Annecy, canale – Foto: Giulietta Vizzotto
Nel cuore delle Alpi dell’Alta Savoia, la bella cittadina di Annecy si mostra in tutta la sua romantica bellezza.
A cura di Giulietta Vizzotto
Annecy: breve storia dalle origini romane all’Ottocento
Le origini di questa piccola ma incantevole cittadina francese risalgono al 121 a.C., quando il console romano Quinto Fabio Massimo, sconfitte le tribù locali, iniziò la colonizzazione dei suoi territori. Fu sotto il controllo dell’Impero romano, infatti, che furono costruiti l’acquedotto, i templi, il teatro e i due fori, rendendo prospero il commercio con il resto d’Europa. A partire dal III secolo d.C., a seguito delle invasioni barbariche, l’Impero si indebolì e nel 259 Annecy fu rasa al suolo; gli abitanti furono quasi tutti uccisi e i superstiti trovarono rifugio nelle grotte di Mont Veyrier. La città fu poi occupata prima dai Burgundi e successivamente dai Franchi. Costretti a lasciare la pianura, i suoi abitanti si rifugiarono sulla collina di Anniciaca, oggi nel comune di Annecy-le-Vieux, che diede in seguito il nome ad Annecy.
Le invasioni barbariche imperversarono fino al VI secolo e le attività della città ripresero solo nel VII secolo sulle rive del fiume Thiou. La chiesa di Saint Maurice fu il punto di partenza a cui seguì la costruzione del castello; la città acquisì sempre più rilevanza, tant’è che il conte di Ginevra vi stabilì la sua residenza. Questi, in seguito ad aspri conflitti coi vescovi, fu espulso e, nel 1394, alla morte di Clemente VII, ultimo conte di Ginevra eletto antipapa dai cardinali francesi che avevano disconosciuto il potere del legittimo pontefice Urbano VI causando il Grande Scisma di Occidente, la contea di Ginevra fu venduta, nel 1401, al conte di Savoia Amedeo VIII. Chiamata anche Perla delle Alpi per il suo importante patrimonio storico, architettonico e culturale, Annecy è stata per secoli città di importanza capitale, residenza, come detto, dei conti di Ginevra prima e dei conti di Savoia successivamente, annessa alla Francia solo nel 1860 sotto il regno di Napoleone III.
Annecy, veduta col castello – Foto: Giulietta Vizzotto
Una piccola Venezia, con un centro storico vivace e ricco di monumenti
Annecy deve la sua fama di piccola Venezia ai numerosi canali che l’attraversano, ai ponti, alle stradine e ai tanti angoli suggestivi che si possono ammirare passeggiando tra i suoi vicoli e che ricordano la più famosa città lagunare italiana. Nel centro storico si sviluppa la sua vita sociale, tra ristoranti, piccoli negozi di souvenir, ristoranti e botteghe di alimentari con i prodotti tipici della regione, specialmente formaggi e salumi.
Annecy, canale – Foto: Giulietta Vizzotto
Il fiume Thiou alimenta i due canali su cui si trova il Palais de l’Ile, edificio simbolo della città, che accoglie il visitatore al suo ingresso nel centro antico; di epoca medievale, esso fu costruito su un’isola naturale ed ebbe, nel tempo, molteplici funzioni. Inizialmente fu edificato come roccaforte ed ospitò i signori e i conti dell’epoca; in seguito, nel XVI secolo, fu utilizzato come prigione e tribunale, infine come manicomio. Più recentemente, dopo molti progetti di trasformazione falliti, il palazzo è stato scuola di disegno e palazzetto dello sport, per poi giungere, con l’ultimo restauro, al suo stato attuale. Oggi al suo interno vengono ospitate mostre sull’architettura e sul patrimonio artistico della città.
