Ingresso del ‘Mercato meraviglia’ – Foto: Matilde Di Muro
L’ex Ospedale militare di Napoli riapre al pubblico come polo culturale grazie ad un’operazione di rigenerazione urbana temporanea.
Un enorme complesso a poca distanza dalla Napoli dei decumani
Nel centro antico di Napoli, all’interno del vasto Complesso cinquecentesco della S.S. Trinità delle Monache e del Parco dei Quartieri Spagnoli, nasce La Santissima – Community Hub. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana temporanea che mira a dare nuova vita all’ex Ospedale militare di Napoli, così detto per via della destinazione d’uso, assunta nei primi anni dell’800 e conservata fino al secondo dopoguerra, di quello che invece nacque, nel 1536, come convento.
La struttura, fondata dalla nobildonna Vittoria de Silvia, insiste nel quartiere di Montecalvario e confina con la Certosa di San Martino, il Castel Sant’Elmo e il complesso di Santa Lucia Vergine al Monte. Siamo praticamente all’interno del centro storico di Napoli, sito UNESCO e patrimonio culturale dell’umanità, a pochi passi da quella che era la città greco-romana, ancora oggi cuore pulsante della vita urbana e principale meta dei circuiti turistici. Inoltre, la sua è una collocazione urbanisticamente strategica rispetto al potenziale collegamento verticale tra il centro antico, con i suoi rioni storici e popolari di Montesanto, Olivella e Quartieri Spagnoli, ed il corso Vittorio Emanuele e la collina di San Martino, attraverso il percorso storico pedonale della Pedamentina che porta al piazzale panoramico della Certosa e del Castel Sant’Elmo.
Insomma, questo complesso, che rappresenta una tessera fondamentale del mosaico di paesaggio della collina di San Martino, è situato nel cuore di un tessuto urbano estremamente denso ma, purtroppo, povero di servizi collettivi, infrastrutture, parchi ed altri luoghi pubblici. Con una superficie complessiva di circa 25.000 m², l’ex convento, attualmente, è un insieme particolarmente eterogeneo caratterizzato da edifici di valore architettonico e storico, tra cui la monumentale Chiesa della Santissima Trinità delle Monache, ma anche da costruzioni recenti che ne hanno, per alcuni versi, alterato l’impianto. Ben 16.000 m² sono occupati da un panoramicissimo parco distribuito su tre livelli e 7.500 sono appartenenti all’ex Ospedale militare che fu chiuso al pubblico nel 1992 e da allora abbandonato.
Il riuso degli spazi chiusi e la rigenerazione di quelli aperti costituisce, pertanto, un’importante opportunità di riqualificazione del contesto sociale e paesaggistico, oltre che una grande occasione per sperimentare modelli gestionali innovativi, aperti ed inclusivi.

