.ssa Paola Germana Martusciello
Dopo la presentazione al vernissage già acuta ed esaustiva, Paola Germana Martusciello corona questa esperienza critica con un’articolo da.. incorniciare!
Interessante questo articolo sulle congiunzioni artistiche italiane spagnole, il ductus narrativo si scioglie in una prosa ricca di spunti accompagnati da una descrizione sintetica ma approfondita dei linguaggi dei singoli artisti.
Un filo conduttore ci guida dalla precedente ed esaustiva descrizione, effettuata prof.ssa Paola Germana Martusciello, della Casina vanvitelliana all’edificio settecentesco dell’Ostrichina. Questo filo indirizza il percorso nel multiforme scenario del “mare di mezzo”, il nostro mediterraneo, come spazio di scambio, di confronto e di identità. Paola presenta all’interno di questo edificio la mostra intitolata “Congiunzioni Mediterranee”; delucida il senso dello scambio e dell’incontro per ritrovare l’essenza dell’arte tra le tracce di linguaggi diversi. Paola valorizza, dunque, la ricerca dell’identità nella diversità, ripercorre il cammino verso il recupero di un corretto approccio alla dominazione spagnola a Napoli. Ed è rilevante come nella mostra si ipotizzino percorsi molteplici attraverso lo spazio fondante di un percorso artistico a vocazione universale.
Se nn ci fossero questi articoli alcune chicche come questa resterebbero sconosciute .. davvero complimenti !!!
Grazie a questa bellissima rivista che ci aggiorna sulle mostre del nostro territorio con descrizioni distintive di stile
Grazie Paola Germana Martusciello…sei una garanzia! Come sempre articolo curato, dettagliato e molto interessante!
Il tema del Mediterraneo mi è particolarmente caro. Questa mostra evoca tutta la nostra storia e mette in relazione stili artistici diversi. Veramente interessante da visitare con le descrizioni perfette di Paola Martusciello.
Foto e descrizione impeccabili di questa immaginifica mostra in un contesto di sublime bellezza!!!
Ecco che ancora una volta le splendide acque del Lago Fusaro fanno da sfondo ad una bella mostra dal sapore artistico storico e letterario, allestita presso il parco borbonico del Fusaro. “Congiunzioni Mediterranee” , una esposizione di opere pittoriche realizzate tra Italia e Spagna cui fa da ponte il nostro magnifico Mediterraneo. Grazie alle parole della Professoressa Paola Martusciello ne veniamo a conoscenza: come sempre descrivere iniziativa con competenza e professionalità consentendoci di vivere, già nelle sue parole, l’emozione di tutto questo. Magnifica a mio avviso l’opera di Paola Giordano che mi colpisce per la scelta dei colori, per il calore del dipinto, per la rappresentazione della natura Marina come opera artistica di grandissimo valore. Una scultura naturale. Non da meno il lavoro di Xavi Ferragut con le sue magnifiche lamine d’oro e quello di Enzo Trepiccione che ricordando la pittura rupestre e il mondo magico infantile, ci regala gioia e spensierata regressione.
Paola Martisciello ci ha abituati a una prosa chiara ed efficace per farci addentrare nei fenomeni artistici contemporanei. Ci è riuscita anche stavolta.
Il forte legame che unisce la nostra città alla Spagna rimane indissolubile nel tempo . La prof .ssa Martusciello descrive e analizza sapientemente le tematiche e i diversi stili degli artisti che vi partecipano mettendo in risalto come l’evoluzione artistica non abbia scalfito questo intreccio tra le due culture. Il suo articolo ci consente di “visitare” virtualmente la mostra. Complimenti !
Interessante articolo di Paola Martusciello su questa mostra collettiva dal titolo “Congiunzioni Mediterranee”…
Bravissima Paola, sempre puntuale, precisa e profonda.I tuoi articoli illuminano il nostro cammino verso l’arte e la poesia.Sono spesso guida imprescindibile al soddisfacimento dei nostri bisogni culturali.
Ancora una volta Paola Martusciello ci guida con la sua prosa scorrevole e accattivante alla scoperta e/o all’approfondimento di opere interessanti ospiti di mostre della nostra città.
Bellissimo articolo e bellissime le foto che fanno apprezzare le opere di questi grandi artisti.
Grazie Paola Martusciello, come sempre un ottimo lavoro!!
È favoloso questo viaggio artistico tra Spagna e Italia Lo scambio culturale è un intrecciarsi di tecniche e simboli descritti ampiamente dalla dottoressa Martusciello
L’arte non ha confin linguistici ,neanche territoriali: bello questo articolo sull’università dell’arte
Articolo interessante che ci fa apprezzare la ricchezza di questa mostra di opere d’arte. Belle le foto.
Le analisi della Dott.ssa Paola Germana Martusciello colgono il senso di ciò che viene da Lei scandagliato. Nonostante io sia lontana ed impossibilitata a recarmi a tali eventi culturali, mi sembra di esserci stata. Lettura sempre coinvolgente. Complimenti
Esaustiva nella lettura analisi degli artisti espositori.
La Martusciello ancora una volta riesce a svolgere il suo ruolo di Virgilio. Complimenti anche alla Maisto per l’organizzazione.
L’articolo non è solo didascalico di questa splendida mostra, è molto di più, è un filo d’Arianna che permette a chi, come me interessato ma bisognevole di una guida illuminata, di poter avere un giusto approccio. Le belle foto sono il corollario che impreziosisce l’articolo. Grazie professoressa Martusciello.
Molto bello.
Grazie
Ottima presentazione
che La prof Martusciello fa di ogni artista e dalle foto si evince che in comune hanno i colori del mediterraneo. Interessante mostra…da andarci
Molto bello.
Grazie
Colgo l’occasione per un plauso alla rivista, ottimo strumento di informazione ed approfondimento sui temi dell’ arte e della cultura!
Descrizione chiara e puntuale come sempre
Grazie !