La Moto Guzzi di Antonio Ligabue – Foto: Giulietta Vizzotto
A Torino una imperdibile mostra dedicata all’artista
a cura di Giulietta Vizzotto
Presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino, curata da Giovanni Faccenda, con il patrocinio della Fondazione Augusto Agosta Tota per Antonio Ligabue, la produzione di SM.ART e la direzione creativa e produzione di WeAreBeside, è possibile visitare fino al 26 maggio la mostra “Ligabue”.
L’esposizione si articola attraverso 8 sale in cui sono esposti 71 dipinti, 8 sculture e 13 disegni ed è la prima realizzata con la Fondazione Augusto Agosta Tota per Antonio Ligabue ad un anno circa dalla scomparsa di Augusto che fu amico, studioso e promotore dell’artista.
La locandina dell’esposizione – Foto: Giulietta Vizzotto
Il percorso espositivo ci mostra le opere che tanto ci raccontano della vita di Antonio Ligabue e della sua storia tormentata.
Dai suoi vagabondaggi solitari nelle valli svizzere o tra le campagne dell’Emilia l’autore trae l’ispirazione per i soggetti che preferisce rappresentare: animali domestici ma anche esotici, che riproduce in situazioni di quiete o tesi in pose di lotta e aggressione; quadri di ambientazione agricola con la rappresentazione dei lavori nei campi, la caccia oppure i paesaggi svizzeri che ben conosceva.
‘Diligenze con castello’ (1952) – Foto: Giulietta Vizzotto
La mostra aiuta a comprendere l’evoluzione della sua pittura e come abbia saputo inventare e rinnovare le sue opere attraverso l’uso dei suoi colori violenti ma sempre armonici.
Le opere provengono tutte da collezioni private e questo si può notare anche dalle cornici che le contengono (non sempre appropriate e di stile spesso discutibile), tuttavia esse nulla tolgono alla bellezza dei capolavori che il visitatore può ammirare.
Sono presenti anche alcune sculture in bronzo che raffigurano degli animali e un suo autoritratto, oltre ad alcuni disegni a matita.
‘Animali in lotta’ (1953) – Foto: Giulietta Vizzotto
Nella sala situata al termine del percorso espositivo, si possono osservare gli ultimi quadri a cui l’artista stava lavorando, rimasti incompiuti a causa dell’infermità che lo colpì negli anni finali della sua vita.
Antonio Ligabue fu un artista geniale dalla vita inquieta: nacque in Svizzera nel 1899, nel 1913 perse la madre ma già ad un anno di età venne affidato ad una famiglia adottiva di origine svizzero-tedesca che non aveva figli e che lui considerò sempre come i suoi veri genitori; in particolare con la madre adottiva ebbe un legame molto forte ma tormentato. Come tormentata fu la sua infanzia a causa delle malattie che compromisero seriamente il suo sviluppo sia fisico che mentale. A vent’anni fu espulso dalla Svizzera per la denuncia sporta dalla madre adottiva dopo essere stata da lui aggredita. Questo episodio lo segnò molto, tanto da riprodurre in alcuni quadri la carrozza con i gendarmi che lo conducevano in Italia.
Nel 1919 si trasferì a Gualtieri, in Emilia Romagna, dove iniziò a dipingere e con i primi soldi ricavati dalla vendita dei suoi quadri acquistò una Moto Guzzi rossa, con la quale girava la bassa reggiana con i quadri legati sulla schiena da mostrare e vendere ai ricchi proprietari terrieri della zona.
La moto diventò la sua compagna di vita, amata così tanto da riprodurla anche in un paio di suoi dipinti.
La sua vita continuò in un’alternanza di ricoveri ospedalieri a causa dell’instabilità psichica, mentre la produzione artistica non conobbe sosta, arrivando ad essere conosciuta e apprezzata ben oltre i limitati confini emiliani. Nel 1962 fu colpito da un’emiparesi che gli impedì di continuare a dipingere fino alla sua morte nel 1965. L’esposizione, oltre a dare la possibilità di ammirare di persona le tante opere d’arte di Antonio Ligabue che, come detto, provengono da collezioni private e non sono, quindi, esposte pubblicamente, rende chiaramente l’idea del percorso di vita e artistico dell’autore.
‘Autoritratto’ (1955) – Foto: Giulietta Vizzotto
[…] Antonio Ligabue, ‘Traversata della Siberia’ (1959) – Olio su tela – Collezione privata, in esposizione alla Promotrice delle Belle Arti di Torino – Foto: Giulietta Vizzotto […]
[…] Ligabue, ‘Aquila che assale una volpe’ (1941) – Collezione privata, in esposizione presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino – Foto: Giulietta […]
[…] ‘Autoritratto’ (1951) – Olio su faesite – Collezione privata, in esposizione presso Promotrice delle Belle Arti di Torino – Foto: Giulietta […]
[…] e Ligabue – La grande mostra (su questo allestimento vi proponiamo un articolo al seguente link https://rivistanaos.it/tra-genio-e-follia-antonio-ligabue/), entrambepresso la Società Promotrice di Belle Arti sino al 26 […]
[…] cm – Il dipinto, proveniente da collezione privata, è stato esposto nell’allestimento Ligabue – La grande mostra presso la Società Promotrice di Belle Arti di Torino – Foto: Giulietta […]
[…] e Ligabue – La grande mostra (su questo allestimento vi proponiamo un articolo al seguente link https://rivistanaos.it/tra-genio-e-follia-antonio-ligabue/), entrambepresso la Società Promotrice di Belle Arti sino al 26 […]