Tilda Swinton al Toronto International Film Festival 2024 – Autore foto: Jennifer 8. Lee – Licenza: CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons

Da protagonista in numerosi film d’autore a attrice amata dal grande pubblico, Tilda Swinton ha conquistato il mondo del cinema con le sue interpretazioni iconiche.

Tilda Swinton ha sempre sfidato le convenzioni interpretando ruoli spesso complessi e collaborando con alcuni dei registi più acclamati della sua generazione. Lo scorso 13 febbraio ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera durante la 75° edizione del Festival del cinema di Berlino.

L’attrice nella sua carriera, iniziata circa trent’anni fa, ha attraversato i confini tra cinema d’autore e cinema di massa, dimostrando, sin dagli esordi, di possedere una versatilità rara, adattandosi a personaggi che sfidano le convenzioni e che colpiscono profondamente lo spettatore.

I primi passi tra arte e sperimentazione

Tilda Swinton nasce a Londra il 5 novembre 1960, figlia di un generale delle Guardie Scozzesi e di una scrittrice. Sin da giovane Tilda sviluppa un forte interesse per l’arte, che la spingerà a studiare al prestigioso Colegio de España in Scozia. Proprio in questo contesto scopre la sua vocazione per il teatro, iniziando la sua carriera al Teatro di Edimburgo per poi approdare alla Scuola di drammaturgia di Cambridge. Qui si distingue immediatamente per la sua presenza scenica fuori dall’ordinario, il suo talento e la sua propensione per ruoli non convenzionali.

Nel 1985, a soli 25 anni, Tilda ottiene il suo primo ruolo importante, debuttando sul grande schermo nel film Caravaggio, del regista Derek Jarman, uscito nel 1986. È l’inizio di una collaborazione che definirà la sua carriera – l’attrice da quel momento in poi figurerà infatti in ogni singola pellicola girata da Jarman. Il regista, noto per le sue opere provocatorie e di forte impatto visivo, ne intuisce subito il potenziale, affidandole ruoli anticonvenzionali e inquietanti. Questo sodalizio tra i due è fondamentale per la crescita artistica di Swinton, che grazie a Jarman affina ulteriormente le sue capacità interpretative.

In Caravaggio, un’opera che mescola la biografia del pittore con l’immaginazione del regista, Tilda Swinton interpreta il ruolo di Lena, una delle amanti di Michelangelo Merisi, dimostrando subito di saper affrontare ruoli complessi con una sorprendente intensità emotiva. La capacità dell’attrice di trasmutarsi completamente nel personaggio, adattando perfettamente le sue reazioni emotive e anche il suo aspetto fisico, è una caratteristica che la contraddistinguerà per tutta la carriera. Le sue interpretazioni sono infatti pregne di una profondità intellettuale e di uno psicologismo tali da dare grande spessore e realismo ai personaggi che interpreta.

Il sodalizio artistico con Jarman la porterà a recitare in film come The Last of England del 1987 e War Requiem del 1989; in quest’ultimo diviene piena espressione della ricerca estetica del regista, fatta di immagini forti e provocatorie. In questi anni, l’attrice si consolida nel cinema d’autore britannico come una delle figure più originali e sperimentali, capace di mescolare il suo talento con la visione dei registi che affrontano il film non solo come un prodotto narrativo, ma come un’opera d’arte in senso stretto. Sempre con Jarman si aggiudicherà la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia per l’interpretazione della regina Isabella di Francia in Edoardo II del 1991.

Il legame con il regista la porterà a partecipare alle sue opere fino alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1997, e a prestare la sua voce per Blue, ultima opera nella quale Jarman affida ad alcune delle persone a lui più vicine la lettura del diario in cui racconta la sua esperienza come malato di AIDS.

Tilda Swinton alla Viennale 2018 – Autore foto: Manfred Werner – Licenza: CC by-sa 4.0 via Wikimedia Commons

La rottura con le convenzioni e i suoi personaggi più iconici

Fin dagli esordi Tilda Swinton si è sempre distinta per il suo approccio eclettico e la scelta di ruoli che si pongono in contrasto con le convenzioni dettate dal cinema di massa. La sua carriera è stata contraddistinta da una significativa varietà di personaggi che l’attrice ha sempre interpretato in chiave molto intensa, conferendo un apporto personale. Uno dei suoi ruoli più iconici è quello di Orlando dell’omonimo film diretto da Sally Potter del 1992, in cui la Swinton interpreta il ruolo di un giovane nobile a cui viene impedito di invecchiare e che, attraversando secoli di storia, finirà con il cambiare sesso. La capacità dell’attrice di avvicinare una figura tanto complessa e sfaccettata allo spettatore, portando sullo schermo la fluidità del genere e l’identità mutevole del personaggio, ha reso la sua performance una delle più iconiche degli anni Novanta.

