Sfinge dei Nassi (570-560 a.C.) – Museo Archeologico di Delfi, Grecia – Foto: Giorgio Manusakis

Questa statua in marmo, posta in cima ad una colonna dorica alta circa dieci metri, fu donata dagli abitanti dell’isola di Naxos al santuario di Delfi e raffigura la celebre sfinge con testa di donna, corpo di leone e ali di uccello.

Di Sfingi, Σφίγξ in greco, ne esistono due tipi: quella egizia e quella greca.

La prima rappresenta la potenza regale del faraone ed è un monumento funerario formato da un corpo leonino e dal volto del faraone. La seconda è quella greca, nata da Echidna e da Tifone, e che aveva corpo di leone alato e petto e testa di donna. Le Muse le avevano insegnato un enigma e, stando seduta sul monte Ficio, poneva ai Tebani questo enigma:
“chi è l’essere che ha una voce sola, e prima ha quattro, poi due, poi tre gambe?” I Tebani avevano ricevuto un oracolo secondo il quale si sarebbero liberati della Sfinge solo quando avessero risolto il suo enigma; per questo spesso si riunivano a discuterne il significato, ma siccome non ci riuscivano, la Sfinge ogni volta prendeva uno di loro e lo mangiava. Edipo, ascoltato l’enigma della Sfinge, riuscì a risolverlo: la soluzione era “l’uomo”. Infatti da bambino ha quattro piedi, perché cammina a quattro zampe; da adulto due piedi; e da vecchio tre, perché si appoggia al bastone. La Sfinge sconfitta si gettò giù dalla rocca e morì (fonte: www.miti3000.it).

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