Mario Lanzione con una delle sue opere – Foto: Paola Germana Martusciello

Inaugurata il 5 aprile a Napoli, presso la galleria d’arte ‘M.A. – Movimento Aperto’, la personale di Mario Lanzione.

a cura di Paola Germana Martusciello

Nello spazio artistico ‘Movimento Aperto’ di Ilia Tufano, a Napoli in via Duomo 290, si è inaugurata la personale, PRIMAVERAESTATEAUTUNNOINVERNO, dell’artista Mario Lanzione. Un evento di spicco, realizzato attraverso una performance raffinata ed equilibrata dove il delicato intreccio tra le note vivaldiane e i ritorni visivi delle poesie ha introdotto e accompagnato, garbatamente, il visitatore verso un viaggio misterioso e accattivante, in uno spazio sconosciuto alla razionalità oggettiva della sua realtà visiva. Infatti, in un mondo aniconico, composto da carte veline e campiture incerte, dove i contorni indefiniti e sfumati, di chiare assimilazioni leonardesche, si accompagnano ad echi di geometrie giottesche, che rimandano silenziosamente a spazialità esperite, attraverso un colore che man mano diventa materia, proprio in questo silenzioso universo si anima una dialettica serrata tra aspetti geometrici e informali, dando luogo alla rappresentazione di quella nuova  corrente artistica che prende il nome di Astrattismo Totale di cui Mario Lanzione non solo è uno dei fondatori e teorico ma, soprattutto, un perfetto esecutore.

Due delle opere in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello

Infatti, in queste interessanti opere che rappresentano le stagioni, il tema del tempo e dello spazio si alimenta e si snoda attraverso la luce che si instilla tra le pieghe delle veline: luce e materia sono campi di forze, diventano gli archetipi di questa pittura che, attraverso i suoi codici visivi, ci trasporta in una dimensione interamente spirituale, in un inconscio collettivo alla ricerca dell’invisibile, non rendendosi conto che invece lo possiede interamente all’interno della propria essenza. In questa visione artistica l’Astrattismo Totale ridisegna l’uomo in un nuovo umanesimo; infatti, egli non fa più affidamento sulla propria ragione per comprendere la realtà, ma sente l’esigenza di esplorare nuove possibilità che lo spingono a raggiungere un ‘oltre’ carico di mistero, a voler varcare la soglia. Ed è proprio attraverso il linguaggio artistico che trova una chiave possibile per entrare in connessione con l’infinito e raggiungere la sua spiritualità, attraverso quel delicato processo in cui avviene una sorta di armonizzazione degli elementi razionali e irrazionali. In questa dinamica esperenziale si inserisce anche l’atto di consapevolezza del recupero del concetto della quarta dimensione, proprio quella che Apollinaire definì come ‘coscienza’ in cui avviene quel particolare e numinoso passaggio dallo spazio/tempo allo spazio/cosmico, necessario per sviluppare il processo cognitivo.

