La fontana di porfido rosso nel Giardino delle Fontane – Foto: Giorgio Manusakis

Ieri il prezioso manufatto del II sec.d.C. è stato ‘svelato’ al pubblico

Nell’ambito del progetto ‘La natura nel cuore di…’, lanciato e sponsorizzato nel 2015 dall’azienda veneta Rigoni di Asiago con la collaborazione di Fondaco Italia e finalizzato al recupero e alla tutela del patrimonio artistico italiano, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) è stata completamente restaurata la fontana in porfido rosso sita nel Giardino delle Fontane del museo napoletano. Con una cerimonia tenutasi ieri alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del direttore del MANN Paolo Giulierini, del presidente di Rigoni di Asiago Andrea Rigoni e del presidente di Fondaco Italia Enrico Bressan, il prezioso manufatto è stato letteralmente ‘svelato’ al pubblico.

L’opera fa parte della prestigiosa Collezione Farnese che costituisce la parte più importante del MANN ed è databile tra l’età di Traiano e quella di Adriano, ovvero nella prima metà del II sec.d.C. Fu rinvenuta alle Terme di Caracalla a Roma durante gli scavi eseguiti dai Farnese nel XVI sec. e, come per l’Apollo Liricine seduto, dalle fattezze e dalla tipologia dei materiali usati si può affermare che fu eseguita su commissione imperiale, anche se per uso pubblico e non privato. Fino al 1700 la fontana era collocata all’interno del giardino di Palazzo Farnese a Roma, attuale sede dell’ambasciata francese in Italia; fu poi trasferita in un magazzino al museo di Portici prima di trovare la sua definitiva collocazione al MANN. La fontana si compone di due elementi: il basamento e la vasca, scolpiti da un unico grande blocco di porfido rosso. Il restauro è stato eseguito intervenendo meno possibile sul reperto utilizzando materiali e prodotti ecologici, cercando di salvaguardare anche i restauri effettuati negli anni ’50-‘60 e nel 2013. Sono stati revisionati, in particolare, gli interventi già effettuati, con pulitura e realizzazione di nuove stuccature che hanno sostituito quelle deteriorate, il tutto mantenendo un complessivo riequilibrio cromatico tra vecchi e nuovi interventi. Sono stati restaurati anche alcuni frammenti di porfido rosso che, però, non fanno parte della fontana. Il restauro è stato effettuato da Pontone Restauri di Roma con la supervisione di Mariateresa Operetto, responsabile del laboratorio del MANN.

L’augurio è che questo progetto a tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano possa essere seguito da molte altre aziende private,

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Un momento della cerimonia – Foto: Giorgio Manusakis

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