Veduta dal Corso Vittorio Emanuele – Foto: Matilde Di Muro
Gli interventi di riqualificazione dal 2016 al 2024
Nel 2016, nell’ambito del progetto europeo URBACT – 2nd chance – coordinato dall’Assessorato alle politiche urbane ed urbanistica del Comune di Napoli attraverso l’unità di progetto Coordinamento Progetti URBACT e Reti per lo sviluppo di Politiche Urbane Integrate – Direzione Centrale Pianificazione e Gestione del Territorio, in tema di riqualificazione e riuso dei grandi immobili abbandonati o parzialmente utilizzati attraverso l’elaborazione di strategie e piani di azione locale – è iniziata la storia di riqualificazione del Parco dei quartieri spagnoli come spazio di comunità e di cittadinanza attiva. Grazie alla sperimentazione di usi temporanei, questo luogo ha incominciato ad aprirsi alla città ascoltando i bisogni della comunità e promuovendo le competenze del territorio.
Nel 2023 questo lavoro di attivazione comunitaria è entrato maggiormente in azione attraverso il progetto Community Hub – Incubatore di cittadinanza attiva, Complesso SS Trinità delle Monache, finanziato nell’ambito del CIS – Contratto Istituzionale di Sviluppo Napoli-Centro Storico. L’intervento ha previsto il lancio di una Call to Action per raccogliere proposte volte ad un unico obiettivo comune: l’apertura e la rigenerazione del parco, la creazione di opportunità di crescita, condivisione, socializzazione e valorizzazione delle competenze territoriali. Questo percorso virtuoso ha portato alla riapertura dell’ex Ospedale militare, già in anteprima, per i visitatori di Open House Napoli 2024, il festival globale dell’architettura che nel capoluogo partenopeo è giunto alla sua VI edizione.
Oggi, questo luogo si prepara a diventare un laboratorio di creatività e d’innovazione grazie alla nascita de La Santissima – Community Hub. Si tratta di un’operazione di rigenerazione urbana temporanea, della durata di 48 mesi e possibilmente rinnovabili per altri 12, ideata da Urban Value by Ninetynine in sinergia con l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Campania, il Comune di Napoli, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e il consorzio di cooperative sociali Coop4Art, che agisce ispirandosi ai principi di mutualità prevalente, di solidarietà, di democraticità interna ed esterna secondo un’economia circolare e di comunità attenta ai bisogni delle persone.
L’inaugurazione del progetto è avvenuta lo scorso 13 dicembre 2024 presso l’ex Ospedale Militare di Napoli alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; del vicesindaco e assessore all’urbanistica, Laura Lieto, che ha gentilmente rilasciato un’intervista ai nostri microfoni; del direttore regionale Campania dell’Agenzia del demanio, Mario Parlagreco; di Simone Mazzarelli, Ceo di Urban Value by Ninetynine; Alessandra Attena, Project Leader Urban Value by Ninetynine e responsabile del progetto de La Santissima-Community Hub; Michele Gargiulo, presidente di Coop4art. Presente anche la Soprintendenza.

‘Mercato meraviglia’ – Foto: Matilde Di Muro
Il ruolo rivestito nel progetto da Urban Value by Ninetynine
Urban Value by Ninetynine è una società specializzata nel settore della rigenerazione urbana di spazi polifunzionali per arte, musica, teatro, design, danza, coworking e cinema, e che, a Napoli, ha già operato in tal senso intervenendo per la riqualificazione di Palazzo Fondi, dal 2018 al 2024, sotto la guida di Alessandra Attena, Project Leader Urban Value by Ninetynine e responsabile del progetto della Santissima. I partner residenti, attraverso progetti innovativi e inclusivi, si faranno parte attiva nel sostenere l’investimento necessario al recupero dell’immobile e, con il comune obiettivo di valorizzare gli spazi, contribuiranno a fare de La Santissima – Community Hub un vero polo anche di produzione culturale: “La proprietà abbatte i rischi derivati dal disuso e offre alla collettività contenuti di valore; il territorio ne ricava un importante indotto e una positiva ricaduta sociale; i soggetti interessati a utilizzare lo spazio possono accedervi senza doversi fare carico di grandi investimenti. È un progetto inclusivo che permette a una pluralità di realtà, a prevalenza di natura culturale, di accedere a uno spazio altrimenti inaccessibile per una singola attività temporanea e di contribuire a rigenerare un bellissimo angolo della città” spiega Simone Mazzarelli CEO di Urban Value by Ninetynine, che ha già lavorato per il recupero di oltre 200.000 mq, coinvolgendo il più ampio numero di operatori, garantendo gli utilizzi più variegati e generando 60 milioni di euro di indotto sul territorio.