Due delle opere in esposizione – Foto: Paola Germana Martusciello

Troviamo, infatti, in Lanzione una spontanea riconciliazione tra una sperimentazione di tradizione pittorica, ben acquisita e oltrepassata, una sorprendente unità vitale che si sviluppa tra poesia e abilità tecnica, lirismo e consapevolezza manuale, una pittura ricca di conoscenze tecniche abilmente gestite, di accorgimenti precisi e sapienti che indicano un lavoro di alta fattura, suggerito da un ‘ordine interno’ insieme ad un intimo lirismo che apre percorsi alla libertà dell’emozione creatrice. Lanzione comprende bene che il suo excursus pittorico lo deve condurre all’opera d’arte come rivelazione dell’io creativo (spirituale), un ‘Io’ che cattura la trans-realtà delle cose e le restituisce sulle tavole, dopo averne colto le forme aniconiche, ordite secondo nuovi significati, selezionate dal suo occhio implacabilmente attento ai più fluttuanti indizi e sfumature. I paesaggi delle quattro stagioni dell’artista rappresentano, così, ‘il luogo di mezzo’, una pittura ormai matura, in cui si attivano campi di forze sconosciute che tendono ad una sorta di svelamento, un oltrepassare il dato certo, un chiaro riferimento a “quella siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude…”; una pittura che vuole, senza alcun dubbio, scavalcare ogni limite per diventare metafora di una visione e meditazione sull’essenza e sul significato della vita, attraverso una ricerca pittorica che individua, nel concetto sostanziale, che individua la luce/colore come medium il quale trasforma il dato oggettivo, facendo in modo che tutto quello che è, è possibile ritrovarlo dentro ogni universo infinito. L’immaginazione, il momento ideativo dell’opera, può oltrepassare i limiti e spingersi a conoscere altre realtà possibili. Infatti, scrive Lanzione nel testo ‘Astrattismo Totale’: “come esseri sensibili abbiamo il dovere di ricercare le nostre origini e quella spiritualità che ci consente di rispettare la personalità di ogni individuo….”, un vero e proprio invito a navigare non più come eroi epici fatti di sola materia e istinto, ma come esseri in cui la spiritualità ha liberato gli inganni della mente, pronta a svelare le verità assolute per immergersi nell’immensità dell’universo e approdare sulle sponde che riconducono verso territori inesplorati per riconnettere l’uomo al ‘Sacro infinito’. Promotore di sodalizi e gruppi artistici, Mario Lanzione è tra i fondatori del Gruppo Generazioni; con i maggiori protagonisti dell’arte astratta in Campania, nel 2012 fonda, con Antonio Salzano e Giuseppe Cotroneo, il Gruppo Astrattismo Totale, di cui è teorico dei principi ideologici redatti nei cataloghi da ‘ARTE/studio-G5IN/out’ di Benevento del 2013 e ‘Paparo Edizioni’ di Napoli del 2014. Nel 2023 scrive il trattato Movimento Internazionale per l’Astrattismo Totale, presentato al Museo delle Arti Applicate di Nocera Superiore (SA) e al Museo di Arte Contemporanea di Petrer, Alicante (Spagna). Nel 2022 gli viene assegnato il Premio alla carriera, per la XXXIII rassegna d’arte contemporanea del Porticato Gaetano, presso la Pinacoteca di Gaeta. Le sue opere sono presenti nei musei di arte contemporanea ed in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

La mostra resterà aperta fino al 26 aprile ed è visitabile il lunedì e il martedì dalle 17 alle 19, il giovedì dalle 10.30 alle 12.30 o, eventualmente, su appuntamento da concordare telefonando al numero 3332229274.

Mario Lanzione con Ilia Tufano durante l’evento – Foto: Paola Germana Martusciello

Di admin

34 pensiero su “Un nuovo umanesimo in chiave aniconica nell’Astrattismo totale di Mario Lanzione”
  1. Le opere del Maestro Lanzione, nonostante il pieno astrattismo, raccontano con chiarezza il freddo ed il caldo, gli opposti, le stagioni e la scansione del tempo. Ottima analisi colma di suggestione, come sempre, di Paola Germana Martusciello.

    1. Articolo molto interessante, scritto in maniera chiara che guida il lettore come fosse presente alla mostra. Bravo all’artista e ai curatori della pagina.

  2. Per me una bella interessante sorpresa di questo tipo di astrattismo, ottimo l’articolo che a me non esperto ha aperto una finestra rendendolo più fruibile.

  3. Finalmente un articolo che decodifica con un linguaggio alla portata di tutti l arte astratta Complimenti alla dottoressa Martusciello

  4. L arte astratta diventa avvicina Ile e affascinante linguaggio in questa puntuale e felice digressione. Complimenti alla giornalista

  5. L’analisi esaustiva della dr. Martusciello sulla produzione pittorica di Mario Lanzione mi rende semplice l’approccio a questo tipo di astrattismo accompagnandomi alla visione della mostra.

