Quando la poesia lineare incontra l’immagine e diventa “poesia visiva”.
Martedì 13 febbraio al M.A. di Napoli, Galleria d’arte Movimento Aperto di cui abbiamo già scritto in questo articolo, si è aperta un’esposizione davvero particolare: una selezione di ben 42 opere di “poesia visiva” pubblicate, di volta in volta, nei 23 numeri dalla ventennale rivista Risvolti.
Fondato dal poeta e letterato Giorgio Moio, a questo importante periodico si riconosce il pregio di aver contribuito a traghettare, da un secolo all’altro, tra il 1998 e il 2017, le svariate e innovative sperimentazioni internazionali tra arte e letteratura.
Per “poesia visiva” si intende una particolare attività grafico-pittorica nata dal felice connubio tra arte e letteratura, all’interno delle neoavanguardie degli anni ’70 e come supporto culturale alla rinascita del secondo dopoguerra. Lo potremmo definire una sorta di linguaggio di sintesi, tra segno verbale e segno visivo, all’interno di una realtà modernizzata e fortemente industrializzata.
In ciascuna opera, tra parola e immagine si stabilisce un particolare equilibrio: ambedue hanno lo stesso peso e, nel comporre l’opera, potenziano l’espressività e stimolano al massimo la percezione dei concetti espressi.
Insomma un vero e proprio “allargamento lessicale” che già era iniziato con le avanguardie Cubismo, Futurismo, Dadaismo, che avevano iniziato a porre i riflettori sul complesso rapporto fra comunicazione verbale e comunicazione visiva all’interno della moderna società di massa. Le tecniche utilizzate, oltre all’uso di inchiostro, pittura acrilica e acquerello, sono il collage cartaceo o polimaterico, il fotomontaggio o il vero e proprio assemblaggio in cui frammenti di oggetti reali sostituiscono l’illusione pittorica.
Si tratta di una importante opportunità che ci consente di riflettere sulle tante evoluzioni che il linguaggio moderno ha attraversato; tutto questo all’interno di uno spazio espositivo indipendente e libero, come libera dev’essere ogni forma di espressione.
La mostra resterà aperta fino al 28 febbraio 2024, i lunedì e i martedì ore 17-19 ed i giovedì ore 10,30-12,30 in via Duomo 290 a Napoli.
In occasione dell’apertura della mostra abbiamo incontrato la gallerista Ilia Tufano, che ha dato vita e dirige la galleria d’arte M.A. In questa interessante intervista video ci racconta brevemente la genesi di questo spazio espositivo oltre a presentarci questa interessantissima esposizione. Link intervista https://youtu.be/M9FAS7wP7eI
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