Il 27 novembre scorso ho avuto occasione, forse posso dire la fortuna, di assistere nello splendido salone affrescato di Villa Di Donato, a Napoli, alla presenza di un pubblico di giovani e meno giovani, in un contesto di suggestive atmosfere, all’esibizione del talentuoso pianista abruzzese Leonardo Pierdomenico, che di fatto ha scelto Napoli per festeggiare il suo compleanno con un concerto che ha segnato anche il suo debutto in questa città, all’interno della rassegna “A-solo o in compagnia? I lunedì della classica”.

Il concerto intitolato “Viaggio a Roma” è inserito nelle celebrazioni dell’anniversario di Sergej Rachmaninov, nato 150 anni fa a Novgorod, considerato uno dei maggiori compositori e pianisti russi, che visse per la musica e che in una intervista al Sun del 1937 disse: “Io sono me stesso soltanto nella musica. La musica basta a una vita intera, ma una vita intera non basta alla musica”.

Il programma ha previsto musiche di Rachmaninov, Liszt e Respighi, tutte interpretate con pàthos e grande maestria dall’esecutore che ha dimostrato, ancora una volta, le sue celebrate qualità di pianista che, sebbene ancora molto giovane, gli hanno consentito di incidere tre dischi e di raccogliere premi, nonché significativi riconoscimenti della critica, anche a livello internazionale, su importanti riviste di settore. Patrick Rucker della rivista Gramophone, del disco di esordio di Pierdomenico del 2017, che riproponeva in musica la carriera di Franz Lizst, scrisse: “Vorrei che metà dei lisztiani esperti che conosco avessero l’orecchio acuto di Pierdomenico per la differenziazione stilistica all’interno di questo mezzo secolo di repertorio. La sua tecnica altamente sviluppata e il suo suono colto, entrambi adattabili a una varietà di effetti, sono sposati con quei due elementi essenziali per l’esecuzione artistica di Liszt: l’immaginazione combinata con una musicalità approfondita e scrupolosa”.

Un momento dell’esibizione di Leonardo Pierdomenico – Foto: Giuseppe Schiattarella

La sua interpretazione della serata per solo piano del noto poema sinfonico “I pini di Roma” di Ottorino Respighi (1879-1936), e quindi la sua capacità di trascrizione di un brano sinfonico, dimostrano ulteriormente, come evidenziato da chi ha introdotto l’evento, che Leonardo Pierdomenico può essere annoverato tra quei pianisti virtuosi in grado offrire, anche ad pubblico ristretto, opere musicali come i poemi sinfonici che altrimenti, per numero di orchestrali impegnati, non avrebbe potuto ascoltare. Come omaggio alla città che lo ha ospitato Pierdomenico ha eseguito, in chiusura, un pezzo di Domenico Scarlatti.

Il musicista ha avuto parole di affetto nei confronti di Napoli, ma ha anche riferito che al momento non sono previste altre sue esibizioni in città. La serata, con ingresso gratuito, a Villa Di Donato, splendida villa settecentesca e una delle poche casine di caccia ancora in città, come accennato rientra nella rassegna (iniziata il 9 ottobre e che si concluderà il 20 maggio 2024), che prevede due incontri mensili, sempre di lunedì. Nell’ambito del programma ogni mese è prevista una serata nella quale un solo strumento e un solo esecutore offre al pubblico un tour musicale tra Napoli, Roma e Parigi. Il prossimo appuntamento della rassegna è fissato per l’11 dicembre con “La cantata dei pastori”

Villa Di Donato, da diversi anni attiva nell’offrire rassegne di musica, teatro e musica da camera, ha calendarizzato anche altri eventi culturali, i cui dettagli sono consultabili sul sito web www.villadidonato.it e sui canali social.

Villa Di Donato, l’ingresso – Foto: Giuseppe Schiattarella

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