Uno dei reperti sottoposti a restauro – Foto: Lucia Montanaro
Martedì 30 gennaio ai soli addetti stampa è stato aperto l’accesso al laboratorio dove si stanno ultimando i restauri. Il video e le interviste.
Martedì 30 gennaio, al laboratorio di restauro del MANN affollato di giornalisti emozionati, alla presenza di Jacopo Tabolli, direttore scientifico degli scavi al ‘Santuario Ritrovato’ e professore di Etruscologia dell’Università per Stranieri di Siena, e di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Mic, sono stati mostrati alcuni dei numerosi reperti che saranno protagonisti della mostra dei bronzi di San Casciano Gli dei ritornano.

Un momento dell’evento – Foto: Lucia Montanaro
Almeno quattro le testimonianze inedite che saranno esposte a Napoli: la statua di una donna con le mani alzate in preghiera, un pesciolino di cristallo, delle monete e un rene (ex voto), reperti sui quali si stanno ultimando le cure per consentirne la prima esposizione.

Il pesciolino di cristallo – Foto: Lucia Montanaro
“Dati in continua scoperta si continuano ad elaborare all’interno del laboratorio, mettendo in luce ancora importantissime informazioni”, la riflessione di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Mic.
Ma partiamo dall’inizio. Nel novembre 2022 a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, è stata ritrovata una serie di importantissimi reperti archeologici. Oltre venti tra statue e statuette e diverse monete in bronzo e ex-voto. Si tratta di una delle più importanti scoperte archeologiche recenti.

Un momento del restauro – Foto: Lucia Montanaro
Dopo 2300 anni le statue recuperate dalla fonte termo-minerale del Bagno Grande hanno un ottimo stato di conservazione, reso possibile dalla loro permanenza nelle acque calde termali in cui giacevano; le iscrizioni recuperate dai reperti, in etrusco e latino, hanno permesso una datazione tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C.

Uno dei reperti sottoposti a restauro – Foto: Lucia Montanaro
“I bronzi di San Casciano – recita il comunicato stampa – raffigurano le divinità venerate nel santuario, insieme a bronzetti di organi o parti anatomiche per le quali si richiedeva l’intervento curativo delle divinità attraverso le acque termali. L’aspetto più notevole della scoperta, però, è nella possibilità di ricostruire il contesto originale di svolgimento del rito in cui vediamo le potenti famiglie del II-I secolo a.C. donare offerte alle acque e agli dei per poter essere curate e salvate. Quando in epoca primo-imperiale i Romani ricostruirono il santuario, le offerte e le statue ornamentali che avevano caratterizzato la fase d’uso più antica furono collocate all’interno della vasca e rispettosamente sigillate, preservandone il valore simbolico e sacro fino ai nostri giorni.”

Uno dei reperti sottoposti a restauro – Foto: Lucia Montanaro
La mostra, che si potrà visitare dal 15 febbraio al 30 giugno 2024, è anche l’occasione per inaugurare le nuove sale del MANN appena restaurate e destinate alle mostre temporanee.
A questo link il video dell’evento con le interviste al direttore scientifico degli scavi, Jacobo Tabolli, a Wilma Basilissi, dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, e al direttore generale dei musei del Mic, Massimo Osanna.

Donna orante, uno dei reperti sottoposti a restauro – Foto: Lucia Montanaro
[…] agli inizi del 2024 nei laboratori di restauro dell’Archeologico di Napoli per essere sottoposti ad alcuni interventi illustrati in anteprima alla stampa lo scorso 30 gennaio. Da venerdì 16 febbraio i reperti del santuario del Bagno Grande sono esposti al pubblico sino al […]
[…] di cui il nostro giornale si è occupato nel febbraio scorso (magazine 31 e 32 con gli articoli di Lucia Montanaro e Angelo Zito), San Casciano dei Bagni, località in provincia di Siena, è di nuovo agli onori […]