Screenshot dal trailer del film “Marcello mio” – Copyright: Ad Vitam Distribution

Il regista Christophe Honoré e Chiara Mastroianni, figlia del celebre Marcello, riportano sullo schermo uno dei più grandi attori del Novecento.

Marcello mio è un’opera cinematografica singolare, concepita come una composizione musicale delicata, caratterizzata da un malinconico incanto. Il tempo scelto dal regista Christophe Honoré per la rappresentazione scenica è l’estate, stagione durante la quale l’attrice Chiara Mastroianni, enigmatica ed elegante, si trasforma nel papà Marcello. Con indosso abiti neri e occhiali spessi, utilizzando la verbosità garbata del grande attore, la protagonista del film fa letteralmente rivivere il padre attraverso un gioco di specchi e con una verosimiglianza tale che chi le ruota intorno la chiama, in modo del tutto naturale, Marcello. Il regista, al traguardo del suo sedicesimo lavoro da cineasta, crea una trama sottile di emozioni e ricordi alternati ad una realtà costruita sull’intreccio tra psicanalisi e spiritismo. Le identità di padre e figlia, infatti, si mescolano e si sovrappongono delicatamente nel viaggio compiuto da Chiara-Marcello attraverso le location comprese tra Parigi, Roma e Formia. Concepito da Honoré innanzitutto come un grande omaggio ad uno dei massimi attori del Novecento, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, il film è anche un atto d’amore del regista nei riguardi di Chiara Mastroianni, sua grande amica, già presente come protagonista in sette sue opere. La trama, alquanto semplice, crea però lo spunto per uno sviluppo originalissimo: la sceneggiatura è frutto dell’invenzione del regista, ma i personaggi sono incredibilmente autentici nell’interpretazione di sé stessi. Chiara Mastroianni sconcerta chi le sta intorno nella bizzarra scelta di far rivivere il padre attraverso il meccanismo della mimesi: gli altri componenti del cast, a questo punto, non possono far altro che assecondarla, tra lo stupore e una sottile e divertita complicità. Nel film si fa strada il tema del viaggio che ripercorre i luoghi tanto amati dall’attore tra la Francia e l’Italia. Gli altri attori, muovendosi tra fiction e realtà, interpretano sé stessi al pari della protagonista. Catherine Deneuve offre una prova magnifica e toccante: è l’elemento di continuità tra la passata stagione del cinema e quella presente. Completano il quadro delle emozioni messe in scena Melvil Poupaud e Benjamin Biolay, amici e familiari veri, dalle voci profonde e morbide di grande dimensione umana. Toccante anche la prova di Stefania Sandrelli. La colonna sonora di Alex Beaupain è avvolgente, rimanda continuamente a desideri e ricordi che si accavallano lungo tutto l’arco narrativo.Marcello mio è un film molto originale, che ci appartiene poiché invita ad una riflessione profonda sulle nostre identità, su ciò che inevitabilmente ci lasciamo alle spalle e su come il ricordo e i sentimenti possano intrecciarsi attraverso la trama degli affetti familiari e dell’amicizia. Non è solo un omaggio ad uno dei maggiori protagonisti del cinema del Novecento, ma anche a tutti quelli che si ritrovano irrimediabilmente perduti nel dedalo delle proprie esistenze. L’accoglienza del film ha suscitato pareri discordanti. La critica estera lo considera banale e narcisistico, salvando solo la parte di Catherine Deneuve, mentre la critica italiana si è generalmente espressa con recensioni positive seppur non entusiastiche, sottolineando il pregio del carattere ironico e al tempo stesso malinconico dell’opera.  Il film, presentato al Festival di Cannes 2024, è in corsa per aggiudicarsi la Palma d’oro.

Specifiche foto:
Titolo: Screenshot dal trailer del film Marcello mio
Detentore del copyright: Ad Vitam Distribution
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Marcello_mio.png

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