Ritratto di Luigi XIV – autore: Jean Louis Mazieres; licenza: Flickr

Vi raccontiamo del sovrano di Francia che amava farsi chiamare dai suoi sudditi e cortigiani con l’appellativo di Re Sole

Luigi XIV sedette sul trono francese già a partire dall’età di 5 anni, governando per ben 72 anni e 110 giorni. Il suo è stato senza dubbio uno dei regni più lunghi della storia.

Un re giovanissimo, salito al trono a soli 5 anni

Nato il 5 settembre 1638 nel castello di S. Germain en Laye, figlio del re di Francia Luigi XIII e della regina Anna d’Austria, il futuro Re Sole fu chiamato alla nascita con l’appellativo di Deodato (dato da Dio). Erano più di 20 anni, infatti, che si attendeva Oltralpe un erede al trono. Quando Luigi XIII morì, suo figlio aveva poco più di 5 anni: essendo dunque ancora piccolo, il nuovo re fu affiancato da un consiglio di reggenza presieduto dalla madre e dall’influente figura del cardinale Giulio Mazzarino, quest’ultimo in qualità di primo ministro. Il presule, ricoprendo al contempo l’incarico di precettore personale, riuscì a trasmettere al sovrano un grande interesse per le arti figurative e musicali.

Matrimonio con Maria Teresa d’Asburgo

Tra i primi eventi politici in cui fu coinvolto il giovane Luigi XIV, vi furono le Fronde, nome con cui furono chiamate alcune insurrezioni organizzate prima dai Parlamentari del Regno (1648-49) e poi dagli aristocratici (la cosiddetta Fronda dei principi, del 1650-53) per denunciare e contrastare la politica oppressiva del cardinale Mazzarino. Il 9 giugno 1660 Luigi XIV sposò la cugina Maria Teresa d’Asburgo, figlia di Filippo IV di Spagna e di Elisabetta di Francia. Si trattò di un matrimonio diplomatico, volto, cioè, a riarmonizzare i rapporti tra i due regni europei.

Luigi XIV ed il suo motto “Lo Stato sono io”

Nel 1661, iniziò l’ascesa di Luigi XIV come monarca assoluto: celebre, infatti, fu la sua frase “Lo Stato sono io”. Con la morte del cardinale Mazzarino, il Re Sole decise di accentrare nelle sue mani gran parte dei poteri, rimuovendo dal Ministero delle Finanze Nicolas Fouquet, tacciato di diverse attività di speculazione. Inoltre, Luigi XIV procedette ad una radicale riorganizzazione del sistema giudiziario francese mediante la pubblicazione del Code Louis, una sorta di codice di procedura civile, e dell’Ordonnance criminelle, per il giudizio dei reati penali. Per sanare le condizioni igieniche di Parigi, città ritenuta nel Seicento “invivibile” da molti scrittori, decise di costruire l’Ospedale Generale e di riorganizzare i locali corpi di polizia.

Luigi XIV e la Reggia di Versailles

Luigi XIV è ricordato anche per essere stato il costruttore della notissima Reggia di Versailles. Nella residenza, edificata nell’ambito di un antico casino di caccia, il re decise di trasferire a partire dal 1682 tutta la sua corte, molto probabilmente con l’obiettivo di avere un maggiore controllo su di essa (a Parigi rimase soltanto la sede del Parlamento). Pertanto, la Reggia di Versailles divenne il luogo simbolo del potere assolutistico di Re Sole, il quale, secondo il gossip dell’epoca, qui avrebbe vissuto diversi flirt a seguito della prematura scomparsa di sua moglie.

Vista dei giardini di Versailles dal “Parterre d’eau” – autore: Paolo Costa Baldi; licenza: Wikimedia Commons

Il perché del soprannome Re Sole

Luigi XIV, come già detto in precedenza, è passato alla storia con l’appellativo di Re Sole. Ma da dove nasce questo particolare soprannome? Secondo gli storici, si può pensare a due motivazioni: da un lato, la volontà, da parte del re stesso, di esprimere con tale appellativo la centralità della sua persona rispetto al mondo intorno a sé, proprio come il Sole che è circondato dai suoi pianeti; dall’altro, un richiamo al grande sfarzo che contraddistingueva la sua corte. Ricordato, infine, per alcuni travestimenti da divinità nell’ambito di alcune cerimonie, Luigi XIV morì nella sua Versailles il 1 settembre 1715. 

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