La suddivisione delle aree – Foto: Matilde Di Muro
L’articolazione dell’ex Ospedale in vari spazi culturali
Nel caso de La Santissima – Community Hub, si prevede l’utilizzo di tutti e quattro i piani dell’edificio dell’ex Ospedale militare in modo da ospitare attività, diverse e complementari, che valorizzino al meglio gli ambienti rigenerati. Inoltre, attraverso una programmazione ricca, multidisciplinare e dal respiro internazionale, si spazierà dalla musica all’arte contemporanea, dal cinema alla formazione, fino alle arti performative e agli incontri di comunità.
Al piano terra il lungo porticato, che dà il benvenuto ai visitatori e offre spazi dedicati all’ospitalità e all’accoglienza, è la porta d’ingresso a La Santissima – Community Hub a partire dal Parco dei Quartieri spagnoli. Al primo piano si trova la Music Hall, un’ampia sala eventi di 600 mq, perfetta per concerti e per gli eventi principali aperti al pubblico, per le fiere e i format innovativi legati al mondo del design e dell’artigianato. Infatti, lo spazio è stato inaugurato ospitando il Mercato meraviglia, un vivace market di artigianato e design indipendente che è stato aperto nelle giornate del 13, 14 e 15 dicembre 2024.
Al secondo piano c’è la Sala affreschi, uno spazio dedicato a mostre, convegni e attività formative, e il Cinemino, una saletta innovativa di cinema d’autore on demand, ideale anche per shooting fotografici e proiezioni private. Al terzo piano si trova la Sala vittoria, che ospita un ambiente versatile dedicato alle arti performative come danza, teatro e discipline artistiche mentre, nel lungo corridoio, arricchito dalle volte che caratterizzano l’intero edificio, c’è The Community, l’area destinata a uffici temporanei per startup, aziende, artigiani e creativi.

Bottega artigianale del ‘Mercato meraviglia’ – Foto: Matilde Di Muro
Le installazioni proposte in occasione dell’apertura
Per la sua apertura, La Santissima – Community Hub ha offerto e proposto alcune installazioni. All’ingresso i visitatori sono accolti da una scritta luminosa, realizzata da Pessoa Luna Park e La Santissima, che rappresenta l’essenza del progetto con la frase Una storia bella e impossibile, parte I. Al primo piano la Music Hall, oltre al suddetto Mercato meraviglia, nell’area Behind, che rappresenta il retro palco, ospita l’installazione Dance First, Think Later dell’artista Marinella Senatore (courtesy Collezione Agovino). Al secondo piano il Cinemino ospita l’installazione Una storia bella e impossibile, a cura di Pessoa Luna Park, e la proiezione di un docubeat realizzato da Club Tasso. Presso la Sala affreschi è possibile visitare una mostra fotografica curata da PalomArt Factory (fotografi: Martin Errichiello, Andrea De Franciscis, Sabrina Cirillo, Giuseppe Riccardi). Al terzo piano, nella Sala vittoria, vi è HOOP, un’installazione artistica a cura di Cosa del futuro e Broken Bones Studios, pensata per immergere i visitatori in un’esperienza visiva e sensoriale. Chiudono il percorso installazioni illuminotecniche, che valorizzano l’architettura e permettono di scoprire lo spazio riservato ai partner residenti; l’installazione landing_d2 di Pietro Chiariello e Pilastri, mostra fotografica dedicata agli operai che hanno reso possibile la rinascita di questo luogo, a cura de La Santissima e Pessoa Luna Park. Attraverso La Santissima – Community Hub, assisteremo alla restituzione di un bene storico e culturale per la città tutta e la comunità locale che in primis ne beneficerà in termini di crescita sociale e culturale. Insomma è questa una missione virtuosa e importante da seguire con particolare interesse e che può divenire modello per le tante realtà, ovunque esse siano, che attendono di poter tornare a vivere con e per il territorio in cui esistono.

Bottega artigianale del ‘Mercato meraviglia’ – Foto: Matilde Di Muro
[…] abbiamo già avuto modo di raccontarvi, lo scorso 13 dicembre 2024 l’ex Ospedale militare di Napoli ha riaperto i suoi spazi al pubblico […]