Un momento dell’evento – Foto: Giorgio Manusakis

Presentato ieri a Napoli il libro ‘Napoli e Risorgimento greco – 1821-2021’

Nel 1821 in Grecia ebbe luogo l’insurrezione che liberò i greci dalla dominazione ottomana durata quasi quattro secoli. Nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del bicentenario della Rivoluzione greca, organizzate in tutto il mondo dal comitato GREECE 2021, nel giugno 2021 fu allestita una mostra in contemporanea nell’Archivio di Stato di Napoli, gli Archivi Generali della Grecia ad Atene e l’Istituto di Studi Ciprioti di Nicosia, in cui furono esposti storici e importanti documenti dove veniva evidenziato il ruolo dei filelleni napoletani nella Rivoluzione greca. Infatti, sebbene sia risaputo quanto importante fu la Rivoluzione greca del 1821 nella storia di quel periodo ispirando, peraltro, le numerose insurrezioni che vi furono in tutta Europa, non va dimenticato quanto influente fu la comunità ellenica nella cultura napoletana per comprendere il ruolo primario di Napoli e dei filelleni napoletani nella rivolta greca. Ma questo contributo è descritto molto dettagliatamente in un libro di cui parleremo in un prossimo articolo. Ieri, 23 giugno, invece, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel Salone degli Specchi di Palazzo Serra di Cassano a Napoli, è stato presentato il libro Napoli e Risorgimento greco – 1821-2021. Il volume è il catalogo della mostra allestita nel giugno 2021 a Napoli, Atene e Nicosia, edito dal Poligrafico dello Stato ellenico per conto degli Archivi Generali della Grecia che lo hanno finanziato. Autori del libro il prof. Jannis Korinthios, ideatore anche della mostra stessa, e Amalia Pappà, direttrice degli Archivi Generali dello Stato in Grecia. Come per la mostra, l’importanza del volume è nei numerosi documenti custoditi dai tre enti che testimoniano il fondamentale contributo del filellenismo napoletano nell’insurrezione greca. Tra essi troviamo molte lettere dei rivoluzionari, anche cifrate al fine di non renderle leggibili, diverse informative e verbali del Consiglio dei Ministri e di Stato del Regno delle Due Sicilie in cui i consoli inviano rapporti sulle numerose depredazioni delle navi greche contro i mercantili europei, rapporti in cui si segue attentamente l’evolversi della situazione in Grecia, richieste di invio di navi a protezione dei mercantili e molto altro ancora. Tra i documenti in esposizione all’Archivio di Stato di Napoli spiccano una dettagliata relazione, con tanto di disegni, della battaglia di Navarino e le memorie storiche dell’assedio di Mesolongi, entrambe scritte da Giovanni Romey.

Una pagina della relazione di Giovanni Romey sulla battaglia di Navarino – Foto: Giorgio Manusakis

Alla presentazione di questo importante volume storico, oltre agli autori, il prof. Jannis Korinthios e la direttrice degli Archivi Generali dello Stato in Grecia Amalia Pappà, sono intervenute numerose autorità locali e greche, tra cui l’ambasciatrice di Grecia in Italia, S.E. Eleni Sourani, l’ambasciatore di Cipro in Italia S.E. Yiorgos Christofides, il ministro plenipotenziario dell’ambasciata greca in Italia Despina Koukoulopoulou, il vice prefetto Giovanni Lucchese, il reverendissimo vescovo ortodosso Georgios Antonopoulos, il console di Cipro a Napoli Pavlos Kyprianou, il presidente della Società Filellenica prof.Marco Galdi, l’ex assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele.

2 pensiero su “Il filellenismo napoletano nel Risorgimento greco”

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