La costiera sorrentina vista da Castel Sant’Elmo – Foto: Giorgio Manusakis
Che a Napoli si approdi da terra, da cielo o da mare, la prima cartolina della città è il Castel Sant’Elmo, in zona San Martino, sulla collina del Vomero.
Come nume tutelare del territorio, Castel Sant’Elmo è visibile dalla maggior parte dei luoghi, sovrasta gli eleganti “corsi” cittadini, occhieggia nei vicoli, troneggia nelle piazze. Giallo, poroso e possente, rassicura come una puerpera amorevole.
Per quanto possa apparire bizzarro, consiglierei al visitatore di recarsi direttamente a San Martino, preferibilmente bendato, per affacciarsi sulla città distesa e paradossalmente prossima in tutte le sue estensioni.
Dall’alto si coglie la forma a conchiglia della città, illanguidita dalle curve dei numerosi colli. Napoli: una città metropolitana in cui nessun luogo è lontano. Si impone alla vista la struttura a scacchiera del reticolo stradale che ne tradisce l’origine greca. Vengono chiamate decumani e cardini le vie che attraversano ortogonalmente la città, ma la dizione è impropria in quanto questi termini hanno origine latina, mentre all’epoca della fondazione, le strade si distinguevano in plateiai (decumani, disposti in direzione est /ovest) e stenopoi (cardini, più stretti e disposti in direzione nord/sud). Il dedalo che segna il centro storico partenopeo è talmente suggestivo da far inserire la zona dei decumani nel patrimonio mondiale dell’Unesco.

Palazzo Reale e Galleria Umberto I visti da Castel Sant’Elmo – Foto: Giorgio Manusakis
Con una buona guida il visitatore, dall’alto, potrà riconoscere tutti i luoghi, i campanili e i palazzi che successivamente visiterà. Dal castello tutto sembra ingannevolmente prossimo, da cui la meravigliosa locuzione partenopea “A coppa a Sant’Elmo vo’ piglia’ u purpo a mmare” che sta ad indicare l’incapacità di cogliere la reale distanza delle cose e, per estensione, il disconoscimento della impossibilità di raggiungere gli obiettivi, spesso necessario a realizzare le grandi imprese. Come dire: gli ingenui non sapevano che era impossibile e quindi lo fecero.
Infine ma non da ultimo, il panorama mostra l’eterno bacio carnale tra mare e cielo, in una straordinaria fusione di azzurri, sfumature molto più erotiche e molto più di cinquanta di quelle del grigio che, ahimè, neanche manca a Napoli dove, ebbene sì, talvolta piove.

Posillipo vista da Castel Sant’Elmo – Foto: Giorgio Manusakis