“Tutte le volte che, alla svolta d’una strada assolata, ho levato lo sguardo da lunge su un’acropoli greca, sulla sua città, perfetta come un fiore, unita alla sua collina come il calice allo stelo, ho sentito che quella pianta incomparabile trovava un limite nella sua stessa perfezione, raggiunta in un dato punto dello spazio, in una definita frazione di tempo. Come quella delle piante, l’unica sua possibilità di espandersi consiste nel seme: quel germe di idee mediante le quali la Grecia ha fecondato il mondo.” (Marguerite Yourcenar – Memorie di Adriano)

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