Un altro personaggio che ha caratterizzato la sua carriera è quello della spietata avvocata Karen Crowder nel film Michael Clayton del 2007, diretto da Tony Gilroy, per cui Tilda vince il Premio Oscar come miglior attrice non protagonista. La Swinton dimostra di saper sapientemente mescolare i due lati che contraddistinguono la protagonista: da una parte un forte cinismo e dall’altro la vulnerabilità, riuscendo a mettere in scena un’interpretazione incredibilmente realistica. Con questo film Tilda ottiene il riconoscimento anche dal grande pubblico, riuscendo a riscuotere quella visibilità, al livello internazionale, che mancava nelle fasi precedenti della sua carriera.

Con il regista italiano Luca Guadagnino, l’attrice ha costruito una delle collaborazioni più affascinanti della sua carriera grazie a film come I Am Love del 2009 e A Bigger Splash del 2015. In queste pellicole la Swinton offre interpretazioni eleganti e sofisticate, portando sullo schermo personaggi che esplorano le sfaccettature più intime dell’animo umano. Nel 2018, nel film Suspiria, remake della celebre pellicola di Dario Argento, sempre con la regia di Luca Guadagnino, dimostra ancora una volta la sua versatilità interpretando addirittura due ruoli: quello della direttrice della scuola di danza e quello di una misteriosa anziana. Ancora una volta Tilda riesce a trasformarsi nei suoi personaggi e a rubare la scena in due ruoli tutt’altro che facili.

La collaborazione con i grandi registi

La carriera di Tilda Swinton è un susseguirsi di collaborazioni con registi di grande fama, sia nel cinema d’autore che nel cinema più mainstream.

In Hail, Caesar! del 2016, diretto dai fratelli Coen, interpreta il duplice ruolo delle sorelle gemelle Thora e Thessaly Thacher, proprietarie di due giornali scandalistici rivali. Nel film, in perfetta coordinazione con la commedia e l’assurdo, tratti tipici dello stile dei registi, riesce a spaziare tra il dramma e la comicità con una facilità sconcertante.

Tilda ha poi collaborato a più riprese anche con il regista statunitense Wes Anderson. Il sodalizio artistico tra i due è nato nel 2012 con il film Moonrise Kingdom, in cui la Swinton interpreta un’incapace operatrice dei servizi sociali. Nel 2014, nel celebre film vincitore di quattro Premi Oscar, Grand Budapest Hotel, indossa i panni di Madame D., anziana facoltosa e amante del protagonista. Nel 2018, in Isle of Dogs, secondo film in stop motion del regista, doppia il personaggio di Oracle. Nel 2021, in The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, veste i panni di J.K.L. Berensen mentre in Asteroid City, ultimo film del regista uscito nelle sale nel 2023, interpreta il ruolo dell’eccentrica dottoressa Hickenlooper. La bravura di Wes Anderson nel coniugare paesaggi surreali con una narrazione decisamente fuori dalle righe, accentua ancora le particolarità e la bravura di Tilda Swinton, che diventa parte del mondo magico creato dal regista.

Il logo di ‘The Grand Budapest Hotel’ – Autore foto: Marmolejo1489 – Licenza: Public domain, via Wikimedia Commons

I premi e il riconoscimento internazionale

La carriera di Tilda Swinton è stata costellata di premi e riconoscimenti che testimoniano il suo straordinario talento. Nel 2008 vince l’Oscar come miglior attrice non protagonista e, successivamente, vince numerosi ulteriori premi, tra cui un BAFTA, un Golden Globe e il Premio come miglior attrice al Festival di Berlino. Nel 2008, al Festival di Cannes, si è aggiudicata il Premio come miglior attrice per il film I Am Love, diretto da Luca Guadagnino. Tilda Swinton è un’artista unica, la cui carriera ha più volte sfidato i canoni e i confini del cinema. Il suo percorso continua a costellarsi di scelte audaci che dimostrano la sua straordinaria versatilità. Da musa di Derek Jarman a star di produzioni più commerciali, come la saga cinematografica di Narnia o il personaggio di Antico nell’universo Marvel, l’attrice ha dimostrato che l’arte della recitazione non ha confini, che non esistono ruoli troppo difficili o troppo strani per una persona capace di attraversare epoche, generi e stili.

Specifiche foto dal web

Titolo: Tilda Swinton at the 2024 Toronto International Film Festival 1
Autore: Jennifer 8. Lee,
Licenza: CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons
Link: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Tilda_Swinton_at_the_2024_Toronto_International_Film_Festival_1.jpg
Foto modificata

Titolo: Viennale 2018 Suspiria 11 Tilda Swinton
Autore: Manfred Werner
Licenza: CC by-sa 4.0 via Wikimedia Commons
Link: https://en.m.wikipedia.org/wiki/File:Viennale_2018_Suspiria_11_Tilda_Swinton.jpg
Foto modificata

Titolo: The Grand Budapest Hotel movie logo
Autore: Marmolejo1489
Licenza: Public domain, via Wikimedia Commons
Link: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:The_Grand_Budapest_Hotel_movie_logo.png
Foto modificata

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