Foto: Giorgio Manusakis

Trama

            La notizia di un efferato omicidio scuote la città di Catania in una tranquilla giornata primaverile. Viene comunicata al vicequestore aggiunto Giovanna Guarrasi, detta Vanina, da una telefonata di don Rosario Limoli, il sacerdote di frontiera che nel difficile quartiere di San Cristofaro ha creato un centro di recupero per ragazzi tossicodipendenti o desiderosi di affrancarsi da giri criminali.

            È stato ucciso uno dei carusi della sua comunità, Thomas Ruscica, il cui cadavere viene trovato dalla fidanzata, Emanuela Greco, che quella mattina, invece di andare a scuola, si è recata alla Playa, il lido in cui Thomas lavorava, perché era sua intenzione parlargli di persona per capire il reale motivo per il quale la sera prima l’aveva lasciata. Raggiunta sul luogo del delitto dal vicequestore Guarrasi, Emanuela racconta di aver visto il corpo di Thomas riverso per terra, un rastrello era conficcato nella sua testa. Cercando di toglierglielo per abbracciare il corpo esanime del giovane, ha contaminato la scena del crimine. Oltre che a Vanina e alla sezione dei Reati contro la persona, l’indagine è affidata ai suoi colleghi della sezione Criminalità organizzata, perché Thomas, dopo essersi affrancato da una famiglia malavitosa e da un passato da tossicodipendente grazie all’aiuto di don Rosario, da alcuni mesi collaborava con loro.

           Le indagini partono dall’analisi dei filmati dell’unica telecamera funzionante che si trova all’entrata del capanno e dalle tracce lasciate dall’assassino sul manico del rastrello, su una mensola, su un pupazzetto e su un braccialetto femminile, mentre non c’è traccia del telefonino del ragazzo. Tra la gente si diffonde la voce della presunta colpevolezza di Emanuela e gli inquirenti sono accusati di eccessiva cautela verso la ragazza. Il punto è che, stando ai tempi e alla modalità con cui si è consumato l’omicidio, gli inquirenti non propendono né per l’ipotesi della colpevolezza della liceale e né per quella dell’omicidio di mafia, nonostante ci sia stato qualche movimento strano tra gli esponenti del clan Zinna: il telefono di Agatino, nipote del capomafia, aveva agganciato la cella nella zona del lido proprio la mattina dell’omicidio. Dagli interrogatori emerge, tra le altre, la figura di una giovane estetista che avrebbe avuto una storia sentimentale con Thomas e per la quale lui avrebbe lasciato l’inconsolabile Emanuela. Ma emerge anche che Thomas, forte della sua conoscenza delle piazze di spaccio di San Cristofaro e di chi le gestisce, non si limitava ad affiancare i carusi che nel centro di don Rosario lottavano contro la dipendenza dalla droga, ma aveva anche iniziato a collaborare con la Gazzetta siciliana, per la quale aveva fatto delle inchieste pubblicate sotto pseudonimo. Insomma, si scopre che si era dato la missione di salvare gli altri e lo aveva già fatto portando in una casa-famiglia due prostitute e una ragazza madre in fuga dal padre.

            Proprio la banda dei carusi con a capo Chanel Di Martino, una ventenne aspirante sbirra che per spirito di servizio frequenta la parrocchia di don Rosario, assieme al commissario in pensione Biagio Patanè aiuterà Vanina a trovare l’assassino di Thomas dando compiutezza a un profondo desiderio di riscatto che li accomuna tutti.

Perché leggerlo

            È un romanzo corale, perché non spicca una figura sulle altre, nonostante la protagonista sia Vanina Guarrasi. C’è uno sforzo comune che trascina le indagini verso la svolta finale, che darà un nome e un movente all’omicida. Questa è una lezione che faremmo bene ad apprendere, perché la complessità della società in cui viviamo non permette di essere supereroi, come pensava il povero Thomas. L’omicidio narrato è un delitto contro la persona di Thomas, contro il desiderio di riscatto che manifesta e contro un’idea di amicizia incarnata dall’intera banda dei carusi secondo cui l’amico non lo si sceglie ma lo si accoglie con tutto il bagaglio di sofferenze e di problemi che porta con sé. Sullo sfondo c’è una città dalla forte identità e dotata degli anticorpi necessari a sconfiggere il male che la ferisce.

            È un giallo che fa emergere l’importanza dell’intelligenza emotiva e dell’amicizia per la risoluzione delle indagini oltre che per la vita. Il pathos non cresce tanto con i colpi di scena, che sono pochi, quanto attraverso il contagio emotivo che coinvolge, capitolo dopo capitolo, non solo i carusi, ma anche altri personaggi come la moglie del commissario Patanè, la quale passa dall’essere insofferente alla presenza di Vanina al provare empatia per il marito che, nonostante sia in pensione, non si mostra mai indifferente alle sofferenze altrui, anzi è mosso da un profondo senso di giustizia e del dovere verso il prossimo. Nell’umana debolezza e nell’interdipendenza positiva c’è tutta la bellezza di questi personaggi che sono lontani anni luce dalla figura dell’eroe solitario che tutto sa e tutto risolve per ristabilire l’ordine precostituito.

            La scrittura è scorrevole, la trama abbastanza articolata ma avvincente, per cui la lettura è piacevole nonostante i termini siciliani di cui è costellato il giallo. Durante l’evoluzione dell’indagine i personaggi compiono un percorso di maturazione che ristora le anime affrante di chi è demoralizzato dall’inconsistente frivolezza testimoniata dai giovani influencer che tanto spazio occupano nella cronaca vera. Tutto questo rende il romanzo meritevole di essere letto, anche se sin dai primi capitoli si ha la consapevolezza che l’assassino non è chi sembrerebbe e si intuisce che la vittima si è cacciata in un grosso guaio perché è nata nella famiglia sbagliata, ha un passato difficile e, pur non avendo la necessaria esperienza, si è lanciata in imprese più grandi di quelle che avrebbe potuto affrontare con le proprie forze.

            Le indagini del vicequestore aggiunto Vanina Guarrasi, nata dalla penna dell’oftalmologa siciliana Cristina Cassar Scalia, sono iniziate nel 2018 con Sabbia nera e sono continuate, di anno in anno, con La logica della lampara, La salita dei saponari, L’uomo del porto, Il talento del cappellano, La carrozza della Santa, Il re del gelato, fino all’ultima pubblicazione, La banda dei carusi.

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