  6. Ringrazio Paola Martusciello per il bellissimo e interessante articolo sulla mia mostra. Non perché mi riguarda (chi leggerà l’articolo con attenzione, capirà) ma, questo testo critico, è di un grande spessore storico/culturale che si pone all’avanguardia della critica d’arte come Intermediaria tra l’artista e il fruitore. Martusciello, in poco più di una pagina A4, è riuscita ad individuare e raccontare le radici, le fondamenta, gli sviluppi e le possibilità future della mia pittura. Cosa da poco? Io credo di no. Da Leonardo a Giotto, a Carrà; dall’informale all’astrattismo Geometrico; da Leopardi alla possibilità di un nuovo umanesimo, Paola ha spiegato molto bene il progetto artistico/culturale dell’Astrattismo Totale.

  7. Ottimo articolo di Paola Martusciello che ha perfettamente colto la cifra delle rarefatte atmosfere liriche di uno dei migliori astrattisti italiani in circolazione. Un plauso a Mario Lanzione e alla sua bellissima personale alla Galleria MA di Ilia Tufano, in via Duomo a Napoli. Una mostra assolutamente da visitare.

  8. Bellissimo articolo .. un applauso alla dott Martusciello per la sua naturale chiarezza nell esposizione

    1. Interessante articolo di Paola Martusciello sulla esposizione di Mario Lanzione presso il MA di Ilia Tufano.

  9. L’arte è suggestione ed osservando le opere di Lanzione sono rimasto affascinato dal cromatismo e dalla sua tecnica complessa e suggestiva .L’artista come ci ha illustrato nel suo articolo Paola Martusciello riesce a varcare la soglia della realtà nel solco di questo astrattismo totale di cui è con merito uno dei fondatori

  10. L’analisi esaustiva della dr. Martusciello sulla produzione pittorica di Mario Lanzione mi rende semplice l’approccio a questo tipo di astrattismo accompagnandomi alla visione della mostra.

  11. Articolo molto interessante che, in maniera ampia e precisa, riesce ad analizzare la suggestione creata da opere di non facile fruizione.
    Attraverso una ricca panoramica di riferimenti e approfondimenti offre spunti interpretativi e stimoli all’immaginazione che accompagnano l’osservatore in questa particolare esperienza percettiva.

  12. Grazie a Paola Matusciello, mi ha fatto conoscere l’Astrattismo Totale. Ammetto che non sono ferrato su questo tipo di pittura, ma, dopo la lettura, guarderò i quadri astratti con un occhio diverso. Fulvio de Innocentiis

  13. Articolo stupendo ricco di riferimenti ed interpretazioni che stimola la curiosità e ci fa entrare nel mondo dell’arte astratta di questa mostra!

  14. Paola Germana, scrive sempre con molta diligenza e interesse. Per questo motivo leggerla è sempre uno stimolo ad andare al senso delle cose. Come ha fatto con questo articolo.

  15. Ho letto con molto piacere l’articolo di Paola Martusciello, la sua scrittura è limpida, accompagna il lettore in un percorso che lo porta a scoprire il senso di un lavoro complesso, sedimentato nella storia personale di Mario Lanzione così come nella storia dell’astrattismo , in particolare di quello quello napoletano. Sono molto grata a lei ed alla rivista Naos, che sto cominciando a conoscere .

  16. Non conoscevo l’artista e la sua opera ma quest’articolo è stato molto chiaro per renderne lo spirito.

  17. Un bellissimo articolo
    Molto esoterico
    La sua analisi introspettiva da la giusta chiave di lettura di come l’artista “ navigando “ in se stesso trasmuta e realizza
    E’ ciò che potrebbe essere definita alchimia ma solo per chi è dotato di questa sensibilità e riesce a riconoscerla

  18. La lucida prosa della Martusciello è riuscita in un’impresa che qualche settimana fa avrei definito miracolosa: mi ha fatto accostare e iniziare a comprendere l’arte moderna astratta, verso cui nutrivo un’avversione che ritenevo inossidabile, ma che in realtà era solo pregiudizio e non-conoscenza (consentitemi, misericordiosamente, di non dire ignoranza).
    Grazie Paola.

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