Annecy, Palais de I’le – Foto: Giulietta Vizzotto
Percorrendo le piccole vie del centro si può, ad un certo punto, scorgere il Castello di Annecy; ci si arriva attraverso una salita un po’ impegnativa, ma lo spettacolo che si gode, una volta raggiunta la cima, ripaga tutta la fatica. Ci si trova, infatti, al cospetto di un imponente monumento storico, la cui architettura si ispira ai grandi castelli francesi un tempo dimora dei conti di Ginevra e in seguito, dopo la seconda guerra mondiale, trasformata in una caserma militare. Oggi ospita mostre temporanee del patrimonio della regione e della sua architettura, oltre a collezioni di opere più moderne.
Il patrimonio ecclesiastico: dalla chiesa di Saint Maurice alla cattedrale di San Pietro
All’interno del centro storico si possono trovare varie chiese la cui presenza si deve alle numerose congregazioni religiose che, in seguito alla riforma calvinista, trovarono rifugio ad Annecy. Esse, una volta insediate, costruirono chiese e conventi, ma anche realtà produttive come mulini e officine che favorirono lo sviluppo commerciale del piccolo borgo. Qui nacque San Francesco di Sales che, nel 1602, divenne anche vescovo della città; in molti edifici religiosi ci sono rimandi alla sua opera di spiritualità e di rinnovamento religioso e culturale.
Annecy, chiesa di Notre Dame de Liesse – Foto: Giulietta Vizzotto
La chiesa di Saint Maurice è la più antica di Annecy e si trova di fronte al municipio, sulle rive del Thiou; nelle vicinanze troviamo anche la chiesa di Saint François de Salles, la cui architettura si ispira allo stile italiano e, più precisamente, alla chiesa del Gesù a Roma. Una curiosità su quest’edificio religioso: se chiedete agli abitanti di Annecy dove si trova, dovete chiamarla chiesa degli italiani, perché è molto frequentata da questa comunità e la messa viene celebrata in italiano. Qui, in passato, si trovavano le spoglie dei santi François de Sales e Jeanne de Chantal, fondatori della congregazione religiosa della Visitazione; tuttavia, quando la chiesa fu quasi distrutta, durante la Rivoluzione Francese, e adibita a caserma militare e fabbrica di tele, le reliquie dei santi furono trasferite nella Basilica della Visitazione, dove tuttora si trovano. Nel 1923 è stata restituita all’uso religioso diventando di proprietà della città di Annecy nel 1968. La cattedrale di San Pietro è il principale luogo di culto cattolico e sede della diocesi di Annecy, diventata monumento storico di Francia dal 1906. Costruita prima del 1526, fu inizialmente sede dell’ordine dei celestini e, in seguito, di quello francescano; dopo la soppressione del convento, nel 1771, fu edificato, nei pressi, il palazzo episcopale e tra il 1782 e il 1792 la chiesa divenne cattedrale.
Lago di Annecy – Foto: Giulietta Vizzotto
Aree verdi, luoghi romantici ed eventi particolari
La città gode di un polmone verde che si affaccia su un lago: Le Champ de Mars, dove i suoi abitanti passeggiano, fanno attività sportive e picnic durante la bella stagione.
Attraverso le Pont des Amour – una leggenda narra che se due amanti si danno un bacio sul ponte saranno uniti per tutta la vita – si raggiungono Les Jardins de l’Europe, dove alberi secolari danno ombra alle tante panchine disseminate lungo i percorsi pedonali; da lì, con una piacevole passeggiata attraverso il bosco, si arriva sul lungolago, dove è possibile ammirarne le acque pulite e cristalline.
Annecy, Pont des Amour – Foto: Giulietta Vizzotto
Tanti gli eventi che si susseguono durante l’anno: in questo periodo il mercatino di Natale anima le piccole vie con i tanti caratteristici chalet in legno; a marzo il Carnevale Veneziano colora il centro storico con una bellissima passerella delle maschere sul lungolago; a metà giugno si svolge il Festival internazionale del film di animazione e a settembre il Festival del cinema italiano di Annecy. Ma molti altri eventi e ricorrenze animano questa cittadina tanto bella da essere stata classificata al primo posto, nel 2020 e nel 2021, tra le città francesi in cui è piacevole vivere.
Carnevale a Annecy – Foto: Giulietta Vizzotto